domenica 29 dicembre 2013

Comunicato stampa: Un capodanno senza botti a Pordenone?


Ogni anno a capodanno assistiamo impotenti al consueto bollettino di guerra con centinaia di feriti, alcuni dei quali dovranno subire amputazioni di mani e dita e perdita della vista, e con le forze dell’ordine impegnate nel sequestro di botti illegali.
Ma sono ancora una volta gli animali a dover pagare il prezzo più alto di questa discutibile tradizione.
Agli animali, dotati di facoltà uditive di gran lunga superiori a quelle dell'uomo, non è infatti dato comprendere cosa stia accadendo e la paura, o per meglio dire il terrore, può avere risvolti drammatici.
Le tragiche conseguenze dei botti di capodanno non coinvolgono solo gli animali domestici bensì tutti gli animali, compresi quelli selvatici (il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate).
La loro agonia e morte a causa di questa assurda consuetudine non possono e non devono lasciarci indifferenti.

Pordenone è un Comune dotato-da anni- di una norma che vieta l’uso di botti, petardi, mortaretti e simili nelle aree pubbliche.
Dal "Regolamento Comunale di Igiene" del Comune di Pordenone,
articolo 38-comma 9:
"Sparo di petardi, mortaretti, e simili in luogo pubblico o aperto al pubblico:
è vietato lungo le strade, piazze e aree pubbliche e aperte al pubblico, il lancio o lo scoppio di petardi, mortaretti o simili, in particolare nel periodo delle festività natalizie, di capodanno, Epifania e carnevale"

Nonostante ciò la sensazione è che, ad oggi, gran parte della cittadinanza non sia pienamente al corrente di questo divieto, e che ad esso non sia data la dovuta visibilità.

Le associazioni LAV, LAC e Animalisti FVG si sono, mesi fa, appellate al Sindaco di Pordenone Dott. Claudio Pedrotti chiedendo all'Amministrazione di avviare una campagna di sensibilizzazione e informazione circa il divieto in oggetto, da realizzarsi attraverso una serie di pubbliche affissioni su plance comunali, ritenendo queste ultime un prezioso strumento per la promozione di un messaggio di civiltà contro l'utilizzo di botti e petardi in città. 
Per il Comune questa campagna non avrebbe comportato costi aggiuntivi se non quelli comunemente sostenuti per la promozione delle varie iniziative in corso durante l'anno.

L'appello è tuttavia rimasto inascoltato e la lettera aperta delle associazioni non ha mai avuto risposta.
Le associazioni, nel prendere atto con rammarico del silenzio del primo cittadino di Pordenone, si sono fatte esse stesse promotrici della campagna di sensibilizzazione “NO AI BOTTI”, attraverso la distribuzione -per tutto il mese di dicembre- di locandine e centinaia di volantini a Pordenone e provincia. 

Non riusciamo a comprendere le ragioni che spingono un’Amministrazione Comunale dotata di norme in materia di sicurezza, igiene e tutela animali, a lasciare che le stesse siano così palesemente disattese, mancando di informare e sensibilizzare in maniera adeguata ed efficace i suoi cittadini.
Non è più tempo di inviti alla moderazione e al buon senso, bensì di un messaggio chiaro da parte delle istituzioni, poiché, ci preme sottolinearlo, l'uso dei botti nei luoghi pubblici a Pordenone è vietato e non semplicemente sconsigliato.

Cogliamo pertanto l'occasione per rivolgere un appello alla cittadinanza, invitandola a festeggiare il nuovo anno nel rispetto della normativa vigente e, cosa importante, di ogni vita.

LAV Lega Anti Vivisezione Onlus
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
AFVG Animalisti Friuli Venezia Giulia

giovedì 12 dicembre 2013

Comunicato Stampa: Conferenza "il cavallo macchina-il cavallo animale"

il Country Christmas a Pordenone
foto: © Andrea Gaspardo

Il cavallo animale, il cavallo macchina: questo il titolo della conferenza organizzata venerdì 13 dicembre alle 21.00 alla Sala Incontri Teresina Degan (Biblioteca di Pordenone) da LAV Pordenone, LAC Pordenone e Animalisti FVG.
Relatrice della serata, la responsabile del Settore Equidi LAV, Nadia Zurlo.

