giovedì 31 marzo 2011

IL MAIALE E' MOLTO DI PIU'





IL MAIALE E' MOLTO DI PIU' : questo lo slogan di una pubblicità apparsa sul Messaggero Veneto (edizione di Pordenone) il 30 marzo. 
Si tratta di un'inserzione che occupa una posizione di prestigio: quarta di copertina a colori, a pagina intera.
A quanti hanno manifestato il proprio dissenso, la Redazione del Messaggero Veneto ha risposto di non avere alcun potere sui contenuti pubblicitari, gestiti dalla società concessionaria Manzoni.


L'immagine della testa insanguinata di un maiale dovrebbe, nelle intenzioni di chi ha ideato questa pubblicità, suscitare allegria e spensieratezza. Il creativo che ha partorito questa campagna (così come chi la ha commissionata) non ha preso minimamente in considerazione la possibilità di offendere la sensibilità del lettore. 
E forse non ha tutti i torti. Forse sono poche le persone ad essersi realmente indignate. 
Se al posto del maiale ci fosse stato un animale d'affezione, la reazione dell'opinione pubblica sarebbe stata diversa e ne sarebbe nato un vero "caso".  
Ma la testa di un maiale in trionfo su un tavolo è, evidentemente, reputata "cosa" innocua e naturale. 
Eppure non vi è alcuna differenza fra un cane, un gatto e un maiale. Questo dimostra quanto la società a cui apparteniamo sia eticamente dissociata e intrisa di incoerenza. Ne amiamo solo alcuni, ci cibiamo di tutti gli altri. 


L'immagine è accompagnata da un testo altrettanto emblematico: 
"Quando il maiale è un lusso...L'antica arte del norcino è stata per la Carnia fonte di benessere e anche oggi il territorio è famoso per i derivati dal maiale. Sullo Zoncolan dovrebbe esistere il monumento al panino con la salsiccia, ma il maiale è molto di più! Scopriamolo alla "purcitade", giornata a lui dedicata ed occasione di autentica convivialità, come avveniva una volta.  www.clubtamai.com


Non resta che lo sconforto di una visione che toglie il fiato e altamente diseducativa, soprattutto per bambini e ragazzi, che dovrebbero essere avvicinati da questa società al rispetto e non alla sopraffazione del forte sul più debole.
Anche per chi scrive questo post "il maiale è molto di più": è un essere senziente ricco di vita emotiva, capace di provare gioia e dolore, esattamente come qualsiasi altro animale, umano e non umano. 


Visitando il sito dei gestori di questo club si possono trovare anche iniziative come la Sardellata (la sardella è qui definita "un pesce piccolo e umile che non fa rimpiangere i signorotti del mare") o l'Asticum Diem (citiamo: "la follia è stata quella di prendere 150 astici vivi e portarli sulla neve per servirli bolliti ed accompagnati da un bicchiere di bollicine! Folle, semplice ed elegante.")         


l'immagine pubblicata su questo post è tratta dal sito organizzatore dell'evento e differisce da quella apparsa sul Messaggero Veneto solamente nella data dell'evento stesso, in programma per il 2 aprile 2011

mercoledì 30 marzo 2011

ALLA SCOPERTA DELLE AREE PROTETTE IN FRIULI VENEZIA GIULIA





La Lega per l' Abolizione della Caccia 
Sezione del Friuli Venezia Giulia 



presenta

     ALLA SCOPERTA DELLE AREE PROTETTE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
conferenze ed escursioni guidate 

GIOVEDI' 21 APRILE 2011 ORE 20.30

Aspetti normativi delle aree naturali protette
Massimo Zanetti
Funzionario del Corpo Forestale Regionale
Esperto di normativa in tutela ambientale

I vari tipi di ambienti naturali
 Michele Zanetti
 Scrittore e divulgatore naturalistico

  
GIOVEDI' 5 MAGGIO 2011 ORE 20.30 

La tutela della fauna selvatica 
Maurizio Rozza
Rappresentante delle associazioni ambientaliste 
nel Comitato Faunistico Venatorio del Friuli Venezia Giulia


La fauna selvatica
 Luca Lapini
Zoologo del Museo di Storia Naturale di Udine


ESCURSIONI GUIDATE DIURNE E NOTTURNE A:

