lunedì 30 gennaio 2012

CENA VEGETARIANA-VEGANA CON MENU’ INVERNALE – NATURALE AD AVIANO


CENA VEGETARIANA-VEGANA 

CON MENU’ INVERNALE – NATURALE

VENERDI’ 10 FEBBRAIO ORE 20.00 

IN COLLABORAZIONE CON GLI “ORANGE CHEF” 



OSTERIA DEI POETI DI AVIANO - PIAZZA DUOMO, 16



Menù:


- Entrata: Insalata mista di stagione;

- Antipasto: Zuppa di cavolfiore al cumino;

- Primo: Burgul fiammingo;

- Secondo: Sedano rapa al forno;

- Contorni: Carota/Porro allo zenzero e mandorle & Cavolo nero e patate;

- I Dolci di Marianne a sorpresa: direttamente dalla tradizione olandese i migliori dolci proposti in chiave vegana;

- Tisana digestiva.

Il menù potrebbe subire delle variazioni in base alla disponibilità della verdura di stagione.

Concerto dei St. John upon the fired house


PREZZO: 25 EURO A PERSONA
È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

3292175777 – MAURO






giovedì 26 gennaio 2012

MANIFESTAZIONE CONTRO IL NUOVO STABULARIO A TRIESTE


COMUNICATO STAMPA DEGLI ORGANIZZATORI DELLA MANIFESTAZIONE 


Trieste dice NO alla costruzione di un nuovo stabulario, luogo di tortura e di morte.

La sperimentazione animale, o vivisezione, non è un metodo di ricerca tollerabile nel 2012!
Oltre ad essere un metodo mai validato scientificamente è anche chiaramente inaccettabile se si vuole rispettare la vita tutta, e non può servire a proteggere la nostra specie.
Infatti tutte le evidenze e le nostre attuali conoscenze scientifiche dimostrano che la vivisezione è inutile e fuorviante, così come documentato da importanti ricercatori, medici, scienziati, e veterinari, e come testimoniano purtroppo i gravi danni e a volte le catastrofi farmaceutiche che si sono verificate per aver estrapolato all'uomo i dati osservati su di una specie animale diversa.
Tale errore metodologico, tale pratica basata su presupposti anti-scientifici e su modelli fuorvianti, è di fatto un ostacolo all'avanzamento della ricerca bio-medica e alla scienza, e costituisce un pericolo per la nostra salute lasciando l'essere umano come la vera inconsapevole cavia.

I fondi che arriveranno per la costruzione dello stabulario sono 459mila euro, soldi pubblici che invece di sovvenzionare un vergognoso lager, potrebbero piuttosto essere investiti per l'istruzione come per lo sviluppo di metodi di ricerca SENZA l'inutile utilizzo e sfruttamento degli animali oppure quei fondi potrebbero aiutare finanziariamente coloro che non hanno la possibilità economica di studiare ma vorrebbero farlo, etc.

Venite a manifestare con noi

sabato 17 marzo 2012 alle ore 16.00

condividete con tutti i vostri amici e parenti, facciamo sentire il nostro sdegno!
Se il numero di partecipanti sarà alto, creeremo un corteo per le vie del centro di Trieste, partendo da Piazza della Borsa che è il ritrovo per la manifestazione.

Potete confermare la vostra partecipazione nell'evento creato su Facebook intitolato: "No al nuovo stabulario a Trieste!"

oppure - per chi non ha un profilo su Facebook - scrivendo una mail vuota con oggetto "Subscribe" alla mailing list: noallostabulariots@gmail.com
All'Università di Trieste si allevano per la vivisezione: Opossum, Conigli, Ratti, Topi, Uccelli (Pulcini), Rospi africani.
Per chi non ne fosse a conoscenza, deve sapere che la sperimentazione animale, oltre ad essere fatta sui topolini, viene praticata in maniera cruenta anche su un numero enorme di altre specie viventi compresi gli animali definiti "d'affezione" come conigli, cani e gatti esattamente come i vostri, quelli che avete a casa e dei quali vi prendete cura, gli stessi che chiamate per nome e coccolate, ed in altri luoghi vengono seviziati per inutili scopi di ricerca pseudoscientifica come per la produzione di nuovi cosmetici (prodotti per la "bellezza" che in realtà nasconde mostruose atrocità).
Il tutto senza nessuna reale utilità scientifica in quanto l'uomo e l'animale hanno reazioni diverse alle varie sostanze !!