La conferenza vuole essere una risposta forte e chiara al Country Christmas, evento giunto alla sua quinta edizione e che, da programma, prevede l'impiego di 200 cavalli (assieme a un gran numero di vitelli) in discipline country.

Se nelle precedenti edizioni del Country Christmas si è assistito a spettacoli tramite cui è stato veicolato un messaggio non rispondente alla realtà, con la rappresentazione di storie di cavalli liberi (nelle vaste praterie della Fiera di Pordenone), quest'anno si arriva al parossismo.
Il presidente di Pordenone Fiere Alvaro Cardin dichiara che "per venire incontro alla sensibilità di alcuni visitatori quest’anno non verranno proposti spettacoli con animali, ma come in tantissime arene in tutto il mondo, il programma di Country Christmas prevede attività agonistiche con cavalli inserite in un circuiti e campionati di categoria".
Nel prendere atto che per il Signor Cardin gli unici soggetti degni di considerazione e di rispetto sono i fruitori dell'evento e non gli animali in esso utilizzati, intendiamo replicare alle sue dichiarazioni, che ci lasciano ancora una volta sconcertati.
Affermare che quest'anno non vi saranno spettacoli con animali è a nostro avviso volutamente fuorviante, poiché nulla cambierà nella sostanza.
Avremo, come ogni anno, discipline equestri in salsa country, gli animali saranno addirittura in numero maggiore rispetto alle precedenti edizioni e non mancheranno neppure i vitelli, rincorsi in un'arena da cowboys a cavallo per la gioia degli appassionati del genere.
Si può decidere di dare un nome diverso alle cose, ma questa operazione di restyling non potrà di certo cambiare la natura di una manifestazione che continua a sfruttare gli animali, impiegandoli in attività che nulla hanno a che fare con il rispetto per la loro condizione, per le loro esigenze e caratteristiche etologiche.

Di male in peggio, è davvero il caso di dire: non servono infatti particolari competenze o grande fantasia per capire che quando si parla di competizioni- da sempre- ciò che conta è vincere: il prezzo lo pagheranno comunque altri, in questo caso cavalli e vitelli.

Le associazioni animaliste sono state invitate a visitare l'evento per verificare le condizioni di detenzione degli animali; riservandoci di farlo come ogni anno, giriamo questo stesso invito al presidente di Pordenone Fiere, sollecitandolo a informarsi sulla storia di questi animali, sul mondo da cui provengono e sulla sorte che li attende a fine carriera o- come nel caso dei vitelli- a raggiungimento dell'età adulta.

Dovendo azzardare un'ipotesi ci risulta facile pensare che quando gli organizzatori di questa manifestazione hanno elaborato il programma dell'edizione 2013, non potendo prevedere la cancellazione dell'art. 19 del Regolamento Comunale Tutela Animali (con cui si vietava l'impiego di animali in spettacoli a pagamento), si siano fatti due conti in tasca e, nell'impossibilità di recuperare le spese di allestimento di uno show equestre tramite l'incasso di un biglietto, abbiano deciso di puntare tutto sulle competizioni e sulle attività agonistiche con cavalli.
Quel che è certo è che oggi il Country Christmas di Pordenone si sta rivelando sempre più un palco per vendere un nuovo prodotto.

In un contesto di crisi come quello attraversato attualmente dal mondo dell'ippica e con il sempre più palpabile rischio di chiusura degli ippodromi, il mercato dei cavalli non gira più; da qui l'esigenza di cercare nuove strade, riciclandosi attraverso nuove mode e tendenze d'oltreoceano. Ecco quindi lo sfruttamento di animali in versione country: reining, team penning, working cow horse, gimkana, definite dagli addetti ai lavori "attività agonistiche legate all’equitazione americana con cavalli e cavalieri pronti a sfidarsi e dimostrare la loro tecnica in queste discipline che ripetono i movimenti dei cowboy che a cavallo radunavano, muovevano e contenevano le mandrie di bovini nelle vaste praterie".
Cerchi, giravolte, cambi di galoppo, rotazioni: su queste i giudici daranno una votazione. Per alcuni il divertimento è assicurato. Non per tutti però, di certo non per cavalli e vitelli, protagonisti involontari di questo circo con animali che è il Country Chritmas.
Cogliamo l'occasione per appellarci al Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e al  Vicepresidente della Giunta Regionale ed ex Sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello (la cui Amministrazione ha dato vita al Regolamento Tutela Animali attualmente in vigore) chiedendo ad entrambi una posizione ufficiale sulla presenza di animali al Country Christmas; la riteniamo una richiesta ragionevole, motivata dal desiderio di comprendere come possano, in una città che si definisce amica degli animali, continuare a coesistere realtà così antitetiche tra loro: una manifestazione con impiego di più di duecento animali e un Regolamento che, nello spirito con cui è nato e nelle proprie linee programmatiche, pone tra i propri obiettivi la valorizzazione della "tradizione e la cultura animalista della città", incoraggiando "le forme espressive che attengono al rispetto e alla difesa degli animali."   

