domenica 29 luglio 2012

MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE A UDINE - 29 SETTEMBRE 2012




Animalisti FVG aderisce alla MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE promossa da NO HARLAN - GROUP UDINE
NO HARLAN – GROUP UDINE è una realtà costituita da volontari appartenenti ad alcune associazioni animaliste del territorio friulano: LAV, OIPA, ANIMALISTI ITALIANI, ENPA (sede di Cervignano), IMPERATRICE NUDA (Tolmezzo), ANIMALISTI FVG.

L’obiettivo prioritario del gruppo è quello di condurre una serie di azioni d’informazione e 
protesta riguardanti la sede di Harlan, situata ad Azzida (Comune di S. Pietro al Natisone), in provincia di Udine. (una delle tre sedi presenti in Italia).

Il gruppo si propone di diventare punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, 
nella prospettiva della costituzione di una rete integrata di centri di protesta territoriali nei quattro continenti dove la Harlan, multinazionale della vivisezione, è presente.

Questa impostazione di ampio respiro è anche la cifra della manifestazione internazionale
 
“NO HARLAN! NO VIVISECTION!” che avrà luogo a Udine sabato 29 settembre 2012 .

Il gruppo si propone di concentrare nella città di Udine centinaia di manifestanti e di
cittadini sensibili alla questione in oggetto, provenienti anche da Austria, Slovenia e
Croazia.

La battaglia per chiedere la chiusura di Harlan Laboratories e la fine della vivisezione partirà con un grande corteo per le strade di Udine, il 29 settembre 2012.

Il programma dettagliato della manifestazione:

ORE 14:00  Ritrovo manifestanti in piazza Primo Maggio

ORE 15:00  Partenza del corteo e giro per il centro di Udine

ORE 16:30  Arrivo del corteo in piazza della Libertà e conferenza presso la Loggia del Lionello, adiacente a Piazza della Libertà:
“Harlan, multinazionale della vivisezione: le ragioni del NO” con Massimo Tettamanti, chimico ambientale e criminologo forense, coordinatore per l’Europa dell’International Center for Alternatives in Research and Education, responsabile nazionale riabilitazione animali da laboratorio.

ORE 18:30   Concerto nel piazzale del castello con: Mig 29 Over Disneyland, Uneven, PNG, Borderline, Skyline

Durante la manifestazione saranno presenti tavoli informativi e saranno raccolte le firme per riportare la direttiva 2010/63/UE (approvata nel settembre 2010) in discussione al Parlamento Europeo.

PER INFO E CONTATTI:  
noharlangroupudine@gmail.com




giovedì 26 luglio 2012

PRESIDIO CONTRO LA SAGRA DEI OSEI DI SACILE




Anche quest'anno si svolgerà il presidio contro la Sagra dei Osei di Sacile (PN)

Questa sagra è la più antica del suo genere ed una delle più vecchie feste popolari in Europa, ed è giunta alla 739° edizione.


Una "festa" che sfrutta da centinaia di anni gli animali, senza riguardo alcuno per le esigenze etologiche di nessuna delle specie di uccelli esposti, no

nostante i sostenitori di questo evento ritengano che rinchiudere in gabbia per l'intera esistenza questi animali meravigliosi non procuri loro alcun danno o trauma.

L'associazione Animalisti FVG sarà anche quest'anno all'interno della sagra per dimostrare, in modo pacifico ma fermo e deciso, il proprio sdegno per l'intera esposizione.

Per maggiori informazioni sulla sagra, potete visitare il sito di controinformazione www.nosagraosei.org

Nel sito troverete tutto il materiale necessario per comprendere l'importanza di questa manifestazione di protesta.

Potete anche visionare le immagini, i video e i reportage delle edizioni precedenti.

Nel 2011 gli attivisti a manifestare a Sacile erano quasi un centinaio; quest'anno, per l'edizione 2012, ci auguriamo che il sostegno sia ancora maggiore e sempre più convinto della necessità di contrastare questa tradizionale festa del sopruso perché, fra le altre cose, è fortemente legata al mondo della caccia.