In Unione Europea, solamente nell'anno 2008, vi sono stati 197.000 decessi per reazioni avverse al farmaco, tragedia cui ha contribuito certamente un metodo di ricerca ingannevole come la sperimentazione animale.

Amando gli animali non si può che essere solidali con battaglie come questa in loro difesa.
Concludendo con una frase di M. Gandhi : "La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali", dimostriamo tutti assieme che ci crediamo veramente!"

link all'evento su Facebook
Petizione contro lo stabulario all'Università di Trieste:
http://www.firmiamo.it/stabulariots/firma

domenica 22 gennaio 2012

INCONTRO CON IL PROF. GINO DITADI A PORDENONE


Incontro con il filosofo GINO DITADI, autore de "I Filosofi e gli Animali"

PER UN NUOVO MATTINO DEL MONDO
Religioni, Filosofia e Diritti degli animali

SABATO 18 FEBBRAIO 2012 - ORE 17
SALA CONFERENZE DELLA BIBLIOTECA CIVICA 
PIAZZA XX SETTEMBRE
PORDENONE

Evento organizzato da
Associazione SpazioPensiero e Animalisti FVG

GINO DITADI, filosofo della Deep ecology, teorico del biocentrismo, studioso delle ideologie, storico del pensiero sociale del XIX secolo, è Autore/Curatore delle seguenti opere:

I filosofi e gli animali, tomi I-II, Isonomia Ed. Este 1994;
Lev N. Tolstòj, Contro la caccia e il mangiar carne, Isonomia Ed., Este 1994;
Giacomo Leopardi, Dissertazione sopra l’anima delle bestie e altri scritti selvaggi, Isonomia Ed., Este 1998 - e Idis Ed. 2011;
G. Ditadi, Blanqui l’Enfermé, Galilée, Paris 1990;
G. Ditadi, Le grandi religioni e gli animali, Red Ed., Como 1999;
Plutarco, L’intelligenza degli animali e la giustizia loro dovuta, Isonomia, Este 2000;
AA. VV., Etica, Biodiversità, Biotecnologie, Emergenze ambientali, EAR, Roma 2002;
Teofrasto, Della Pietà Isonomia Ed., Este 2001-2005;
Erasmo da Rotterdam, Querela Pacis, Lamento della Pace, Idis Ed, Este 2009;
G. Ditadi, L’animale buono da pensare, AgireOra, Torino 2010;
G. Ditadi, Rifiuto del sacrificio di sangue ed estensione del diritto agli animali in Teofrasto, in Stefano Rodotà e Paolo Zatti, Trattato di Biodiritto, volume V
Diritto e animali, Giuffrè Ed., Firenze 2011.


“Tutte le specie sono intelligenti, ma esse differiscono per l’educazione e per la composizione del miscuglio dei primi elementi. Sotto tutti i rapporti, dunque, la razza degli altri animali ci è apparentata ed è la stessa della nostra; poiché i mezzi di sussistenza sono gli stessi per tutti come l’aria che respirano, secondo Euripide, e un sangue rosso scorre in tutti gli animali e tutti mostrano d’avere in comune per Padre il Cielo e per Madre la Terra”.
TEOFRASTO
(III secolo a.C.)

“La facoltà di compatire non è propria del solo uomo.
In casa mia v’era un cane che da un balcone gittava del pane a un altro cane sulla strada”.
GIACOMO LEOPARDI

“C’è un certo rispetto e un generale dovere di umanità che ci lega non solo alle bestie che hanno vita e sentimento, ma anche agli alberi e alle piante. Noi dobbiamo giustizia agli uomini e grazia e benignità alle altre creature che possono esserne suscettibili. C’è qualche relazione fra esse e noi e qualche obbligo reciproco”.
MICHEL DE MONTAIGNE

domenica 15 gennaio 2012

SOSTENIAMO LIBERAZIONI - RIVISTA DI CRITICA ANTISPECISTA

Presso la libreria Al Segno (Piazza del Cristo 7 - Pordenone)
è disponibile l'ultimo numero di Liberazioni (il numero 7) assieme agli ultimi due numeri (5 e 6) 





nell'ultimo numero :

LIBERAZIONI Rivista di Critica Antispecista
Anno II · n. 7 · Inverno 2011 euro 5

Matthew Calarco
Identità, differenza, indistinzione 

Marco Maurizi
Possono gioire? Appunti per una zoofilia antispecista 

Tzachi Zamir
Lo specismo si contrappone al liberazionismo? 