mercoledì 11 dicembre 2013

Lettera aperta sul Country Christmas 2013

il Country Christmas a Pordenone
foto: © Andrea Gaspardo

Riceviamo e pubblichiamo con piacere la lettera aperta di Paola Re sulla questione Country Christmas a Pordenone, inviata alle istituzioni e agli organi di stampa locale; parole che fanno riflettere e che condividiamo. 


Gentilissimi,

ho appreso dai mezzi di informazione che a Pordenone si svolgerà dal 13 al 15 Dicembre la quinta edizione del festival Country Christmas.
Il country, con la sua musica, i suoi usi, costumi e tradizioni conta parecchi appassionati in giro per il mondo ma ciò che spesso suscita contrarietà nei suoi confronti è la presenza di animali sfruttati per dare spettacolo.
In questo festival è previsto l'impiego di 200 cavalli, un centinaio di vitelli, oltre alle consuete gare di reining (FISE), team penning (ANTE), working cow horse, gimkana, tutte discipline riconosciute dal CONI quindi, si potrebbe pensare, che male c’è?
Anche la caccia, per esempio, è uno “sport” riconosciuto dal CONI ma, guarda caso, il dissenso nei confronti della caccia da parte dei cittadini, cresce di anno in anno. Quelle del Country Christmas sono attività agonistiche legate all’equitazione americana con cavalli montati da cavalieri che si sfidano per  dimostrare la loro abilità in queste discipline, come i cowboy che a cavallo muovevano e contenevano le mandrie di bovini nelle praterie. Ogni competizione prevede che il cavallo guidato dal cavaliere faccia una serie di manovre: gare ed esercitazioni equestri legate alle specialità della monta western su cui giudici danno una votazione. La novità di quest'anno è che non ci saranno spettacoli equestri, ma solo "attività agonistiche", come se quelle attività per i cavalli fossero una passeggiata...

Mi conforta il fatto che alcune associazioni animaliste della zona abbiano organizzato una conferenza dal titolo emblematico: “Il cavallo animale. Il cavallo macchina. Chi è veramente il cavallo e come l’uomo lo trasforma”. Si tratta proprio di questo: trasformare i cavalli in macchine costretti a cavalcare, trainare, correre, saltare, ballare, esibirsi dopo essere stati spronati, eccitati, domati, frustati, per servire l’uomo nello sport, nel lavoro, nel divertimento. E quando non servono più, quel grande amore che per anni i loro sfruttatori dichiarano di nutrire per loro, si dissolve nell’inferno di un macello.

Ho letto il “Regolamento per la tutela degli animali” del Comune di Pordenone e, poiché ne leggo molti proprio perché sono interessata alla questione animale, sono rimasta positivamente impressionata dall’introduzione al Regolamento per le parole forti e chiare che esso esprime nei confronti dell’animale visto come “compagno di vita”, con cui “costruire rapporti basati sul rispetto, sulla conoscenza, sull’affetto, sul riconoscimento del loro ruolo particolare ed insostituibile nella vita degli umani”. Mi emoziono quando vedo che un’istituzione si sforza di superare quella visione antropocentrica che purtroppo avvelena le relazioni, non solo quelle tra animali umani e animali non umani, ma anche quelle tra gli stessi animali umani. E mi pare che nel Regolamento sia ben espresso nella frase: “Riservare attenzione agli animali è perciò un ottimo modo per occuparsi anche degli umani”. Questo è il cuore del problema e fare aprire gli occhi su tale visione del mondo animale (umano e non umano) è uno sforzo pedissequo e instancabile che gli animalisti e gli antispecisti fanno nella loro battaglia di vita. Leggere queste parole in un documento istituzionale è confortante e soprattutto stimolante a proseguire nel lungo cammino per l’affermazione dei diritti animali.

