La statua di Balto in Central Park (New York)
immagine-fonte wikipedia
Nel Central Park di New York vi è la statua dedicata al cane Balto, capo muta della slitta che trasportò l’antitossina tifoide da Nemana per 900 chilometri sopra il suolo ghiacciato, oltre corsi d’acqua traditori, attraverso tormente artiche, sino a Nome, nell’Alaska colpita dal flagello del tifo nell’inverno del 1925. La statua è dedicata alla resistenza, alla fedeltà, allo spirito indomabile dei cani da slitta. Anche nella maggiore stazione ferroviaria di Tokio c’è un grazioso monumento ad un cane che attese invano in quella stazione il ritorno del suo padrone fino alla fine dei suoi giorni.
E NOI, PAESE OCCIDENTALE
CON IL PIU’ ALTO NUMERO DI VEGETARIANI E ANIMALISTI?
PROPOSTA PER REALIZZARE A ROMA UN
MONUMENTO AGLI ANIMALI VITTIME DELL'UOMO
Considerato che gli animali, specialmente quelli d’affezione domestici hanno dato un contributo determinante all’uomo nel corso del suo cammino evolutivo, condividendo fatiche e sofferenze nel duro lavoro dei campi, restando spesso uccisi nella battaglie per la libertà del nostro paese durante i conflitti armati, patendo insieme all’uomo la fame, le ferite, salvando da morte sicura molte persone in innumerevoli circostanze con il trasporto, specialmente in località montane ed inaccessibili, di medicinali e viveri, sfamando gli esseri umani con il loro latte, coprendoli con la loro lana e difendendo la sua proprietà ed il suo gregge. Più di 100.000 cani sono stati impiegati dagli eserciti USA durante il 1900. Si calcola che durante la sola prima guerra mondiale siano morti 8.000.000 di cavalli e innumerevoli muli e asini.
Considerato il grande valore del loro silenzioso sacrificio a vantaggio dell’essere umano, considerata la loro, spesso, abnegazione e la loro fraterna affezione; considerato che l’animale al pari dell’uomo è in grado di soffrire, di nutrire sentimenti e quindi di avere diritto ad una giusta considerazione, si lancia il progetto per realizzare una scultura/monumento (che evidenzi la vita spezzata degli animali, il loro muto dolore, la loro bellezza profanata) da collocare, possibilmente nei pressi di un luogo simbolo di sfruttamento e sofferenza, come il mattatoio, per commemorare tutti gli animali barbaramente e sistematicamente sfruttati e uccisi dall’uomo.
Per quest’opera è necessario avere non solo la disponibilità di un artista
ma il supporto economico di quanti intendono aderire a questa iniziativa.
CHI FOSSE DISPONIBILE AD ADERIRE
E’ INVITATO A FORNIRE IL SUO NOMINATIVO
Associazione Vegetariana Animalista
Associazione di Volontariato Onlus affiliata all’EVU
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 – 3339633050
c.c.p.n. 58343153; c.f.n. 97365030580
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