lunedì 19 agosto 2013

Lettera aperta al Direttore de Il Gazzettino



Gentile Direttore de “Il Gazzettino”,
le associazioni Animalisti FVG e LAV Onlus si rammaricano nel segnalare quanto apparso oggi sulla pagina web del Suo quotidiano e sulla pagina Facebook de “Il Gazzettino”, in cui  il ritratto di una nostra attivista, della quale si vedeva solo il busto, era accompagnato dalla didascalia un’attivista in topless. La stessa descrizione viene riportata (e sottolineata, per aumentarne l’effetto) nel testo dell’articolo. L’attivista, invece, indossava un vestito senza spalline, come  dimostrano altre foto inoltratevi ripetutamente via Facebook.

Lo stesso articolo è stato condiviso in numerose bacheche, dando il via a commenti diffamanti, di stampo sessista e lesivi dell’immagine dell’attivista, che hanno umiliato e offeso sia lei che la serietà degli intenti della manifestazione, senza che da parte vostra vi sia stata alcuna moderazione.
Di per contro, alcuni commenti mandati al vostro sito, sono stati ignorati e non pubblicati preferendo ancora una volta quelli spiccatamente allusivi.


Riteniamo inoltre grave che nonostante ciò, al momento in cui scriviamo, la situazione permanga identica.

Ci teniamo a precisare che le stesse offese, gli epiteti maschilisti ed altre minacce ci sono state rivolte durante la manifestazione di domenica a Sacile: oltre agli scontati doppi sensi sul termine uccello, alcuni, forti della codardia che la piazza offre, ci hanno rivolto esplicite minacce di morte.
Come ogni anno, c’è chi approfitta dell’anonimato per dare sfogo ai più marci istinti umani.


Questo non può essere considerato “contestare pacificamente” come è stato riportato nell’articolo da voi pubblicato oggi. Siamo fortemente delusi per il taglio sensazionalistico cercato con il presunto Topless, e per l’informazione scarsamente aderente ai fatti, la quale riportava un numero di attivisti che era meno della metà del reale.

Tutti i membri del movimento animalista oggi sono profondamente scossi per quanto accaduto e per la superficialità e leggerezza con cui la questione è stata trattata dalla vostra redazione e vogliono esprimere la loro solidarietà all’attivista per ribadire il proprio dissenso verso ogni forma di discriminazione, sia che derivi dallo sfruttamento degli animali, sia che derivi da atteggiamenti xenofobi e sessisti.
Questa è una lettera aperta al Suo giornale, e verrà diffusa in rete già da questa sera, pertanto le chiediamo cortesemente che qualora il testo venga pubblicato, lo sia nella versione integrale.

Distinti saluti,
Guido Iemmi, Francesca Bomben, Andrea Gaspardo – LAV Onlus
Daniela Galeota, Massimo Lo Scavo, Alessandra Cusinato – Animalisti FVG


giovedì 15 agosto 2013

Sagra dei osei, Pro Sacile e polemiche: facciamo un pò di chiarezza



Le recenti dichiarazioni della Pro Sacile a margine degli esiti della riunione sulla sicurezza svoltasi con i rappresentanti delle forze dell'ordine impongono alcune riflessioni e una serie di dovute precisazioni.

Lav, Lac e Animalisti FVG non comprendo tanta agitazione da parte della Sig.ra Busetto: le stesse associazioni hanno rispettato senza alcuna pretesa le indicazioni della Questura che, per motivi di ordine pubblico e non certo in virtù di alcuna accondiscendenza, indica la loggia municipale quale luogo idoneo allo svolgimento della manifestazione di protesta; la Pro Sacile, in una prospettiva di pacifica manifestazione, dovrebbe fare altrettanto.