E quando si specifica che “Non è lecito né eticamente corretto trasformarli a nostro piacimento: dobbiamo condividere con loro la vita, non tentare di piegarli alle nostre esigenze.” si tocca una questione spinosa, quella degli spettacoli con animali in cui essi sono costretti a esibirsi in numeri proprio “a nostro piacimento”. E’ un concetto rafforzato dall’ Art. 19 - Divieto di spettacoli e intrattenimenti con l’utilizzo di animali 1. È vietata, su tutto il territorio comunale, qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato, effettuato a scopo di lucro, che contempli, in maniera totale oppure parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche.

A fronte di ciò che ho letto nel Regolamento, mi chiedo dove stia la coerenza del Comune di Pordenone che, per dirla con un noto proverbio, predica bene e razzola male. Immagino qualche rappresentante del Comune nella platea del Country Christmas a esprimere un amore per il business più che per il “compagno di vita” elogiato nel Regolamento. Chi permetterebbe che il proprio compagno di vita fosse sottoposto a fatica, lavoro, stress e perdita di dignità?

Mi appello alle parole del Regolamento: “Questo regolamento vuole perciò essere, in primo luogo, un invito alla conoscenza ed all’educazione…..vuole promuovere fra i giovani il rispetto per la vita, la natura, l’ambiente, chiama gli educatori ad assumere un ruolo importante in questa direzione, ci sollecita tutti a conoscere noi stessi anche interpretando i rapporti che sviluppiamo con gli animali.” per invitare le autorità istituzionali, politiche, scolastiche e religiose, ma soprattutto le famiglie con bambini, a non assistere agli spettacoli con animali del Country Christmas per la valenza negativa del loro messaggio.
Credo che ogni spettacolo che sfrutta gli animali sia uno spettacolo vietato ai minori, diseducativo e per nulla portatore di quei valori necessari ai bambini per vivere in armonia col mondo animale.
Ai bambini bisognerebbe insegnare che gli animali si devono rispettare e difendere, non sfruttare per incrementare il successo di un festival che potrebbe sfidare se stesso impiegando il solo talento degli artisti, per esempio dei ballerini e i cantanti.  Facciamo lavorare le persone, non gli animali: per le persone il lavoro è un diritto, se si è fortunati anche un divertimento, per gli animali è una schiavitù.
Se Pordenone vuole erigersi a città che tutela la tradizione del country, lo faccia con giornate di studio, convegni, conferenze, proiezioni di film e documentari, mostre, laboratori didattici, giochi, canti, balli. Ci sono tante idee stimolanti per fare una festa country ma teniamo lontani i cavalli e i bovini perché per loro quella non è affatto una festa.

Invito il Sindaco Claudio Pedrotti a riflettere sulla discrepanza creatasi tra il dire e il fare del suo Comune: una discrepanza che mina la fiducia che molti suoi cittadini nutrono nell’Amministrazione Comunale.

Invito Claudio Cattaruzza, Assessore con  delega a cultura, manifestazioni, tempo libero, eventi, turismo e promozione della città a valutare se il Country Christmas, che si serve degli animali per fare spettacolo, sia un evento da considerare rappresentativo di tutto ciò. Credo che Pordenone sia da ricordare per le arti figurative, l’archeologia e la storia naturale promosse dai suoi musei, per i suoi parchi e per la sua natura. Bisogna incentivare un turismo etico, senza sfruttamento di alcun essere senziente, che non pensi solo agli introiti economici ma che susciti la voglia di ritornare per approfondire la conoscenza.

Invito Ines Flavia Rubino, Assessora con  delega ad asili nido, scuole materne e istruzione a impegnarsi affinché ai piccoli cittadini di Pordenone non venga trasmessa quella cultura di sfruttamento degli animali che non gioverebbe alla loro crescita serena. Soprattutto spero che il Country Christmas non venga pubblicizzato nelle scuole come spesso accade con il circo con animali, tramite la distribuzione di biglietti gratuiti e ridotti.

Invito Vincenzo Romor, assessore con delega alle politiche sociali tra cui quelle per gli animali, a pensare fin da ora al prossimo Country Christmas, costruendo un dialogo con le associazioni animaliste e antispeciste che, se chiedono un Country Christmas senza animali è per il bene di tutti gli animali, umani e non umani.

