lunedì 21 dicembre 2015

Morire dentro lavorando...per sport

Butteri con vacche maremmane negli anni 50
foto: 
Wikipedia


"World Association for Working Equitation" è un'associazione che promuove la competizione sportiva tra stili tradizionali di monta da lavoro usato in diversi paesi.

Messaggero Veneto, 20 dicembre 2015


Il cerchio si chiude.

Dal cavallo domato con metodi coercitivi e spesso brutali per fini principalmente agricoli o comunque di utilità antropocentrica, all'equitazione sportiva, passatempo per ricchi e potenti annoiati, con addestramenti via via sempre più "dolci" nella forma ma ancora più brutali nel condizionamento psicologico.

Nella Working Equitation è il peggio dei due mondi che si unisce: un addestramento sottile (per dormire bene di notte, certo!) ma un condizionamento che riduce il cavallo ad una caricatura impotente e che richiede allo stesso tempo performance di precisione, ma finimenti e monte che per qualche insano desiderio dell'uomo, devono richiamare quelle dei "nostri antenati" che lavoravano la terra o dominavano il bestiame.


Tori con mandriano in Camargue
foto: Wikipedia


Tutto questo castello costruito sullo sfruttamento, lascia uno strascico di domande: in primo luogo, cosa vogliono i cavalli?
Inoltre, perché far pagare loro il prezzo delle psicosi identitarie dell'uomo?

Andrea Gaspardo per AFVG 

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