lunedì 31 marzo 2014
Comunicato stampa LAV sull'aggressione dei 5 attivisti al Circo di Viviana Orfei
PORDENONE, 5 MANIFESTANTI FERITI DAI CIRCENSI DURANTE UNA BRUTALE AGGRESSIONE DAVANTI AL CIRCO MILLENNIUM.
LAV: FATTI INAMMISSIBILI CHE LA MAGISTRATURA DOVRA' GIUDICARE PER LA LORO GRAVITA'
"I fatti gravissimi di Pordenone, per le modalità e le conseguenze fisiche su persone pacifiche che civilmente hanno manifestato le loro idee, costituiscono una vera e propria deliberata aggressione da parte dei circensi".
Con questo parole la LAV commenta l'aggressione subita nel tardo pomeriggio di domenica 30 marzo da alcuni attivisti che manifestavano contro lo sfruttamento degli animali nei circhi davanti al Circo Millennium, attendato a Pordenone.
Una vera e propria spedizione punitiva, secondo quanto raccontato da vittime, testimoni e riportato anche dalla stampa locale, messa in atto da tre addetti del circo che hanno dapprima circondato una delle auto dei manifestanti, tirando fuori con la forza gli occupanti fino a richiudere con violenza lo sportello sulla gamba di uno di loro, per poi picchiarli violentemente, e hanno poi proseguito rivolgendo la loro rabbia verso le altre persone intervenute. Bilancio: una ragazza con trauma cranico e una prognosi di una settimana, e altri quattro attivisti con volti tumefatti, labbra spaccate e traumi di varia entità.
"Nonostante ciò – prosegue la LAV – assistiamo ad una giustificazione da parte dei circensi, consapevoli che i fatti avvenuti testimoniano un assalto violento, ingiustificabile e un atto penalmente rilevante che ora la Magistratura dovrà giudicare nella sua gravità".
Nessuna volontà degli animalisti di andare allo scontro fisico quindi, come dichiarato dai circensi che accusano gli attivisti della LAV di aver creato un clima d'odio intorno al mondo del circo. Odio che è invece possibile trovare sulla pagina pagina Facebook dell'evento, creata dagli attivisti della LAV e delle altre associazioni, sulla quale i "difensori" dell'attività circense hanno postato insulti e minacce, anche di morte, rivolte agli animalisti.
Quanto all'accusa di aver provocato una famiglia in lutto, la LAV precisa che durante il giorno di lutto identificato dallo staff del Circo Millennium, che ha sospeso gli spettacoli venerdì 28 marzo, le associazioni hanno annullato il presidio, in segno di rispetto. "La manifestazione, invece, si è svolta durante un normale giorno di lavoro del circo – prosegue la LAV – che aveva ripreso regolarmente le proprie attività di esibizione di animali e persone".
La LAV darà pieno supporto legale a tutti gli attivisti della propria associazione, e delle altre coinvolte nella violenta aggressione, affinché si ponga fine alle aggressioni ormai intollerabili ed ingiustificate, e purtroppo ripetute negli anni, verso persone non violente e pacifiche che credono nella forza delle idee del rispetto degli animali e nel riconoscimento dei loro diritti. Il circo con animali è uno spettacolo in forte declino e l'esibizione di animali fuori dal loro habitat nei numeri in pista è un retaggio del passato non più condiviso dai cittadini.
31.03.2014
Ufficio stampa LAV
www.lav.it
FONTE: LAV
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giovedì 27 marzo 2014
Il circo, la Pasqua e Don Andrea
Replichiamo chiedendo a Don Andrea di indicarci quali sarebbero le realtà di sfruttamento che a suo dire trascuriamo, e delle quali dovremmo occuparci.
Tra pochi giorni, in occasione della Santa Pasqua, avrà luogo-come ogni anno- la mattanza degli agnelli: una vera e propria strage di esseri indifesi, cuccioli che verranno sacrificati sull’altare di una tradizione cristiana che certamente Don Andrea conosce molto bene.
Siamo di fronte a una situazione di sfruttamento animale barbara e atroce, un vergognoso scempio perpetrato nel più assoluto silenzio dell'opinione pubblica, delle istituzioni e della stessa Chiesa, per il puro gusto di anteporre le esigenze del palato alla vita degli animali.
La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù, ma nel contempo celebra indirettamente anche il sacrificio di animali innocenti che- a differenza di Gesù- mai avranno la speranza di una resurrezione.
