In occasione della Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio, 21-29 aprile, sono previsti vari eventi in tutto il mondo per protestare contro la pratica della vivisezione, che continua indisturbata oggigiorno, e per informare le persone di che cosa possono fare per contrastarla.
Animalisti FVG aderisce alla Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio
con un tavolo informativo che si terrà in Piazzetta Cavour
SABATO 28 APRILE, dalle alle 15.00 alle 19.00
"Le singole persone possono fare la propria parte per contrastare la vivisezione, e quest'anno proponiamo due semplici modi" afferma la redazione di AgireOra Network, che, attraverso il suo progetto NoVivisezione.org, da molti anni fa informazione sul tema della sperimentazione animale, per contrastarla sia dal punto di vista etico che da quello scientifico.
1. "Il 5 per mille dallo a chi vuoi, ma non alla vivisezione"
L'iniziativa così intitolata informa le persone sulla destinazione del 5 per mille delle tasse: molti non lo sanno, ma alcune associazioni di rilevanza nazionale continuano a finanziare la vivisezione, e guadagnano milioni di euro dalle donazioni del 5 per mille, sia dalle donazione esplicite, che da quelle "senza preferenza".
E' dunque sufficiente fare attenzione a non elargire il proprio 5 per mille ad associazioni per la ricerca medica, a meno che non si sia certi che esse non finanzino esperimenti su animali.
Il numero di animali usati nella ricerca di base, quella appunto portata avanti dalle associazioni per la ricerca medica e dalle università, è in grande aumento: ormai quasi la metà del numero totale di animali usati nella sperimentazione in Italia viene usato proprio in questo settore. Gia' dal 2000 al 2003 c'e' stato un aumento di ben il 40% in questo settore, nel triennio successivo c'è stato un nuovo aumento non da poco, del 22%, nell'ultimo triennio non vi è stata alcuna flessione, ma un ulteriore aumento del 4%.
"Questa sperimentazione su animali non è affatto obbligatoria per legge, è una scelta dei singoli ricercatori" precisano i promotori dell'iniziativa, "ed inoltre è pagata coi soldi dei cittadini - tasse o donazioni alle associazioni. E' quindi doveroso informare le persone sulla destinazione dei loro soldi, vista questa mancanza di evoluzione nell'uso di metodi scientifici all'avanguardia senza animali. Questa stagnazione culturale e scientifica è veramente imperdonabile, e le persone devono sapere a chi stanno regalando il proprio denaro."
Informazioni sul "problema vivisezione" e sulle associazioni per la ricerca che la finanziano si trovano sul sito www.NoVivisezione.org
2. Test su animali per i prodotti cosmetici
Un altro settore in cui le singole persone possono facilmente esprimere il proprio dissenso alla sperimentazione animale è quello dei test per i prodotti cosmetici. La campagna "Cosmetici cruelty-free entro il 2013" ha lo scopo di divulgare e sostenere le iniziative internazionali di tante associazioni che chiedono all'Unione Europea di confermare il divieto assoluto di vendita di cosmetici con ingredienti testati su animali entro il marzo 2013, ed evitare uno slittamento di questa data. La Commissione Europea, il Parlamento ed il Consiglio decideranno sulla materia entro il 2012.