Cordiali saluti.
Paola Re

martedì 3 dicembre 2013

CAMPAGNA "NO AI BOTTI" 2014 A PORDENONE



Animalisti FVG, LAV Pordenone e LAC Pordenone, in occasione del capodanno 2014, promuovono la campagna “NO AI BOTTI”, un'iniziativa di sensibilizzazione a tutela delle vite dei tanti animali vittime di botti, mortaretti, fuochi e petardi nella notte di San Silvestro.

Volantini e locandine della campagna saranno distribuiti a Pordenone e provincia per tutto il mese di dicembre.

Puoi sostenere anche tu la campagna “NO AI BOTTI” condividendo questa immagine sul tuo diario Facebook e informando i tuoi amici e conoscenti circa i gravi danni che questa “tradizione” causa a migliaia di animali ogni anno.

Puoi anche stampare in proprio l'immagine della campagna; a tale scopo sono disponibili due formati: uno per il volantino (A5) e uno per la locandina (A3). Sono entrambi scaricabili a questi link:

Per scaricare il pdf per la stampa in A3  https://db.tt/clD3JVie 
Per scaricare il pdf per la stampa in A5  https://db.tt/I8YslmhN  

Ti ricordiamo che le locandine (formato A3) possono essere affisse solamente se provviste di regolare timbro: dovrai pertanto farle timbrare dall’ufficio affissioni del tuo Comune.
Per la città di Pordenone l'ufficio affissioni è sito in via Noncello 2 (tel. 0434 27333) http://goo.gl/maps/k5rbq
e il timbro è gratuito, trattandosi di campagna non commerciale.
Le affissioni devono essere posizionate solo ed esclusivamente negli spazi appositi o all'interno di vetrine degli esercizi commerciali che ne consentono l'esposizione.

Per quanto riguarda i volantini in formato A5 ti ricordiamo che ogni comune è dotato di un proprio regolamento che ne individua le modalità di distribuzione, pertanto ti invitiamo a consultare gli uffici preposti del tuo comune per maggiori informazioni.
A Pordenone, come in altre città, è fatto divieto di posizionare volantini sui parabrezza delle auto parcheggiate.

Se hai un negozio o un locale pubblico a Pordenone e desideri sostenere questa campagna affiggendo la locandina nel tuo locale o distribuendo i volantini, puoi contattarci scrivendo ad animalistifvg@gmail.com per richiedere il materiale.

Grazie!



domenica 1 dicembre 2013

IL MENU' DELLE FESTE PER UN NATALE 2013 VERAMENTE BUONO!



Eccoci anche quest'anno con un delizioso menù senza crudeltà per le vostre feste, 100% vegan e curato dalla bravissima Alessandra per i lettori del nostro blog
Buon appetito e buone feste da Animalisti FVG!

ANTIPASTO - Sformato di cime di rapa e tofu

Ingredienti:
500 grammi di cime di rapa
300 grammi di tofu
100 grammi di patate
1 cipolla bianca
1 cucchiaino di rosmarino trito
farina di mais per gli stampi
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b. 
olio e.v.o.

Procedimento:
pelare le patate, tagliarle a tocchetti e cuocerle al vapore
tagliare a tocchetti anche il tofu e cuocerlo al vapore per 5 minuti
cuocere le cime di rapa con uno spicchio d'aglio e tritarle finemente
affettare la cipolla e condirla con il rosmarino, il sale e due/tre cucchiai d'olio;
farla rosolare, aggiungere il tofu e far cuocere il tutto per 10/15 minuti
unire le cime di rapa e rosolarle insieme per altri due minuti
frullare il composto, unirlo alle patate precedentemente schiacciate (con schiacciapatate)
oliare 4 stampini (coppapasta) di circa 8 cm di diametro, passarli nella farina di mais, riempirli con il composto precedentemente ottenuto e infornarli per 10 minuti a 200 gradi circa

PRIMO - Ravioli al tofu, verza e sedano rapa

Ingredienti:
100 grammi di farina "0"
100 grammi di semola di grano duro
100 grammi di tofu alla piastra
1 cipolla bianca
250 grammi di sedano rapa
50 grammi di mandorle sbucciate, tostate e tritate
1/2 cucchiaino di scorza d'arancio
150 ml di panna di soia
sale e pepe q.b.
olio e.v.o.