Come è possibile celebrare una festa sulla pelle e sulle vite di milioni di esseri senzienti? Ce lo chiediamo e giriamo la domanda a Lei, Don Andrea, che con tanto slancio ci invita a occuparci d'altro.
E' questa realtà abbastanza degna di attenzione per Lei? Risponde ai suoi parametri di sfruttamento animale?
O dobbiamo credere che, come per il circo, anche questo inaccettabile spettacolo di morte e sopraffazione possa in qualche modo intristire i suoi fedeli?
Invitiamo Don Andrea a riflettere sulla questione, segnalandogli la campagna "BUONA PASQUA A CHI NON SI MACCHIERÀ LE MANI DEL SUO SANGUE", promossa dalla nostra associazione nei prossimi giorni a Pordenone:
decine di manifesti presenti nelle principali vie della città dal 4 aprile fino a Pasqua, con lo scopo di focalizzare l'attenzione sul massacro degli agnelli e invitare a non essere complici di queste atroci sofferenze e morte, non mangiando nessun animale.
mercoledì 26 marzo 2014
Viva il circo ma senza animali: serve una direttiva europea - Comunicato stampa dell'On. Andrea Zanoni
Comunicato del 26 Marzo 2014
A Pordenone, fino al 31 marzo, è presente il circo di Viviana Orfei, dopo che il TAR del Friuli Venezia Giulia ha cancellato il divieto introdotto dal Comune di Pordenone di attendamento nel proprio territorio. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «Serve una direttiva europea che preveda il divieto di utilizzare animali esotici e selvatici nei circhi. Un intervento in questo senso consentirebbe di non avere più situazioni a macchia di leopardo e di allinearsi con la legislazione di altri Paesi che hanno vietato lo sfruttamento degli animali nei circhi».
A Pordenone, fino al 31 marzo, è presente il circo di Viviana Orfei - Millenium, dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Friuli Venezia Giulia ha cancellato, con sentenza depositata il 21 novembre 2013, il divieto introdotto dal Comune di Pordenone di attendamento nel proprio territorio.
L’articolo 19 del Regolamento comunale sulla Tutela degli Animali di Pordenone, approvato nel 2003, vietava “su tutto il territorio comunale, qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato, effettuato a scopo di lucro, che contempli, in maniera totale oppure parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche”.
Lo scorso autunno, il circo Millenium aveva impugnato il Regolamento e aveva presentato ricorso al TAR che, con sentenza depositata il 21 novembre 2013, ha cancellato la norma del Regolamento comunale sottolineando che “in subiecta materia, la corretta attuazione del precetto di cui all’articolo 41 Costituzione, per la parte di competenza dei Comuni, consiste nell’adottare norme regolamentari che prevedano specifici adempimenti a carico dei gestori dei circhi e di altri spettacoli analoghi, funzionali a tutelare la dignità e la salute degli animali impiegati negli spettacoli, ma che siano proporzionati allo scopo e che non costituiscano surrettizi divieti all’esercizio di un’attività economica prevista e riconosciuta da specifiche norme statali”.
La conseguenza è stata che dal 20 marzo scorso il circo di Viviana Orfei - Millenium è attendato a Pordenone. Animalisti FVG e la LAV di Pordenone, da giovedì 20 marzo fino al 31 marzo hanno organizzato presidi di protesta contro lo sfruttamento e la sofferenza degli animali costretti a esibirsi durante gli spettacoli.
L’eurodeputato PD Andrea Zanoni del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento Europeo ha affermato: «È necessaria una direttiva europea sui circhi che preveda il divieto di utilizzare animali esotici e selvatici, perché solo in questo modo si consentirebbe di non avere più una situazione a macchia di leopardo, allineandosi anche con altri Paesi che hanno vietato i circhi.
È eticamente sbagliato costringere ad esibirsi in esercizi contro natura, ad esempio, un elefante nato per essere libero nella savana. Ridicolizzare gli animali è diseducativo per i bambini che si trovano a guardare questi magnifici esseri viventi in cattività.
C’è molto da lavorare: il circo potrebbe rappresentare un momento positivo di svago per le famiglie, che si divertirebbero comunque davanti a bravissimi clown, equilibristi e giocolieri. In passato, si sono verificati episodi che hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica come nel caso della povera giraffa scappata dal circo attendato a Imola (BO) e drammaticamente morta.