Abbiamo motivo di ritenere che vi sia, da parte della macchina organizzativa della sagra, la necessità di mantenere a tutti i costi un profilo ufficiale di apertura e "tolleranza": una facciata che, nei fatti, sta di anno in anno
mostrando crepe e lasciando intravedere un sempre più incalzante desiderio di mettere il bavaglio alla protesta, allontanando i manifestanti per confinarli fuori città, in aree ove non possano turbare l'immagine della "festa della natura".   

L'utilizzo della loggia, concesso dalla questura per ragioni di sicurezza e mai preteso dagli animalisti, è indubbiamente mal digerito dalla Pro Sacile, che vuole farlo passare come propria benevola decisione;
la Presidente Busetto, come riportato dalla stampa, dichiara "Abbiamo dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che non escludiamo nessuno, così come rispettiamo le idee di tutti. Stessa cosa vorremmo facessero anche gli altri".
Una strana e alquanto personale interpretazione della Costituzione Italiana: ricordiamo alla Signora Busetto che è proprio l'esercizio di un sacrosanto diritto costituzionale ( Art. 21 "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.") che ci legittima a manifestare a Sacile. Non si tratta di un regalo o di una magnanima concessione e riteniamo, in virtù di questo, di non dover ringraziare nessuno.

Con la serenità e con la consapevolezza della bontà delle nostre argomentazioni manifesteremo come ogni anno in una città che- nella sua interezza- sarà area espositiva della sagra: questo (e non la nostra protesta) rappresenta la vera anomalia. 
Un'intera città "sequestrata" per due giorni da una fiera di animali e accessibile (anche per i suoi stessi abitanti) solo attraverso varchi d'ingresso a pagamento.
Forse sarebbe il momento di avviare un'onesta riflessione su questo non trascurabile aspetto e su chi stia realmente blindando e "prendendo in ostaggio" la città di Sacile, limitando basilari libertà individuali (quali la libera circolazione di abitanti e visitatori) oltre che tarpando (da 740 anni) la libertà di migliaia di animali.
LAV, AFVG e LAC rivolgeranno interpellanza alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, nel tramite dell'On. Eurodeputato Andrea Zanoni, su questa limitazione delle libertà individuali.

Ricordiamo infine alla Pro Sacile che negli ultimi anni ad essere aggrediti da passanti ed espositari sono stati gli animalisti e non il contrario.
Per quanto ci riguarda, come ogni anno la protesta sarà assolutamente pacifica. Già lo scorso 27 luglio abbiamo manifestato pacificamente in piazza  e dedicato la giornata al volo libero anche con un interessantissimo convegno sulle attività di contrasto al bracconaggio nazionale ed internazionale, facendoci promotori non solo dell'etica animalista ma anche della legalità.