Marco Maurizi
Alcuni errori tattici e strategici del movimento antispecista 

Alessandra Galbiati
Estremista sarai tu! Animalisti: fanatici o rivoluzionari? 

Aldo Sottofattori
Intervista a Martin Balluch 

Massimo Filippi
(R)esistenze animali 

Emilio Maggio
La magnifica preda: il dispositivo interrotto 

Leonardo Caffo
E l’uomo creò gli animali..


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LIBERAZIONI Rivista di Critica Antispecista

Direttore responsabile Fausta Bizzozzero
Redazione Ettore Brocca, Leonardo Caffo, Noemi Callea, Luca Carli, Massimo Filippi, Enrico Giannetto, Marco Maurizi, Leonora Pigliucci, Aldo Sottofattori, Filippo Trasatti

Un altro inizio

La riflessione sull’animale attraversa tutta la storia del pensiero occidentale in forme più o meno benigne e con effetti più o meno mortiferi. Non pretendiamo certo di essere i primi a constatare come, nei millenni che segnano i poderosi e inattesi sviluppi della civiltà, la sorte della vita non umana sia stata segnata da una brutalità e da una spietatezza che si lasciavano anticipare già dallo sguardo con cui gli umani hanno sempre eluso la morte degli altri animali. Voci contrarie, per quanto impotenti e isolate, si sono sempre sollevate a difesa di quelle vite, restituendo così agli umani almeno la dignità di una pietas di cui l’intera storia sembra aver lavorato per estirparne ogni residua traccia. È sul solco di questa protesta, che non ha cessato di qualificarsi come “etica”, che negli ultimi due secoli sono sorte nell’opinione pubblica diverse tendenze, per lo più etichettate come “movimenti per i diritti animali”, che hanno iniziato con difficoltà ad affrancarsi dalla minorità sociale e culturale cui erano relegate e che le ha portate ad elaborare, da trent’anni a questa parte, i primi tentativi di fondazione teorica di un’etica e, più in generale, di un pensiero radicalmente non antropocentrico. 

È sulla scia di questa tradizione di pensiero ormai consolidatasi che nasce la rivista Liberazioni. Frutto dell’incontro tra personalità ed esperienze differenti che hanno intessuto un dialogo costante e duraturo con le molteplici realtà del panorama antispecista italiano e internazionale, la rivista si pone come ideale prosecuzione di un dibattito teorico di cui il lettore potrà trovare ampia documentazione nell’archivio storico del sito www.liberazioni.org. Tale dibattito non ha inteso solo estendere la lingua franca dell’antispecismo classico (intendendo con tale espressione i problemi teorici e pratici identificati e discussi nelle opere di Peter Singer e di Tom Regan), introducendo in esso concetti e strategie discorsive eccentriche rispetto all’orizzonte proprio della tradizione filosofica di matrice anglosassone – dall’hegelo-marxismo alla fenomenologia e all’ermeneutica, dal pensiero della differenza al postumanismo –, ma ha anche inteso porsi sul terreno di una “teoria della prassi” e di una “prassi teoretica” in grado di produrre, sul piano dell’azione, soluzioni alternative a quelle seguite finora dai gruppi che si rifanno, in modo più o meno esclusivo, all’ideale della lotta contro lo specismo. 

Assumendo la forma della rivista cartacea e periodica Liberazioni intende quindi continuare a contribuire a questo dibattito in una direzione e nell’altra. Si tratterà, allora, di formulare nuove proposte teoriche per l’antispecismo o di identificarne di valide nell’orizzonte crescente degli Animal Studies, proponendole al lettore italiano tramite traduzioni e recensioni. D’altro canto, si proseguirà il discorso di chiarificazione delle strategie che l’azione può e potrà opporre a quel dominio sulla natura che, mai come oggi, svela il suo abissale fondo di insensatezza. Parallelamente a tutto questo, si tenterà infine di instaurare, per quanto possibile, un dialogo con quelle realtà che, pur ponendosi come antagoniste o critiche verso l’attuale sistema di dominio, non hanno ancora preso in considerazione, per negligenza propria o per la scarsa chiarezza delle istanze politiche dell’attuale movimento antispecista, la cosiddetta “questione animale” con tutte le sue innumerevoli diramazioni all’interno di quei discorsi impegnati ad elaborare una visione più benigna dell’umano. 
Liberazioni intende così aprire filoni di ricerca originali nell’ambito delle riflessioni che ruotano attorno al plesso teorico definito con il termine di “antispecismo”, riflessioni che abbiano lo spessore e il respiro adeguati all’altezza della posta in gioco, senza l’ansia di una risposta spicciola e di soluzioni facili. Nel far questo, la rivista non rinuncerà mai alla volontà di contribuire ad un cambiamento radicale nei rapporti tra i viventi, evitando di condannarsi agli scacchi di un’insufficiente capacità di individuare le molteplici realtà e figure del dominio.

