Pochi mesi fa, tra associazioni e liberi cittadini, si è costituito il “Collettivo Antispecista SMT511″, il cui primo fine è la denuncia della pratica dell’alimentazione forzata (gavage) ancora diffusissima nel sud-ovest della Francia.
Stiamo parlando di FOIE GRAS. La produzione di foie gras richiede che ai volatili (anatre, oche) venga somministrato con la forza più cibo di quanto essi ne assumerebbero in natura.
Stiamo parlando di FOIE GRAS. La produzione di foie gras richiede che ai volatili (anatre, oche) venga somministrato con la forza più cibo di quanto essi ne assumerebbero in natura.
L'alimentazione consiste solitamente in grano bollito nel grasso (per facilitarne l'ingestione), e provoca grandi depositi di grasso nel fegato, ottenendo in tal modo la consistenza gelatinosa ricercata dalla gastronomia.
Il cibo è veicolato tramite un imbuto equipaggiato di un lungo tubo di metallo di 20–30 cm, che immette il cibo direttamente nell'esofago dell'animale; se viene utilizzata una coclea l'alimentazione richiede dai 45 ai 60 secondi, mentre se si usa un sistema pneumatico bastano 2 o 3 secondi. L'inserimento e l'estrazione del tubo danneggiano le pareti della gola e dell'esofago, producendo irritazioni e ferite ed esponendo l'animale a rischi di infezioni. Inoltre, durante l'ingozzamento forzato, l'animale cerca di divincolarsi, rischiando sia la frattura del collo che la perforazione dell'esofago, e di conseguenza la morte. In caso di vomito, inoltre, l'animale rischia di morire per soffocamento.
I produttori sostengono che durante l'alimentazione forzata vengono prese tutte le precauzioni per evitare di danneggiare l'esofago dell'animale e per evitare che questo si divincoli ma questo stile di alimentazione riduce moltissimo la vita media dell'animale, tanto che il tasso di mortalità è fino a 20 volte superiore alla norma.
Il "foie gras", é il fegato malato di un palmipede scientemente torturato, il capriccio sadico che infligge infinita sofferenza a milioni di esseri sensibili, senzienti, COSCIENTI.
La pratica dell'alimentazione forzata è indegna e illegale.
Il cibo è veicolato tramite un imbuto equipaggiato di un lungo tubo di metallo di 20–30 cm, che immette il cibo direttamente nell'esofago dell'animale; se viene utilizzata una coclea l'alimentazione richiede dai 45 ai 60 secondi, mentre se si usa un sistema pneumatico bastano 2 o 3 secondi. L'inserimento e l'estrazione del tubo danneggiano le pareti della gola e dell'esofago, producendo irritazioni e ferite ed esponendo l'animale a rischi di infezioni. Inoltre, durante l'ingozzamento forzato, l'animale cerca di divincolarsi, rischiando sia la frattura del collo che la perforazione dell'esofago, e di conseguenza la morte. In caso di vomito, inoltre, l'animale rischia di morire per soffocamento.
I produttori sostengono che durante l'alimentazione forzata vengono prese tutte le precauzioni per evitare di danneggiare l'esofago dell'animale e per evitare che questo si divincoli ma questo stile di alimentazione riduce moltissimo la vita media dell'animale, tanto che il tasso di mortalità è fino a 20 volte superiore alla norma.
Il "foie gras", é il fegato malato di un palmipede scientemente torturato, il capriccio sadico che infligge infinita sofferenza a milioni di esseri sensibili, senzienti, COSCIENTI.
La pratica dell'alimentazione forzata è indegna e illegale.
Per denunciare lo scandaloso ritardo
della legislazione francese
in materia di rispetto ed etica verso gli altri animali.
Per sostenere la decisione della California
ed auspicarla a tutto il mondo.
Per rivendicare il civico divieto di questo orrore.
ci uniamo all'appello di Collectif Antispeciste SMT511
invitando cittadini e cittadine d'Europa
a radunarsi a TOLOSA il 25 novembre alle ore 10.00
per esprimere la loro indignazione,
la loro opposizione a questa vergogna
principalmente francese ma anche spagnola,
ungherese, canadese.
FOIE GRAS, VERGOGNA EUROPEA
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