Z.P.S. DEI MAGREDI DI CORDENONS E SAN QUIRINO

TORBIERE ALCALINE DELLA BASSA FRIULANA

PARCO REGIONALE DELLE PREALPI GIULIE

Le conferenze si terranno 
presso la saletta incontri dell' Ex Convento di San Francesco,
 Pordenone, Piazza della Motta, 2 
accesso dalla passerella pedonale di Via San Francesco  

Gli incontri e le escursioni sono gratuite
Per prenotazioni ed informazioni 
e mail: lacpn@abolizioneccia.it
cell. 347.4913282 - 349.0818943 dalle 19.00 alle 20.30

martedì 29 marzo 2011

A TRIESTE GLI ASINI "SOCIALMENTE UTILI"...LORO MALGRADO





E' una notizia che fa folklore e sembra mettere d'accordo alcuni ambientalisti. 
A Trieste, da qualche tempo, due asinelle sono impiegate in lavori socialmente utili. 
Parliamo della raccolta rifiuti in centro città. 
Affiancate da un operatore ecologico e da un "assistente per il benessere degli animali", le due asinelle sono al momento ancora in prova, ma potrebbero presto essere "assunte" a tempo pieno dalla ditta che cura la pulizia delle strade della città. 
C'è chi ci tiene a sottolineare che questi docili e mansueti animali in realtà non trasportano carichi pesanti ma hanno, più che altro, lo scopo di pubblicizzare l'azienda per cui "lavorano".



Come se "lavorare" per questa azienda fosse una loro scelta. 
Ma questo evidentemente non è importante: l'importante, per tanti divertiti cittadini attenti all'ambiente, è che gli asini non fanno rumore come i camion, non rovinano la pavimentazione stradale, non intralciano il traffico, non inquinano. 
La questione dello sfruttamento animale non è minimamente presa in considerazione, come in ogni società specista "che si rispetti". 



L'asino è sempre stato, storicamente (e, ci permettiamo di aggiungere, per sua sfortuna), in stretto rapporto con l’uomo. 

Questa combinazione ha spesso rappresentato una forma di sfruttamento delle sue doti di adattamento alla fatica e alla sopportazione. 
Ma anche questo splendido animale, al pari di ogni altro, ha dignità e diritto a vivere una vita in armonia con le proprie caratteristiche etologiche. 
I suoi zoccoli, tanto per fare un esempio, non sono fatti per camminare sull'asfalto delle strade di un centro urbano. 
Provate a immaginare le strade di Trieste in un'assolata  e afosa giornata estiva. 
Immaginate lo smog, la temperatura dell'asfalto, il traffico, la confusione: tutti questi elementi sono fonte di grande stress per queste creature. 
E non c'è "assistente del benessere" che tenga.


Più che un vero passo in avanti contro l'inquinamento, questa pare essere solo una trovata pubblicitaria, a nostro avviso piuttosto triste, di cui ancora una volta fanno le spese gli animali.
Esistono, infatti, mezzi ecologici silenziosi ed efficienti che possono essere impiegati per simili lavori, senza la necessità di ricorrere all'impiego di esseri senzienti che starebbero certamente meglio liberi nel proprio habitat naturale.   
Una sana coesistenza con gli animali implica rispetto per la loro natura e, in primo luogo, il riconoscimento del loro diritto a non essere sfruttati in alcun modo. 
Nemmeno in nome di una tanto sbandierata e poco coerente ecologia. 


leggi la notizia

lunedì 28 marzo 2011

NATO LIBERO: NUOVA CAMPAGNA AFFISSIONI A CORDENONS (PN)



Da mercoledì 6 aprile 2011 partirà a Cordenons (Pordenone) 
la nuova campagna affissioni di AgireOra dal titolo 
"NATO LIBERO- PRIGIONIERO A VITA IN UN CIRCO". 
Abbiamo voluto proporre questa campagna affissioni proprio nel Comune di Cordenons allo scopo di stimolare l'Amministrazione Comunale all'adozione di un regolamento che, nei fatti, possa impedire l'attendamento di circhi con animali. 
A Pordenone (come in altri Comuni italiani) esiste da molti anni un regolamento tutela animali che vieta in maniera esplicita l'attendamento di questo tipo di circhi. 
Per questo motivo molti spettacoli circensi con sfruttamento di animali sono spesso attendati a Codenons, comune confinante che, ad oggi, non prevede ancora divieti o limitazioni in tal senso. La speranza è che il Comune di Cordenons abbia presto in serbo una buona notizia per questi animali, nati per essere liberi e non detenuti in gabbia a vita.


