venerdì 4 ottobre 2013

Comunicato stampa - la nostra replica su Blancanieves



Immagine: versione rivisitata della locandina di Blancanieves
 realizzata da un attivista per la protesta in occasione della presentazione del film a Madrid. Fonte: http://on.fb.me/GDmIsH


COMUNICATO STAMPA


Pordenone, 04 ottobre 2013

Desideriamo replicare alle recenti dichiarazioni degli organizzatori delle Giornate del Cinema Muto in merito alla proiezione di Blancanieves, pellicola del 2012 che sabato 5 ottobre aprirà la 32° edizione della rassegna.  
Lo facciamo invitandoli alla visione del video “Blancanieves, lo oculto”, disponibile su Youtube al seguente link
Si tratta di un documento montato con le immagini rubate nell'arena di Aranjuez (Spagna) durante le riprese di Blancanieves. 
In esso è possibile vedere un toro che entra nell'arena recando sul dorso l'arpón de divisa (un nastro con i colori dell'allevamento, come da tradizione, fissato a un arpioncino che gli è stato appena conficcato nel garrese). 
E' altresì possibile vedere un toro infilzato con le banderillas e pesantemente schernito dal banderillero; un altro toro visibilmente esausto e sanguinante, uno a cui è strappata la banderilla con il conseguente danno che questa pratica comporta per l'animale (essa, lo ribadiamo, è una sorta di arpione conficcato nella carne). In ultimo si vede un toro che viene sottoposto a una brutale punizione da parte del picador. 
La produzione del film Blancanieves ha, in più occasioni, negato qualsivoglia forma di maltrattamento nei confronti degli animali impiegati nelle riprese; le immagini girate nell'arena provano invece il contrario e sono, a nostro avviso, più eloquenti di ogni parola; 
forse sarebbe il caso di riflettere per un attimo sul significato del termine maltrattamento e sul significato del concetto di rispetto, quest'ultimo di certo non contemplato dagli autori della pellicola.
Assistiamo ad un copione già visto in altre circostanze e in altri settori che sfruttano animali: è il caso dei circhi (è noto come i circensi da sempre si spendano in parole di affetto e compassione nei riguardi di esseri che loro stessi schiavizzano quotidianamente), delle fiere degli uccelli, dei palii e di tutte le piccole e grandi, tragiche realtà di una società che relega gli animali non umani a un ruolo di semplici comparse, senza diritti né voce. 
Il voler offrire un'immagine di tutela nei confronti dei tori attraverso la presenza di personale veterinario durante le riprese non può di certo conferire alcun valore aggiunto né rappresentare un'attenuante; la presenza di medici veterinari, desideriamo ricordarlo, è prevista per legge anche nei mattatoi, macabri luoghi di morte ove esseri senzienti sono accompagnati al patibolo.
Invitiamo gli organizzatori del Festival a riflettere circa l'opportunità di proiettare una pellicola del genere, che promuove una pratica crudele e anacronistica-la tauromachia- veicolando un messaggio di spregio e indifferenza per la vita e la dignità degli animali.
Cogliamo anche l'occasione per rivolgerci al cineasta spagnolo autore del film in questione, che sarà presente alla serata inaugurale in programma sabato 5 ottobre, chiedendogli di chiarire ufficialmente la propria posizione sulla corrida.  


altri articoli:

-Blancanieves alle Giornate del Cinema Muto: apologia della corrida

-Blancanieves e l'esaltazione della tauromachia: protesta via mail e volantinaggio a Pordenone


Nessun commento:

Posta un commento