Quindi, viva il circo, ma lasciamo gli animali liberi nel loro habitat naturale».
Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
Email info@andreazanoni.it
Sito www.andreazanoni.it
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"Gli animali sono tutti uguali" , manifesto gigante a Pordenone
Un'affissione di grandi dimensioni situata in pieno centro città (Via Montereale, parcheggio Ospedale Civile) con lo scopo di far riflettere le persone sul fatto che gli animali “da fattoria” non hanno nulla di diverso da quelli cosiddetti "d'affezione"; il manifesto mostra da un lato le immagini di un cane e di un gatto e dall’altro quelle di una mucca, un maiale e altri animali, ponendo una domanda provocatoria: “Mangeresti il tuo cane o il tuo gatto?”
Chiunque inorridirebbe nel trovarsi nel piatto il proprio animale domestico. Eppure nessuno pare gridare allo scandalo quando si tratta di mangiare parti di altri animali.
Non c’è una giustificazione razionale a questo comportamento, poiché queste due categorie (animali da compagnia e da reddito) sono state create dall’uomo e sono il risultato non di un’analisi oggettiva bensì di un modello culturale (non a caso, in altri paesi del mondo ci si nutre di carne di cane o di altri animali da noi considerati tabù) nato per rispondere a bisogni del tutto irrazionali: per poter assaporare il gusto di una bistecca, di una fetta di formaggio o di un uovo strapazzato, “cibi” del tutto superflui per la nostra sopravvivenza e frutto di sofferenza e di morte, ci siamo progressivamente autoconvinti che vi sia una reale differenza tra un cane e una mucca, che il primo stia bene sul nostro divano di casa mentre l’ultima sia destinata a nascere e a morire per finire sulle nostre tavole.
Chi vive con un cane o un gatto sa bene quanto essi siano animali intelligenti e in grado di provare gioia e dolore, tristezza e felicità. Non c’è oggettivamente nessuna differenza tra loro e tutti gli altri animali: anche mucche, maiali, galline, conigli ecc. sono individui senzienti, dotati anch'essi di un profondo attaccamento alla vita e un forte desiderio di libertà. Eppure, l’uomo riserva a questi animali un trattamento ben diverso rispetto a quello che noi riserviamo al nostro cane o gatto. Ad esempio:
i maiali, sia negli allevamenti intensivi sia in quelli cosiddetti “biologici”, vengono uccisi dopo un massimo di sei mesi, quando normalmente potrebbero vivere sino a 15 anni. In questo periodo sono costretti in uno spazio angusto, non vedranno mai luce naturale né toccheranno il suolo con le zampe. Non avranno opportunità di sviluppare alcun comportamento sociale né espletare alcuno dei loro bisogni primari;
le mucche da latte, sottoposte ad anni di selezioni genetiche, producono oggi circa dieci volte la quantità di latte necessaria per nutrire i propri vitelli: un abuso metabolico che ne consuma letteralmente il corpo. In natura vivrebbero fino a 40 anni, mentre in allevamento vengono avviate al macello dopo soli 7/8 anni, ormai usurate e meno produttive. Per produrre enormi quantità di latte destinate all’uomo, una mucca è costretta a partorire un vitello l’anno. I cuccioli sono allontanati dalla madre 1-3 giorni dopo la nascita e, se maschi, verranno ingrassati (con latte “finto” in polvere) e macellati a circa 6 mesi di vita. Le femmine invece saranno condannate alla stessa vita di schiavitù e sofferenza della madre, e alla stessa sua morte;
una recente investigazione dell’associazione Essere Animali sugli allevamenti biologici di galline ovaiole ha rivelato che gli animali vengono ammassati in spazi ristretti, risultano anemici, feriti, privati di ogni assistenza veterinaria. Alcuni vengono lasciati morti, in decomposizione, a contatto con tutti gli altri. A completare il quadro da film horror, sono presenti feci e urine ovunque, con il rischio di infezione e contaminazione delle uova. Queste galline sono destinate anch’esse al macello dopo circa 2-3 anni di sfruttamento. E una sorte ancora più terribile attende i pulcini maschi, non produttivi: poche ore dopo la nascita vengono gettati vivi in un tritacarne.