La campagna affissioni interesserà le seguenti vie di Cordenons :


Via Martiri della Libertà (5 manifesti 100x140)
Via Monte Grappa (16 manifesti 100x140)
Via Scavons  (3 manifesti 100x140)
Via Trevisit  (1 manifesto 100x140)


Se siete interessati a replicare anche voi questa iniziativa nel vostro Comune, potete trovare tutte le informazioni su come farlo sul sito di AgireOra:

http://www.agireora.org/progetti/campagne_manifesti.html

Per approfondire la questione dei circhi con sfruttamento di animali: http://www.agireora.org/circhi/

venerdì 25 marzo 2011

IL 9 APRILE A PORDENONE DICIAMO NO AL MASSACRO DEGLI AGNELLI



Sono dolcissimi cuccioli, fanno tenerezza a grandi e bambini. 
Sono, loro malgrado, l'immagine innocente e spensierata della Pasqua. 
Protagonisti involontari di questa festa della resurrezione che, a loro, riserva null'altro che dolore e morte.
"Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo": chi non ha mai pronunciato o solo sentito queste parole durante una funzione religiosa? 
L'Agnello di Dio sarà "servito" anche quest'anno sulle tavole di milioni di italiani: ogni anno a Pasqua vengono infatti uccisi 900 mila tra agnelli, capre e pecore. 
Queste splendide creature a un mese di vita vengono strappate alle proprie madri, costrette a lunghi ed estenuanti "viaggi della morte" su TIR strapieni, spesso provenienti dai paesi dell'est. 
Viaggi che terminano in un macello insanguinato in cui, terrorizzati, vengono immobilizzati e storditi, appesi a un gancio per una zampa e lasciati dissanguare. 
Prima che abbia inizio la loro agonia sono sottoposti allo strazio rappresentato dal sentire l'odore del sangue e le urla di terrore dei loro compagni.
Tutto questo è inaccettabile per chiunque abbia anche un minimo di empatia per il "prossimo": e il "prossimo" è tutto ciò che vive.

A Pordenone sabato 9 aprile saremo presenti in Piazzetta Cavour con un tavolo informativo per dire BASTA al massacro degli agnelli. 
Spiegheremo che una vera "Buona Pasqua" inizia a tavola, con un menù senza crudeltà, per poi continuare con uno stile di vita rispettoso di tutti gli esseri viventi, anche di quelli che non hanno voce.

INIZIATIVA AGIRE ORA "BUONA PASQUA"
Pordenone sabato 09 aprile
Piazzetta Cavour, alle ore 15.00 alle ore 19.00

VI ASPETTIAMO!


per saperne di più:
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1099

http://www.facebook.com/event.php?eid=188080911228554

martedì 22 marzo 2011

GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA: LA VERITA' NEGATA





Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. 
Istituita dal Vertice Mondiale sull’Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992, la Giornata si pone quest'anno come obiettivo quello di focalizzare l'attenzione del mondo sull'impatto dell'industrializzazione e dei cambiamenti climatici sul bene più prezioso (e sempre più raro) dell'umanità.
Serve più acqua e serve acqua più pulita per la popolazione costantemente in crescita.
La FAO lancia un allarme circa l'urgente bisogno di innovazione per garantire un’offerta adeguata di acqua alla popolazione mondiale.