Procedimento per il ripieno:
lessare le foglie della verza per 5/8 minuti (non devono rompersi)
preparare un trito di cipolla bianca e fare un soffritto, tritare finemente la verza e unirla alla cipolla, poi unire le mandorle, il tofu sbriciolato e la scorza d'arancio; cuocere il tutto per due minuti.

Procedimento per la pasta:
impastare la farina di semola e la farina "0" con l'acqua e un pizzico di sale, fino a ricavarne un composto sodo e omogeneo. Coprirlo e lasciarlo riposare per 30 minuti.

Procedimento per il condimento:
pelare il sedano rapa, tagliarlo a cubetti e lessarlo in poca acqua, possibilmente aromatizzata con salvia per 10 minuti circa. Scolare il tutto, aggiungere 150 ml di panna di soia, sale e pepe, olio e.v.o., frullare con un frullatore a immersione finché il composto non sarà cremoso

Stendere la pasta con un mattarello e distribuire il ripieno con un cucchiaino, formando delle palline distanziate l'una dall'altra. Coprire con un'altra porzione di sfoglia e premere con le dita tra una pallina e l'altra del ripieno.
Con la rotellina dentata tagliare dei quadrati che avranno al centro il ripieno. 
Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti.

Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente salata, regolandosi per i tempi di cottura sulla base dell'assaggio. In genere il tempo medio di cottura per un raviolo è di 5 minuti circa. Dipende comunque dallo spessore della sfoglia.
Condire i ravioli con la salsa precedentemente preparate aggiungendo, a piacimento, semi di papavero.

SECONDO - Brasato di seitan

Ingredienti:
400 grammi di arrosto di seitan
2 gambi di sedano
3 carote grosse
2 cipolle bianche di media grandezza
200 ml vino bianco
olio e.v.o.
sale e pepe q.b.
1/2 litro di brodo vegetale

Procedimento:
preparare un soffritto con sedano, cipolla e carota
allungarlo con del brodo vegetale
cuocere per 15 minuti lasciando evaporare il brodo
aggiungere il seitan (intero) , farlo rosolare per 5 minuti sfumandolo con il vino bianco
aggiungere a mano a mano dell'altro brodo vegetale e far cuocere il tutto per altri 10/15 minuti
accompagnare il brasato di seitan con patate al forno, polenta o verdure di stagione

DOLCE - Tronchetto di Natale

Ingredienti per il pan di spagna:
100 grammi di farina "0"
30 grammi di olio di girasole
80 grammi di zucchero di canna chiaro
1/2 bustina di lievito
100 grammi di latte di soia
1/2 cucchiano di vaniglia in polvere

Ingredienti per la mousse:
200 grammi di panna vegetale da montare
2 cucchiai di cacao in polvere
50 grammi di crema di nocciola
2 cucchiai di zucchero a velo
200 grammi di cioccolato fondente tritato
70 grammi di bagna al Rum

Ingredienti per la bagna al Rum: 
70 grammi di acqua
40 grammi di zucchero
2 cucchiai di Rum

Procedimento: 
preparare il pan di Spagna: in una ciotola setacciare la farina e il lievito, aggiungere lo zucchero e, un poco alla volta, il latte di soia, la vaniglia e l'olio fino ad ottenere una crema omogenea
foderare con la carta forno una teglia rettangolare (20x30 cm) e distribuire il composto livellandolo
cuocere in forno per circa 15 minuti a 160°
togliere il pan di Spagna dal forno e coprirlo con un altro foglio di carta forno, arrotolandolo su se stesso e tenendolo in forma per 10 minuti, finché non si raffredda.

passare alla preparazione della bagna al Rum: portare l'acqua ad ebollizione, spegnere il fuoco e aggiungere lo zucchero e il Rum
lasciar raffreddare

preparare la mousse montando la panna con lo zucchero a velo e il cacao. 
In una ciotola versare la crema di nocciole e unire la panna precedentemente montata e 50 grammi di cioccolato tritato

srotolare il pan di spagna e bagnarlo con la bagna al Rum
distribuire 3/4 della mousse su tutta la superficie del pan di Spagna e arrotolarlo nuovamente su se stesso

ricoprire il tronchetto con la rimanente mousse e con i restanti 150 grammi dl cioccolato tritato.