Le persone consumano carne, latticini, uova ed altri prodotti dello sfruttamento animale senza sapere, né voler sapere, che cosa comporti la loro produzione. E’ ormai chiaro che vivere senza consumare animali è possibile, e le ragioni vanno oltre la sofferenza animale: lo spreco di risorse alimentari e la loro iniqua distribuzione, ma anche l’inquinamento e la devastazione ambientale direttamente correlate alla produzione industriale di carne.
Noi pensiamo che ogni animale, indipendentemente dalla specie, dovrebbe poter vivere libero. Non ci sono giustificazioni per quello che stiamo facendo a miliardi di animali in tutto il mondo, dobbiamo prendere coscienza della questione e impegnarci per un cambiamento che non promuova la richiesta di una migliore qualità di allevamento ma che metta in discussione l’allevamento stesso. Non ci si può continuare a girare dall’altra parte, non ci si può continuare ad ingannare con giustificazioni. Ci auguriamo che questo manifesto possa far riflettere il maggior numero di persone possibili e possa essere uno stimolo importante verso il passaggio alla scelta vegan, l’unica in grado di porre fine alla sofferenza e alla morte di miliardi di animali.
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martedì 25 marzo 2014
Conferenza "ORFANI D'AVORIO" - venerdì 2 maggio a Pordenone
ORFANI D'AVORIO
Conferenza e documentario
sulla nuova vita per le vittime del bracconaggio
VENERDI' 2 MAGGIO 2014 - ORE 21:00
Sala Conferenze "Teresina Degan"
Biblioteca Civica
Piazza XX Settembre - PORDENONE
Interverranno:
ANDREA ZANONI
Deputato al Parlamento Europeo
Membro della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e Vicepresidente dell'Intergruppo per la conservazione ed il benessere degli animali
GIORGIO STELLA
Medico Veterinario
Direttivo Pengo Life Project
ALDO GIOVANNELLA
Medico Veterinario
Fondatore di Pengo Life Project e ambasciatore per l'Italia di The Sheldrick Wildlife Trust di Nairobi
Presentazione e commento del documentario
Evento organizzato da Animalisti FVG
in collaborazione con LAV Pordenone
Con il patrocinio del Comune di Pordenone
e l'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Pordenone
E’ tristemente noto che l'attività dei bracconieri legata al commercio illegale di avorio ha oggi raggiunto il livello più alto degli ultimi 20 anni.
La preoccupazione è per gli animali, rinoceronti ed elefanti, che rischiano di sparire a causa di massacri indiscriminati. I dati forniti dall'ultimo rapporto dell'Unione mondiale per la conservazione della natura sono a dir poco allarmanti: in molte regioni africane la presenza del più grosso animale della terra è stata ridotta dell’80% e molte delle uccisioni avvengono all’interno di Parchi e riserve dove queste specie dovrebbero essere protette.
Solo in Kenia, nel corso del 2012, il bracconaggio ha provocato la morte di almeno 360 elefanti.
Ed è proprio a Nairobi, in Kenia, che la David Sheldrick Wildlife Trust recupera ed introduce nel loro habitat naturale cuccioli di elefante e di rinoceronte nero vittime indirette del bracconaggio: una speranza, dunque, per questi orfani d’avorio.
Nel corso della serata affronteremo il tema del bracconaggio legato al commercio illegale d'avorio assieme all'Eurodeputato Andrea Zanoni e al Dott. Giorgio Stella, medico veterinario, e vedremo un interessante documentario recentemente realizzato nel Centro di recupero, raccogliendo le testimonianze dirette del Dott. Aldo Giovannella, medico veterinario, Ambasciatore per l’Italia della Sheldrick e fondatore di Pengo Life Project, da anni impegnata nella promozione delle attività volte alla tutela dell’elefante e del rinoceronte nero africani.
Al termine degli interventi dei relatori è previsto un dibattito con il pubblico, così da consentire a tutti gli intervenuti di condividere la propria opinione nonché di porre domande, al fine dare il proprio contributo alla serata.
per informazioni: animalistifvg@gmail.com
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domenica 23 marzo 2014
Il circo e la scelta comoda dell'indifferenza
Foto: Getty Images, Dumbo allo Zoo di Londra
La cosa non ci sorprende né ci scoraggia: dopotutto l'indifferenza è un sentimento con cui dobbiamo fare i conti quotidianamente, che si tratti dell'arrivo di un circo, di una fiera venatoria, della costruzione di un macello, di un allevamento o di qualsiasi altro evento che releghi gli animali non umani alla stregua di oggetti, capi, merci, macchine, unità di produzione, schiavi, prigionieri.
