È questo il titolo dell'ultimo libro di Leonardo Caffo, edito da Sonda e in uscita dall'8 maggio 2013.
Il saggio di un giovane filosofo che guida il lettore a ragionare sull’ingiustizia con cui
trattiamo e consideriamo gli altri animali.
Perché il solo nascere di un’altra specie deve significare la condanna a morte o lo sfruttamento?
Ogni giorno, esclusivamente a scopo alimentare uccidiamo milioni di animali di grossa taglia, che diventano 50 miliardi in un anno.
Gli animali vengono mangiati, indossati, usati per la ricerca scientifica o, se fortunati, messi dietro le sbarre di uno zoo oppure esposti alla berlina in un circo.
Chi ignora tutto questo forse è felice e inconsapevole: vive pensando che i peggiori
dei mali siano oggi superati e che, nonostante tutto, la nostra vita sia una vita innanzitutto morale.
Per capire cosa ne è, oggi, di tutto questo dolore bisogna scrivere non da animalisti, ma da
animali.
La domanda che guida questo saggio diventa dunque: che cosa penserebbe un maiale se avesse avuto
la possibilità di indicarci la strada per quella rivoluzione che è la sua liberazione - ovvero la liberazione animale?
Una confutazione appassionata e rigorosa di tutte le visioni che relativizzano la sofferenza
degli animali, con uno sguardo sempre attento alla società (dai cani liberati di Green Hill in
Italia, a quelli sterminati in Ucraina, al nascente partito «animalista») e alle sue contraddizioni.
Una riflessione per ridefinire gli obiettivi del movimento di liberazione animale attraverso la
definizione e la pratica dell’«antispecismo debole» - una nuova teoria, per un nuovo mondo.
Leonardo Caffo è nato a Catania nel 1988. Filosofo e attivista, su temi antispecisti.
Lavora attualmente presso l’Università degli Studi di Torino dove è membro
del LabOnt: laboratorio di ontologia.
È Associate Fellow dell’Oxford Centre for Animal Ethics e collabora - tra le altre cose - alle
del LabOnt: laboratorio di ontologia.
È Associate Fellow dell’Oxford Centre for Animal Ethics e collabora - tra le altre cose - alle
pagine culturali del settimanale «Gli Altri: la sinistra quotidiana» e di «Lettera Internazionale», oltre a essere redattore per la «Rivista d’Estetica»
e direttore di «Animal Studies: Rivista Italiana di Antispecismo»
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