giovedì 5 gennaio 2012

SETTIMANA MONDIALE PER L'ABOLIZIONE DELLA CARNE 23-30 GENNAIO 2012




SETTIMANA MONDIALE PER L'ABOLIZIONE DELLA CARNE 
23-30 GENNAIO 2012


Elenco iniziative previste (in continuo aggiornamento):



Le precedenti Settimane Mondiali per l’Abolizione della Carne sono state un successo in tutto il mondo.
La prossima Settimana Mondiale avrà luogo dal 23 al 30 gennaio 2012.

L’obiettivo è quello di promuovere, ancora una volta, l’idea che la produzione ed il consumo del corpo degli animali debba essere abolito.
La rivendicazione di abolizione della carne è la logica conseguenza del vegetarismo o del veganismo. 
Le persone che sono contro alla corrida, per es., non si limitano a chiedere al pubblico di boicottare le corride: chiedono che siano vietate. 
Gli attivisti contro il foie gras non si limitano a richiedere alla gente di non comprarlo: vogliono che l’alimentazione forzata delle oche venga vietata. 
Perché coloro che si oppongono alla carne sono gli unici a limitarsi a dare consigli individuali?
Dal punto di vista del movimento, il rifiuto di mangiare la carne può essere considerato come un boicottaggio politico, come un’espressione del supporto individuale all’abolizione. 
In Gran Bretagna, verso la fine del 18° secolo, nel periodo del movimento per l’abolizione della schiavitù, 300mila persone boicottarono lo zucchero prodotto nelle piantagioni dagli schiavi.
Il movimento per l’abolizione della carne esprime un approccio politico: il suo scopo è quello di portare l’opinione pubblica ad aderire all’idea che la carne dovrebbe essere vietata. L’obiettivo è che le società umane, una dopo l’altra, decidano di vietare la produzione, la vendita e il consumo di carne.
L’idea è quella di rivendicare forte e chiaro che non è solo un dovere di ogni singolo quello di smettere di supportare il sanguinario sfruttamento richiesto dal consumo di corpi animali e di “derivati animali”, ma che è anche, di conseguenza, un dovere di ogni società nel suo insieme di dichiararsi
A favore del divieto di allevare, pescare e cacciare.

Tutti i singoli e gruppi che desiderano aderire all'iniziativa sono pregati di segnalare il prima possibile gli eventi organizzati nella propria città compilando questo form: http://www.meat-abolition.org/en/node/add/announcement

Materiali, informazioni ed altro sono disponibili sul sito www.meat-abolition.org

Contatti: contact@meat-abolition.org


Giornata Mondiale per l'Abolizione della carne a Pordenone (edizione 2011)


martedì 3 gennaio 2012

INFRAZIONI DEL REGOLAMENTO DI TUTELA ANIMALI A PORDENONE



Il 17 e 18 dicembre a Pordenone ha avuto luogo il 47esimo Campionato Italiano di ornitologia.

E' stato effettuato un sopralluogo alla manifestazione, durante il quale è stato riscontrato che il regolamento per la tutela degli animali del Comune di Pordenone è stato compleatamente disatteso relativamente agli articoli 32 e 18. http://www.comune.pordenone.it/comune/atti/regolamenti/sociali/animali.pdf

Art. 32 - Dimensioni delle gabbie

Al fine di garantire lo svolgimento delle funzioni motorie connesse alle caratteristiche etologiche dei volatili, sono individuate le dimensioni minime che devono avere le gabbie che li accolgono: a) per uno, e fino a due esemplari adulti: due lati della gabbia dovranno essere di cinque volte, ed un lato di tre, rispetto alla misura dell’apertura alare del volatile più grande; b) per ogni esemplare in più le suddette dimensioni devono essere aumentate del 30%.