E in tutte queste occasioni, che non rappresentano eccezione bensì regola in una società sorda al dolore di chi è altro da sé, ci immaginiamo catapultati indietro negli anni. Negli anni in cui dai binari di molte città europee partivano vagoni ferroviari carichi di uomini, donne e bambini diretti a un capolinea di morte. Silenziosi viaggi di sola andata consumati nella noncuranza di troppi.
E ancora tanti altri silenzi, come quello degli schiavi d'America e degli schiavi - umani e non umani- di tutto il mondo, i cui lamenti sono stati e sono a tutt'oggi soffocati due volte: dal sistema e dall'impassibilità di chi sceglie di non vedere.
L'indifferenza è, appunto, la sottile linea che accomuna tutte le vittime di questa società anestetizzata al dolore, società in cui la sorte riservata agli animali non è mai materia di riflessione in grado di scalfire secoli di educazione alla violenza.
Indira Gandhi affermava che “E' tutto collegato. Quello che accade ora agli animali, succederà in seguito all'uomo”. La storia ci insegna che è andata esattamente così e, fintanto che esisterà una barriera tra noi e gli animali, tutto questo continuerà ad accadere.
Fino a che non sarà riconosciuto agli animali non umani il diritto inalienabile alla vita, fino a che il loro olocausto avrà luogo, quella che ci ostiniamo -senza vergogna- a chiamare umanità, non potrà che continuare a smarrirsi nel vicolo cieco che essa stessa ha tracciato, fatto di violenza e sopraffazione.
Tornando alla nostra questione, è oltremodo paradossale ascoltare i circensi parlare di amore per gli animali, paragonando le "cure" ad essi destinate (sarebbe più appropriato dire "inflitte") a quelle di un genitore per i propri figli.
Anche qui salta all'occhio un denominatore comune che ci rimanda ad altre situazioni; si tratta infatti delle esatte parole che sentiamo pronunciare dagli allevatori della Sagra dei osei di Sacile e dai cavalieri del Country Cristmas, due eventi che caratterizzano tristemente il panorama legato al nostro territorio.
Eppure non dovrebbe essere così difficile comprendere che una vita libera non potrà mai e poi mai essere paragonabile alla condizione di schiavitù in un circo. Non dovrebbe nemmeno essere difficile capire che agli animali sfruttati nei circhi non è dato scegliere se esibirsi o meno negli spettacoli. La loro non è una professione né tanto meno una scelta artistica. Gli esercizi eseguiti meccanicamente sotto i riflettori e gli sguardi di tante divertite famiglie sono frutto di anni di addestramento.
E nessun addestramento può essere dolce per un animale che non è in grado di comprendere cosa lo si sta costringendo a fare.
Addestrare un animale significa piegarne la volontà e azzerarne la dignità.
Concetti di una linearità disarmante, eppure apparentemente difficili da comprendere. Ma è proprio così?
Crediamo di no.
Crediamo la chiave stia tutta nell'indifferenza, perché essa è un velo che rende più comoda la realtà.
Mettere in discussione una visione gerarchica uomo-animale significherebbe mettere in discussione una serie di abitudini a cui non si vuole rinunciare.
Per questo è più facile credere alle favole.
Ma le favole, occorre ricordarlo, non possono avere sempre un lieto fine.
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giovedì 20 marzo 2014
Esposto e protesta contro il circo di Viviana Orfei a Pordenone
La città di Pordenone, in particolar modo nelle vie centrali, risulta da giorni tappezzata di locandine pubblicitarie del Circo di Viviana Orfei;
è facilmente riscontrabile accertare che le locandine sono posizionate in siti verosimilmente non autorizzati e che le stesse sono prive di apposito timbro previsto dalla normativa vigente.
Se è vero che la legge è uguale per tutti ci auguriamo che ciò valga anche per il circo di Viviana Orfei, che sta inondando le vie della città di materiale promozionale e locandine prive di timbri.
Chiediamo alle Autorità competenti che siano effettuate le dovute verifiche e messe in atto tutte le procedure idonee a far rispettare le norme vigenti in materia di affissioni.