DOMENICA 19 AGOSTO, DALLE 08.30 ALLE 12.30

PIAZZA DEL POPOLO A SACILE (PN)


MODALITÀ: Sarà un presidio pacifico: nelle scorse edizioni ci sono state provocazioni e minacce da parte degli espositori/allevatori nei confronti degli attivisti. Invitiamo tutti a non rispondere in alcun modo alle provocazioni e a manifestare pacificamente.

QUESTIONE INGRESSO-IMPORTANTE: Manifesteremo proprio dove la nostra presenza è meno gradita: nel cuore pulsante della sagra, Piazza del Popolo.

Chi conosce la sagra dei osei sa che essa coinvolge l'intera città di Sacile, e per accedervi (quindi entrare in Sacile), è necessario pagare un biglietto d'ingresso (5 euro) che può essere considerato da alcuni una forma di finanziamento della manifestazione. Tuttavia questa scelta (entrare in Sacile per manifestare nel cuore della sagra) è maturata dopo aver attentamente valutato tutte le possibili varianti per un presidio efficace.

Ed è una scelta che ha sempre pagato, contribuendo alla riuscita dei presìdi degli scorsi anni.

Per quanto si voglia analizzare la cosa il risultato è sempre lo stesso: non ci sono valide alternative. La città viene praticamente “sigillata”; i varchi (6 o 7) sono dislocati in vari punti della città, pertanto presidiare all'esterno della sagra (quindi all'esterno della città) o ad uno dei varchi sarebbe inefficace innanzitutto per il fatto che, fin dall'alba, gran parte del pubblico si trova già all'interno, e poi perché presidiare un varco solo significherebbe intercettare pochissima gente.

Solo stando tutti uniti e presidiando in Piazza del Popolo possiamo avere visibilità e manifestare in maniera incisiva il nostro dissenso.

INFO SUL PRESIDIO DELLO SCORSO ANNO: A questa pagina il resoconto, completo di video, sull'edizione dello scorso anno
Naturalmente quest'anno ci auguriamo di essere molti, molti di più.

METEO: Le edizioni degli ultimi anni sono state caratterizzate da temperature molto elevate, con sole a picco sulla piazza. Vi consigliamo, in caso di temperature elevate, di premunirvi di bottigliette d'acqua. Ma non possiamo sapere il 19 Agosto che tempo ci sarà, per cui vi invitiamo ad informarvi sulle condizioni meteorologiche di Sacile il giorno precedente la manifestazione. Due link che vi possono essere utili sono :

http://www.ilmeteo.it/meteo/Sacile
http://www.sacilemeteo.it/

"PELOSI" AL SEGUITO: Vi invitiamo a non partecipare al presidio con il vostro amico a quattro zampe, per i seguenti motivi: se è una giornata calda come gli scorsi anni sconsigliamo la presenza di cani, che oltretutto sarebbero stressati dalla folla presente in piazza. Il regolamento della polizia municipale di Sacile prevede, per i cani, museruola oltre che guinzaglio, oltre che multe salate per eventuali deiezioni in centro. Scommettiamo che questo regolamento sarà applicato alla lettera in piazza del popolo il 19 agosto?


FACEBOOK: Per quanti di voi avessero un account Facebook, questa è la pagina dell'evento “Manifestazione contro la Sagra dei Osei di Sacile (PN)” Vi invitiamo a visitarla e a dare la vostra adesione cliccando su “parteciperò” se siete interessati a unirvi al presidio. Potrete inoltre, sempre attraverso la pagina dell'evento, prendere accordi con gli altri partecipanti e chiedere informazioni in tempo reale.

COME ARRIVARE: tutte le info sul luogo del presidio e su come arrivare le trovate a questa pagina

DOVE ALLOGGIARE: per quanti, arrivando da lontano, preferiscono fermarsi a dormire in zona, possiamo segnalarvi questo bed & breakfast con possibilità di colazione vegana: http://www.cameradoppia.it/
Grazie alla gentilezza e alla disponibilità di Giusy, che gestisce il Bed & breakfast, chi ha bisogno di dormire la notte del 18 agosto perché viene da lontano, avrà lo sconto del 50% sul pernottamento, la colazione vegana è inclusa, se senza auto passaggio alla stazione dei treni per raggiungere Sacile in pochi minuti. 




sabato 21 luglio 2012

CIRCHI CON ANIMALI: UNA RIFLESSIONE



La Legge 18 marzo 1968 n. 337 (Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante) con l’art. 1 sancisce che “Lo stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore”.
In virtù di questa legge i Comuni sono tenuti a fornire un’area per l’attendamento, e si creano le condizioni che hanno permesso in più occasioni ai circensi di impugnare le Ordinanze o i Regolamenti comunali che vietano il circo con animali.