Animalisti FVG
Lega Anti Vivisezione ONLUS
LAC Lega Abolizione Caccia

domenica 11 agosto 2013

Un silenzio che pesa 740 anni



COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO


LAV Lega Anti Vivisezione ONLUS
LAC Lega Abolizione Caccia
Animalisti FVG

Un silenzio che pesa 740 anni
Volano i condor sulle trattative Comune/Animalisti

Una settimana alla Sagra dei Osei.
C'è chi inizia ad impilare le gabbiette per calcolare quante ne possono stare nel portabagagli della macchina.
Prove di canto, prove di chioccolo, prove di “quanti-canarini-posso-stipare-in-questa-gabbia”.
Una settimana per prepararsi a schierare la merce in piazza, merce pronta a cantare e mostrare le piume al migliore offerente.
Migliaia di uccellini, tartarughe, pesciolini esotici e qualsiasi altra cosa si muova.
Si chiama Tradizione, un concetto astratto che deve suonare vuoto alle orecchie degli animali che ne devono sopportare le amare conseguenze.
L'ombra lunga delle polemiche tra animalisti ed organizzazione, quest'anno ha oscurato la Sagra con largo anticipo. E non a caso.
Il 27 Luglio Animalisti FVG, LAC Lega Abolizione Caccia e LAV Lega Anti Vivisezione ONLUS, hanno organizzato una giornata di informazione per cercare di sollecitare le istituzioni al dialogo, e per concretizzare la protesta con fatti e documenti.
Le testimonianze portate dall'Europarlamentare Andrea Zanoni, da Andrea Rutigliano, attivista del CABS (Committee Against Bird Slaughter) e Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’osservatorio Zoomafie LAV, hanno ben illustrato quanto sia incredibilmente difficile controllare (e quanto possano estendersi in tutta l'Europa e oltre) i traffici illeciti del bracconaggio.
Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa, durante la quale le buone intenzioni si sono sprecate con rassicuranti strette di mano e dichiarazioni di apertura alle “trattative”.
Nel giro di due settimane le porte, che sembravano spalancate, si sono chiuse a doppia mandata dopo le dichiarazioni del Vicesindaco Salvador – che pure era presente in piazza – e del Sindaco Ceraolo per i quali l'autonomia della Pro Sacile andrebbe addirittura aumentata e la Sagra rafforzata.
“La cosa disarmante – dichiara Guido Iemmi, LAV Onlus – è che in queste dichiarazioni si parli di tutto tranne che di benessere e diritti degli animali, punto che fino a prova contraria
è il fulcro di tutta la discussione.
È la questione del benessere e dei diritti animali a sollevare domande che di anno in anno abbiamo riproposto e che sono sempre rimaste senza risposta”.
Queste due settimane sarebbero dovute servire a creare un inizio di confronto.
Due settimane che sono andate sprecate, durante le quali i commenti sui Social Network sono serviti solo a radicalizzare le posizioni per lasciare spazio a quell'atteggiamento di “speriamo non accada nulla”. Le posizioni di molti Sacilesi DOC hanno piroettato tra “le nostre tradizioni non si toccano”, “i panni sporchi ce li laviamo in casa nostra” e “in effetti la sagra andrebbe rinnovata, gli animali soffrono”.
“Si invoca un rinnovamento – continua Iemmi – basta che non si tocchino le fondamenta, altrimenti il palazzo della Tradizione crolla miseramente.
E le fondamenta sono quei sottili tubi di acciaio intrecciati a formare quella che, da ogni parte la si guardi, rimane una prigione, e si chiama 'gabbia'.”
”Le istituzioni – continua – si aspettano che in qualche modo l'organizzazione della 
Sagra sia in grado di auto-regolamentarsi senza la sgradita intromissione degli Animalisti, ma si trascura un dato che pesa come un macigno: senza le proteste degli animalisti, la Sagra sarebbe esattamente com'era trenta anni fa, ovvero... ancora peggio di oggi.
È ovvio che la triste prospettiva che abbiamo davanti, sono altri 740 anni di discussioni su quanto grande debba essere una gabbia, che poi è come discutere su quanto debba essere comodo il cuscino della sedia elettrica.
E noi speriamo sinceramente che tra 740 anni, nel 2752 certe questioni siano state superate da un po' di secoli e vengano viste come una sorta di preistoria della ragione.”
“Gli animali non possono più aspettare l'edizione 741 – dichiara Daniela Galeota di Animalisti FVG – di fronte al muro di silenzio alzato dalle istituzioni, le Associazioni animaliste rilanciano l'azione di protesta il 18 Agosto.
Visto che quello che c'era da dire è stato detto (ed è rimasto inascoltato), questa sarà una protesta silenziosa ma non certo muta come molti vorrebbero:
l'impatto visivo di qualcosa che sarà impossibile fingere di ignorare, ricorderà anche quest'anno a visitatori, espositori e promotori, che dentro a quelle prigioni c'è un qualcosa che il Trattato di Lisbona del 2007, ratificato dal Governo Italiano il 2 agosto 2008, definisce un essere senziente.”

LAV Lega Anti Vivisezione ONLUS
LAC Lega Abolizione Caccia
Animalisti FVG