Chiediamo inoltre che, nei casi di affissioni abusive, siano applicate le sanzioni previste, ricordando che dall'Art. 19 del Regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni del Comune di Pordenone:
“Nel caso di esposizione di materiale pubblicitario abusivo di cui al presente articolo, si applicano, oltre alle sanzioni amministrative, anche quelle tributarie. (...)”
Animalisti FVG, assieme a LAV Pordenone, esprime la ferma condanna nei confronti dello sfruttamento degli animali nei circhi;
dopo dieci anni Pordenone vede l'attendamento del circo di Viviana Orfei, che rappresenta l'ennesimo esempio di utilizzo di animali a scopo ludico.
Di fronte a tutto questo (possibile in virtù della recente sentenza del T.A.R.) e in un momento come questo- che rappresenta un vero e proprio passo indietro per una città che si fregia del titolo di "amica degli animali"- riteniamo doveroso non restare in silenzio.
Il Comune di Pordenone, più volte invitato a fare una dichiarazione pubblica sulla questione prendendo le distanze dalla sofferenza degli animali nei circhi, non ha voluto cogliere il nostro appello;
con grande delusione e rammarico desideriamo ricordare che la recente sentenza del T.A.R. non sposta di una virgola la condanna etica di questi spettacoli, che deve essere forte ed inequivocabile, un imperativo morale in una società che si definisce civile.
A partire da giovedì 20 marzo e per tutta la durata della permanenza del Circo a Pordenone sono organizzati presìdi di protesta atti a manifestare con chiarezza il dissenso dei cittadini civili- animalisti e non- allo sfruttamento e alla sofferenza degli animali costretti ad esibirsi nel circuito del business circense. Tutti i dettagli su date e orari dei presìdi sono disponibili sull'evento Facebook
Negli ultimi anni l’uso degli animali negli spettacoli circensi è posto sotto accusa da una crescente sensibilità di cittadini che la considerano una manifestazione di violenza proprio per la presenza degli animali, costretti per la loro intera esistenza in gabbie da cui possono uscire solamente per compiere esercizi contrari alla loro natura.
Gli animali dei circhi non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono in natura: sottoposti a lunghi e frequenti spostamenti, privati di ogni forma di rispetto delle esigenze etologiche e biologiche, essi sono ridotti a meri automi e ridicolizzati per il divertimento del pubblico.
Tutto questo è, come se non bastasse, sovvenzionato con denaro pubblico, grazie al Fondo Unico dello Spettacolo: Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con Decreto del 10/07/2013, ha stanziato per l'anno 2013 ben 5.447.081,86 euro da destinare alle attività circensi.
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mercoledì 19 marzo 2014
Mobilitazione contro l'arrivo del circo con animali a Pordenone
Dopo dieci anni il circo con animali torna ad attendare a Pordenone.
Si tratta del circo Millennium di Viviana Orfei che, in virtù della recente sentenza favorevole del T.A.R (con cui è stato annullato l'art. 19 del Regolamento tutela animali del Comune, che vietava spettacoli con animali),
impone la sua presenza in città per 12 giorni, portando i suoi spettacoli alla Fiera di Pordenone.
Spettacoli che si basano sull'impiego (noi aggiungiamo sfruttamento) di 40 animali tra cui una giraffa, tigri, leoni, dromedari, canguri, cavalli, coccodrilli e cani.
Di fronte a tutto questo e in un momento come questo, che rappresenta un vero e proprio passo indietro per la nostra città, non ce ne staremo a guardare in silenzio.
Animalisti FVG e LAV Pordenone lanciano un appello alla mobilitazione contro questo attendamento, programmando iniziative atte a manifestare con chiarezza il dissenso dei cittadini civili- animalisti e non- allo sfruttamento e alla sofferenza degli animali costretti ad esibirsi nel circuito del business circense.
La mobilitazione contro l'attendamento del Circo di Viviana Orfei
a Pordenone prevede due tipologie di protesta:
GIORNI INFRASETTIMANALI:
Lo spazio antistante il Circo è stato concesso dalla Questura solamente durante i fine settimana, per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico.
clicca sull'immagine per vedere la mappa
Sarà più che mai importante essere ben visibili a tutte le auto in transito verso il circo, con cartelloni e striscioni che diano un messaggio chiaro e diretto contro lo sfruttamento degli animali in questi spettacoli.