Alcuni comuni virtuosi, come Alessandria, hanno cercato, con validi risultati, di porre delle limitazioni ai circhi con animali; tuttavia non sempre si riesce, come nel caso di Alessandria, ad impedirne l'attendamento.
A rendere le cose ancora più difficili si è aggiunta la recente sentenza del Tar dell’Emilia Romagna, che ha decretato l’annullamento dell’ordinanza del Comune di Ferrara (P.G. n.114819 del 24.12.2010) nella parte in cui si ordinava il divieto di attendamento nel territorio comunale.
Altri Sindaci, poi, scelgono di ignorare la questione e permettono lo svolgimento degli spettacoli circensi con sfruttamento di animali nel loro territorio.
Una Regione è intervenuta cercando di legiferare in merito (stiamo parlando dell’Emilia Romagna) ma con esiti ancora incerti visto che, come sempre, si pone di traverso la legge Nazionale.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con Decreto del 18/05/12, ha stanziato 
per l’anno 2012 ben 6.336.545,60 euro da destinare attività circensi.
E, come se non bastasse, anche quest’anno i canali Rai ci ripropongono in prime time, dal 3 luglio al 4 settembre, lo spettacolo circense come legittimo intrattenimento per famiglie.

Fintanto che la legge del 18 marzo 1968 n. 337 non verrà abrogata, qualsiasi iniziativa sarà solo una 
una freccia spuntata al nostro arco, una goccia nell'oceano dello sfruttamento animale. Le speranze in una svolta sono poche, non intravediamo segnali di una vera volontà politica per un cambiamento. E anche l’opzione del voto popolare, dopo il tristissimo quanto disonorevole epilogo del referendum sulla caccia in Piemonte, ci pare oggi come oggi uno strumento pressoché inservibile.

Ma se la politica, dal Parlamento alle Regioni e per finire ai Comuni, si fa garante dello status quo contribuendo ogni anno al finanziamento di una lobby (quella dei circensi) che si ostina a sfruttare animali, e se gli organi di servizio pubblico trasmettono le tristi immagini di animali resi meri oggetti di un divertimento crudele, come possiamo aspettarci che l'opinione pubblica prenda le distanze da ciò che viene rappresentato come una forma d'arte e legittimato dalle istituzioni e dai media?

Dai cruenti spettacoli dei gladiatori, fino alla ghigliottina della rivoluzione Francese, la crudeltà come spettacolo pubblico ha sempre attirato le folle.

I media e i giornali (altro doloroso capitolo, da non sottovalutare) si limitano, nel migliore dei casi, a riportare che il tale gruppo di animalisti ha protestato davanti al circo di turno, senza dare vero spazio alle ragioni della loro indignazione né assumere un coraggioso ruolo di denuncia della
 schiavitù cui sono sottoposti, quotidianamente e per tutta la loro vita, gli animali.

Manca altresì una vera mobilitazione nazionale contro questa vergogna, cosa che invece  e fortunatamente accade per altre tematiche legate alla questione animale; per la sperimentazione animale, l'industria della pelliccia o per la recente strage di cani in occasione degli Europei di calcio, abbiamo grandi movimenti di opinione e mobilitazioni nazionali, cosa del tutto assente se parliamo di circhi con animali.

A livello locale, gli attivisti si trovano quasi sempre in poche decine davanti ai cancelli dei circhi, presi come sono alla sprovvista, con i loro cartelli, ad urlare slogan contro l’uso di animali in questi spettacoli; i circhi, come è noto, attendano con pochi giorni di preavviso e, dopo poco, scompaiono con la velocità con cui sono arrivati, rendendo qualsiasi iniziativa di scarso impatto.

