sabato 15 ottobre 2011

TORNA LA PRATICA DELL'AUCUPIO IN REGIONE



 fonte immagine: abolizionecaccia.blogspot.com

Si prospettano tempi difficili per l'avifauna anche in Friuli Venezia Giulia.
Occorrono nuove generazioni di richiami vivi?
Ecco che a grande richiesta dei cacciatori che, come è ben noto, sono incontrastati paladini della natura (morta o in gabbia), arriva la soluzione.
La Giunta Regionale ha appena approvato una serie di regole che consentiranno l'aucupio, ossia la cattura di uccelli di piccole dimensioni e la cessione degli stessi ai cacciatori per finalità di richiamo venatorio. 
Allodole, cesene, tordi sasselli, tordi bottacci, merli, pavoncelle e colombacci: queste le sette specie catturabili. 
Cattura legalizzata, regolamentata ed attuata tramite impianti autorizzati dalla Regione. 
Entro il 15 maggio di ogni anno i cacciatori interessati ad avere nuovi esemplari di richiami vivi potranno farne regolare richiesta alla Provincia di appartenenza. 
Il resto lo faranno le reti, verticali o orizzontali.  


Aucupio e uccellagione: due facce della stessa medaglia. 
E a pagarne le spese sono gli animali. 


Da un forum di caccia del Friuli Venezia Giulia citiamo testualmente:
"L'uccellagione è una parte del Friuli; attività umana dal grande significato culturale ed identitario.
E' incredibile che nessuno la difenda."

Noi, al contrario, pensiamo sia incredibile che chi ci governa si ostini a tutelare una pratica crudele e invisa alla stragrande maggioranza degli italiani. 

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