I giorni dei presìdi infrasettimanali (dalle ore 20 alle ore 21) saranno:
giovedì 20 marzo, venerdì 21 marzo, lunedì 24 marzo,
giovedì 27 marzo, venerdì 28 marzo.
Ultimo presidio lunedì 31 marzo dalle ore 17 alle ore 18.
SABATI E DOMENICHE:
clicca sull'immagine per vedere la mappa
Saremo presenti :
sabato 22 marzo dalle 20:00 alle 21:00
domenica 23 marzo dalle 15:15 alle 18:30
sabato 29 marzo dalle 20:00 alle 21:00
domenica 30 marzo dalle 15:15 alle 18:30
Per maggiori informazioni e dettagli vi invitiamo a visitare l'evento Facebook e a contattarci in privato.
Abbiamo bisogno di voi, vi invitiamo a partecipare con la vostra presenza. Dopo dieci anni senza circhi con animali a Pordenone è più che mai importante esserci. GRAZIE.
Per saperne di più sullo sfruttamento degli animali nei circhi vi rimandiamo a questo interessante Dossier Lav : Liberiamo gli animali dai circhi
DIECI ANNI SENZA CIRCO CON ANIMALI
E NON CI SIETE MANCATI!
#noncisietemancati
Per condividere o scaricare il video: TV Animalista
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giovedì 13 marzo 2014
Legge Regionale: Norme per il benessere e la tutela degli animali di affezione
Legge regionale 11 ottobre 2012, n. 20
Norme per il benessere e la tutela degli animali di affezione.
CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI
CAPO II - TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DI AFFEZIONE
CAPO III - TUTELA DEI GATTI LIBERI
CAPO IV - ANAGRAFE CANINA
CAPO V - ANAGRAFE DEGLI ANIMALI DI AFFEZIONE DIVERSI DAI CANI
CAPO VI - DISPOSIZIONI FINALI
REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE
Norme per il benessere e la tutela degli animali di affezione.
CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI
CAPO II - TUTELA DEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DI AFFEZIONE
CAPO III - TUTELA DEI GATTI LIBERI
CAPO IV - ANAGRAFE CANINA
CAPO V - ANAGRAFE DEGLI ANIMALI DI AFFEZIONE DIVERSI DAI CANI
CAPO VI - DISPOSIZIONI FINALI
REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE
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lunedì 10 marzo 2014
Campagna affissioni "Buona Pasqua" a Pordenone
Dal 4 aprile Animalisti FVG promuove a Pordenone la campagna affissioni di AgireOra dal titolo "BUONA PASQUA A CHI NON SI MACCHIERÀ LE MANI DEL SUO SANGUE".
Una campagna a manifesti con un'immagine che attira l'attenzione e uno slogan chiaro.
Lo scopo di questa campagna è focalizzare l'attenzione sul massacro degli agnelli che ha luogo ogni anno in occasione della Pasqua, e invitare a non essere complici di queste atroci sofferenze e morte, non mangiando NESSUN ANIMALE.
Ecco le vie della città in cui potrete vedere i manifesti della campagna, che saranno affissi nei formati 100x140 e 70x100 a partire da venerdì 4 aprile fino a Pasqua:
Viale Mazzini
Viale Dante
Via Fontane
Via Rivierasca
Via Carnaro
Via San Valentino
Viale Marconi
Via Montereale
Via Oberdan
per saperne di più su questa e altre campagne a manifesti di AgireOra: http://www.agireora.org/progetti/campagne_manifesti.html
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domenica 9 marzo 2014
Convegno "Da pet a randagio: i gatti nella città inospitale" - a Pordenone
Presso la saletta incontri dell'ex Convento di San Francesco in vicolo S. Francesco a Pordenone, LAV Onlus, AFVG e Associazione Dingo organizzano il convegno "Da pet a randagio. I gatti nella città inospitale".
Presenzieranno:
- Dott. Roberto Marchesini, filosofo, etologo e zooantropologo
- Avv. Alessandra Marchi, referente legale LAV Onlus
- Dott.ssa Eriberta Ros, presidente Ordine Provinciale dei Veterinari
Il convegno si svolgerà venerdì 04 aprile 2014, alle ore 20.30.
L'ingresso è libero.