Dalle misurazioni effettuate sul posto le dimensioni delle gabbie standard presenti alla manifestazione sono risultate essere di circa: 29 cm di altezza - 34 cm di larghezza- 17 cm di profondità, quindi assolutamente non in regola con quanto prescritto dal regolamento.


Oltre a queste gabbie cosiddette "standard" erano presenti numerosissime gabbie dalle dimensioni ancora più ridotte e/o con situazioni di sovraffollamento e stress, come si può vedere dalla documentazione video realizzata a seguito del sopralluogo: http://www.youtube.com/watch?v=t7T83AIt2wk&feature=youtu.be


Il Regolamento per la tutela degli animali del Comune di Pordenone impone inoltre un limite di 5 ore di esposizione (articolo 18 punto 2), mentre la manifestazione in oggetto ha previsto la presenza degli animali in esposizione per più di 18 ore in due giorni di apertura al pubblico, una situazione estremamente stressante per i sedicimila uccelli coinvolti in questa manifestazione.

Tali violazioni erano certamente prevedibili, non è stata una "sorpresa", si sapeva a priori che le condizioni sarebbero state queste.

Il Comune, la Fiera e l'ente organizzatore dell'evento non potevano non sapere che questi punti del Regolamento sarebbero stati disattesi.

Il regolamento (articolo 18, punto 3) prevede che : Nei confronti dei soggetti che contravvengono alle disposizioni di cui ai commi precedenti, viene disposta la chiusura o la sospensione dell'attività per una intera giornata, oltre all'applicazione della sanzione amministrativa di cui al presente regolamento.

Poiché è evidente che la manifestazione non è stata sospesa e che gli organi preposti hanno effettuato i controlli come da prassi, ferma restando l'opposizione a qualsiasi manifestazione che faccia uso di animali, chiediamo pubblicamente al Comune di Pordenone quale esito essi abbiano dato e per quale motivo il Regolamento non è stato applicato.

Inviamo una mail al Sindaco di Pordenone per manifestare il nostro dissenso nei confronti di questa palese violazione del regolamento, invitandolo a non ospitare più eventi e manifestazioni che sfruttano gli animali!

Scriviamo il messaggio-tipo a: sindaco@comune.pordenone.it

Sarebbe importante anche scrivere ai giornali locali, ma solo se NON si invia la lettera tipo, bensì un breve messaggio personale.

Messaggio-tipo per il Sindaco di Pordenone
(ricordate sempre di firmare in fondo e di copiare solo la parte compresa tra le due linee tratteggiate):

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Al Sindaco di Pordenone Dott. Claudio Pedrotti

Egregio Signor Sindaco,

mi unisco a tante altre persone da tutta Italia per esprimere la mia protesta contro il Campionato Italiano di ornitologia, che ha avuto luogo a Pordenone lo scorso 17 e 18 dicembre.

Mi risulta che Pordenone abbia da anni un Regolamento di tutela animali che stabilisce, tra l'altro, un limite nell'orario di esposizione degli animali e le dimensioni minime delle gabbie.

Dal materiale video che ho avuto modo di visionare si evince chiaramente che questi punti del regolamento sono stati palesemente disattesi.

Manifestazioni come quella in oggetto, che prevedono l'utilizzo di animali (più di 16 mila uccelli esposti in gabbie strette, spesso affollate e circondate dal frastuono) non sono uno spettacolo edificante o educativo, né potranno mai veicolare un messaggio di vero rispetto per la natura e per gli animali.

Chiedo pertanto che in futuro il Comune di Pordenone faccia rispettare il proprio Regolamento e rinunci ad ospitare eventi, spettacoli e intrattenimenti con l'utilizzo, anche solo parziale, di animali. Nel caso specifico del Campionato Italiano di Ornitologia, trovo molto grave che il Comune non abbia fatto rispettare le norme che esso stesso si è dato, permettendo lo svolgimento della manifestazione in oggetto con una situazione di palese violazione del Regolamento.

In attesa di riscontro, porgo distinti saluti,

nome, cognome

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Se scrivete invece un messaggio personale, inviatelo in copia anche ai giornali, ecco gli indirizzi: pordenone@messaggeroveneto.it pordenone@gazzettino.it