Per questi motivi riteniamo che i presìdi, per quanto importanti e doverosi, non bastano: se si vuole porre davvero la parola fine al circo con animali, è necessario un diverso approccio alla questione, che porti ad una visione strategica a livello nazionale.










giovedì 19 luglio 2012

COMUNICATO STAMPA - gatti abbandonati e trappole per animali a Pordenone

una delle trappole per animali rinvenute a Pordenone

Pordenone è realmente una città amica degli animali?

Questo è l'interrogativo che ci poniamo, alla luce dei recenti fatti di cronaca, tra i quali il ritrovamento di cuccioli di gatto nei cassonetti, azioni di bracconaggio artigianali e sparizioni misteriose.

Apprendiamo con sgomento un fatto preoccupante ed inquietante accaduto nei giorni scorsi in città, il rinvenimento di vere e proprie trappole costruite artigianalmente con un filo di ferro, tali da arrecare dolore e danno tangibile all'animale, causandone anche la morte.

Le trappole sono state trovate tra via Cappuccini, via Candiani, via dello Stadio e Largo Cervignano.

A completamento di questo poco edificante quadro citiamo i già noti casi di ritrovamento di numerosi bocconi avvelenati contenenti psicofarmaci e lumachicida, e di polpette al cui interno sono state rinvenute schegge di vetro.

Con una panoramica come questa abbiamo davvero motivo di affermare che ci sia poco di cui rallegrarsi e di cui complimentarsi.

I quattro cuccioli di gatto, trovati giorni fa nel cassonetto di via Interna, sono stati strappati alla morte da una persona che si sta amorevolmente prendendo cura di loro; ma quanti sono gli altri, meno fortunati, di cui non sapremo mai nulla?

Centinaia sono i gatti abbandonati ogni anno (in particolar modo nel periodo estivo) nella città di Pordenone: molti di essi possono contare solo sul senso civico e sull'impegno dei pochi privati cittadini e referenti delle colonie feline che dedicano, anche in forma anonima, il loro tempo e le loro risorse nella cura di questi sfortunati animali.

Ci chiediamo però quanti possano farsi personalmente carico di gestire una cucciolata di gattini neonati bisognosi di cure attente e continuative, che comportano un impegno costante sia a livello di tempo che da un punto di vista economico.

Quanto, in questi casi, sono realmente vicine le istituzioni a queste persone e, in primis, agli animali?

Il lavoro svolto da parte dell'Amministrazione Comunale relativamente alla gestione del randagismo canino è, ci preme ricordarlo, frutto del recepimento di norme nazionali, ovvero la legge 281/91. Per quanto riguarda invece la questione del randagismo felino la nostra sensazione è che non sia fatto abbastanza, e i fatti sono qui a dimostrarlo.

Questa serie di gravi episodi accaduti in città ci da un'idea dell'inciviltà e della generale mancanza di sensibilità sia nei confronti del gatto come animale libero che nei riguardi delle persone che lo accudiscono.

In questi giorni possiamo vedere a Pordenone una bella campagna promozionale di Estate in Città, con libretti informativi distribuiti in tutti i locali; ci pare che una parte, anche piccola, delle risorse ivi impiegate sarebbe potuta essere destinata a una campagna di informazione, prevenzione ed educazione della cittadinanza nei riguardi della questione felina. Si può fare, e si può certamente fare di più.

lunedì 16 luglio 2012

LA VOSTRA FOTO PER DIRE "NO" ALLA SAGRA DEI OSEI DI SACILE





Un'iniziativa per dare un segnale forte, le vostre fotografie come testimonianza contro la Sagra dei osei di Sacile e le fiere ornitologico venatorie: è questa la nuova campagna "Anche io dico no", lanciata in questi giorni attraverso il sito di controinformazione www.nosagraosei.org

Aderisci anche tu stampando l'immagine della campagna che potrai scaricare qui e mandaci la tua foto, che sarà pubblicata sul sito, alla pagina "anche io dico no"

La mail a cui inviare la tua fotografia è animalistifvg@gmail.com




mercoledì 11 luglio 2012

COLONIE FELINE: VITA DURA PER GATTI E REFERENTI DI COLONIA


"I gatti liberi che vivono nel territorio comunale appartengono al Patrimonio Indisponibile dello Stato. "

Questa frase la si può trovare in diversi regolamenti per la tutela degli animali, da Seregno, a Bastia, a Cascina. Il gatto di colonia è tutelato dalla legge 281/91 che sancisce il diritto all'esistenza di colonie di gatti liberi e lo tutela da ogni forma di maltrattamento e allontanamento.