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lunedì 3 marzo 2014
Liberi di volare - per l'abolizione di tutte le fiere ornitologiche
La città di Arzignano (VI) il 25 aprile celebra in modo incomprensibile la festa della Liberazione: da ormai 33 anni si svolge la Fiera degli Uccelli [ingabbiati], creature nate per avere a disposizione il cielo intero rinchiuse in minuscole gabbiette e mostrate al pubblico senza nessun pudore.
Questa è solo una delle tante manifestazioni svolte in Italia nei luoghi dove è forte la pratica della caccia da appostamento. Con questo tipo di caccia gli uccelli sono usati per attirare i consimili in migrazione; vengono incitati a cantare con pratiche innaturali e, soprattutto, vengono rinchiusi a vita in gabbiette dove non potranno nemmeno aprire completamente le ali.
La pratica dell’uccellagione (la cattura degli uccelli ad uso di richiamo) e la successiva detenzione in piccolissime gabbie è contraria alle normative europee sulla tutela e conservazione dell’avifauna, ciò nonostante alcune regioni italiane permettono questa barbara usanza.
Ma c’è un aspetto ancor più grave: durante queste fiere tutto è trasformato in divertimento, in una gran festa per le famiglie.
Sono esposti animali da “compagnia”, animali "da cortile", piante e ortaggi, abbigliamento e attrezzature per bricolage.
Passa l’idea che il nostro rapporto con gli animali si possa realizzare attraverso la loro prigionia e detenzione; i bambini imparano a
conoscere gli uccelli ...attraverso le sbarre, a considerarli merce da acquistare e portare a casa, senza altri pensieri.
Dall’edizione 2012 gli attivisti locali hanno iniziato a dimostrare il proprio dissenso, con striscioni, affissioni a tema e presidi di protesta all'ingresso della fiera.
Quest’anno, oltre al presidio che avrà luogo il giorno della manifestazione (25 aprile), l'Associazione culturale Menego Maistro, in collaborazione con altre associazioni (tra cui Animalisti FVG), si fa promotrice di una serie di iniziative di sensibilizzazione articolate nella settimana precedente la Fiera degli Uccelli.
Lo scopo è quello di favorire un dibattito di dissenso critico e, coinvolgendo anche il mondo della scuola, un allargamento
della consapevolezza circa la realtà di questa incivile manifestazione.
il programma:
Giovedi 10 Aprile Ore 20,30
Basta richiami vivi e uccellagione
Arzignano, Villa Brusarosco, via IV Novembre, 39
intervengono Andrea Zanoni , parlamentare europeo
Carlotta Fassina, delegato regionale LIPU
Renzo Rizzi, guardia Venatoria ENPA
Venerdi11 Aprile ore 18,00
Cerimonia premiazione Concorso
Arzignano, scuole Motterle, via 4 Martiri, 71
Premiazione ed esposizione opere premiate
del concorso di pittura “Liberi di Volare”
Saranno presenti i membri della giuria: Adriana
Carlotto, Francesca Vignaga, Lauro De
Piccoli e Renzo Rizzi.
Lunedi14 Aprile ore 20,30
Antispecismo e animalità
Arzignano, spazio Pibamarmi, via Chiampo, 78
intervengono Luca Illetterati, Prof. di filosofia teoretica
allʼUniversità di Padova
Leonardo Caffo, ricercatore allʼUniversità di
Torino, Laboratorio di Ontologia
Matteo Gasparin, avvocato del Foro di Vicenza
Seguirà un vegan cocktail a cura dellʼass.Menego Maistro
Martedi 15 aprile
“Il maiale non fa la rivoluzione”
Arzignano, liceo Scientifico “Da Vinci”
Leonardo Caffo incontra gli studenti
Venerdi 25 aprile 2014 ore 9,00/13,00
Presidio all’ingresso della Fiera degli Uccelli di Arzignano
Parco dello Sport, lato piscine.
Le iniziative saranno promosse
AFVG Animalisti Friuli Venezia Giulia
CPV Coordinamento Protezionista Veneto
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
LAV Lega Anti Vivisezione
OIPA Organizzazione Internazionale per la Protezione Animale
LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli Veneto
dall'Associazione Culturale MENEGO MAISTRO
in collaborazione con:
AFVG Animalisti Friuli Venezia Giulia
CPV Coordinamento Protezionista Veneto
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
LAV Lega Anti Vivisezione
OIPA Organizzazione Internazionale per la Protezione Animale
LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli Veneto
Fiera degli uccelli di Arzignano (VI) - edizione 2013
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