Non fa eccezione il Comune di Pordenone, che nel suo regolamento per la tutela degli animali sancisce che:


"Il Comune, in base alla L. 281/91, alla L.R. 39/90 e relativo regolamento di esecuzione, promuove e disciplina la tutela degli animali da affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono."

Troppo spesso ci troviamo in situazioni d'emergenza, colonie dimezzate da avvelenamenti, referenti minacciati, picchiati, pedinati, oltraggiati. La loro unica colpa è occuparsi della colonia felina.

Tutte le varie dispute sulla presenza di colonie feline su territorio condominiale sono state regolamentate da una recente sentenza del Tribunale di Milano:

"Il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 23693 del 30 settembre 2009, ha stabilito che le colonie feline possono convivere negli spazi comuni non alterando la destinazione del cortile condominiale."

Eppure in molti condomini le colonie sono regolarmente registrate, censite dalle autorità competenti che nella maggior parte dei comuni sono le Aziende per i Servizi Sanitari, Aziende Sanitarie Locali e Unità Sanitarie Locali (la nomenclatura varia a seconda della regione di appartenenza), affidate ad un referente munito di regolare verbale e tesserino di identificazione, ma comunque creano scompiglio.

Nonostante tutte le colonie esistenti nel territorio nazionale (salvo qualche sporadico caso in cui l'Ufficio Tutela Animali non richieda espressamente l'intervento censuario delle aziende sanitarie) siano riconosciute e tutelate, ci troviamo ad essere molte volte testimoni, tramite articoli apparsi su Internet o sulla carta stampata, di avvelenamenti, sparizioni misteriose e atti di vandalismo come la distruzione dei giacigli, delle ciotole o trappole improvvisate lasciate accanto al cibo.

Il problema maggiore è la scarsa conoscenza etologica che si ha in particolar modo nei confronti del gatto e ancora oggi, nel 2012, ci troviamo a dover combattere la superstizione, punta dell'iceberg dell'intolleranza verso i felini.

Chi segue una colonia viene spesso tacciato di essere poco pulito, irresponsabile, non sano di mente; viene minacciato che se i gatti transitano davanti alla porta, si potrebbe arrivare a intervenire con un fucile o con il veleno, esattamente come è accaduto nei giorni scorsi a Sacile (PN).

Il gatto è, per antonomasia, un animale di natura libera (come sottolineato anche nel regolamento per la tutela animali del comune di Imperia), pertanto non si può obbligarlo a non transitare nelle zone attigue alla colonia. Sarebbe come voler impedire a un passerotto di appoggiarsi su un albero o a un cane di camminare in mezzo all'erba.
Non solo velati avvertimenti e mormorii di quartiere, ma anche minacce a cielo aperto con tanto di testimoni: questo accade troppo di frequente. Chi ha il coraggio di denunciare viene punito con l'avvelenamento dei gatti della colonia. E in molti, ancora molti, hanno paura, vivono in silenzio e quotidianamente il loro disagio, la loro angoscia.

Il problema che affligge quanti nel territorio operano affinchè le colonie siano regolate da sterilizzazioni, giusta alimentazione e corretta postazione cucce/giacigli coperti, è il sentirsi abbandonati, soli e addirittura oltraggiati in diverse occasioni.

Non esistono, ad oggi, delle forze di Polizia Municipale (organo di pubblica sicurezza che dovrebbe avere competenza in materia) che abbiano una conoscenza approfondita della normativa 281/91 e che siano in grado di assistere in maniera adeguata il referente, vigilando anche sulla sua incolumità. Perché il referente è ogni giorno sul territorio, nella maggior parte dei casi solo.