Tutti questi sforzi da parte dei promotori del World Water Day saranno sempre poco incisivi fino a quando non si vorrà ammettere che uno stile di vita veramente rispettoso dell'ambiente parte dalle nostre scelte individuali, in primo luogo quelle che compiamo quotidianamente sedendoci a tavola. 
Il consumo d’acqua di una dieta che includa la carne o derivati animali è decisamente maggiore di quello di chi segue un'alimentazione vegan (che esclude carne e derivati animali).  
Si pensi che per produrre un kg di manzo possono occorrere fino a 100.000 litri d’acqua, mentre per un chilo di frumento ne occorrono solo 900 e per un chilo di soia 2000. [Fonte: “Water Resources: Agriculture, the Environment, and Society” An assessment of the status of water resources by David Pimentel, James Houser, Erika Preiss, Omar White, et al. Bioscience, February 1997 Vol. 47 No. 2] 
Questa è una realtà scientificamente provata, anche se è più comodo e politicamente corretto invitare il singolo cittadino a preferire la doccia al bagno, a chiudere il rubinetto mentre si lava i denti o a utilizzare il meno possibile lo sciacquone del water.
Per produrre 1 kg di carne servono da 4 a 30 kg di vegetali coltivati appositamente. Per la loro coltivazione serve acqua. Per dar da bere agli animali serve acqua. Per pulire stalle e macelli serve acqua.
Il settimanale Newsweek ha calcolato qualche anno fa che per produrre soli cinque chili di carne serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media americana in un anno.
Optare per una dieta vegan significa risparmiare più di 5 milioni di acqua ogni anno. 
Lasciando aperta la doccia 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno si consumerebbe comunque meno acqua di quanta ne consuma chi segue una dieta a base di alimenti animali.
Di tutto questo o non si parla o se ne parla deliberatamente troppo poco. 
L'acqua è il bene più prezioso che abbiamo a disposizione: se vogliamo veramente preservarlo dobbiamo avere il coraggio di modificare il nostro stile di vita senza prendere in giro noi stessi.





domenica 20 marzo 2011

OSEI A SACILE: UNA TRADIZIONE DA DIMENTICARE



La notizia è di pochi giorni fa: 
a Sacile (PN) l'Assessore Ariana Sabato (sviluppo economico, turismo, lavoro e innovazione) ha parlato con la presidente della Pro Loco (Franca Busetto) per riproporre un piatto tipico della tradizione culinaria Sacilese: Polenta e osei (uccelli).
Il "rilancio" di questo piatto potrebbe essere attuato proprio in concomitanza con la Sagra dei osei (fra le più importanti fiere ornitologico venatorie d'Italia). 
Polenta e osei è una specialità veneta (e non solo) tristemente nota, che in passato vedeva l'impiego di uccelli appartenenti a specie ora protette. 
Per riproporre legalmente questo piatto nei locali pubblici l'Assessore suggerisce di utilizzare uccelli come le quaglie (sono invece vietati gli uccellini a becco gentile). 
Il tutto in nome delle solite parole magiche: "cultura" e "identità", a cui sempre più spesso si fa ricorso per giustificare e legittimare qualsiasi barbara usanza. 
Se la proposta dell'Assessore sarà accolta, presto a Sacile la polenta e osei sarà servita nei locali, ristoranti, osterie e perfino alla sagra. 
Nel caso della sagra potremo così assistere prima alla prigionia (sotto il sole, a temperature insostenibili, per ore) di centinaia di meravigliose creature indifese, poi alla loro triste fine: allo spiedo e poi nel piatto degli allegri avventori di questa finta "festa della natura (morta)".


la notizia:

Per quanti non conoscessero questa crudele tradizione culinaria, vi riportiamo la ricetta di polenta e osei, così come l'abbiamo trovata in numerosi siti presenti in rete:

ingredienti: 50 uccellini, 150 gr di pancetta magra, 100 gr di olio di oliva, foglie di salvia, polenta bollente appena fatta, sale


pulire gli uccellini, spuntare il becco e le zampine, spiumarli alla fiamma per togliere qualsiasi residuo, pulirli all'interno. avvolgerli con una sottile fettina di pancetta, porre ai due lati una bella foglia di salvia, che verrà fissata con uno stecchino. porre gli uccellini in una padella ben unta di olio aggiungendo foglie di salvia a volontà . tritare l'eventuale pancetta avanzata e porla anch'essa nella padella. disporre gli uccellini a strati e lasciarli rosolare lentamente: il tempo di cottura varia a seconda della specie degli uccellini e della loro grandezza.....

mercoledì 16 marzo 2011

LA MIGRAZIONE DEI ROSPI IN FRIULI: COME AIUTARE?



Migrazione dei rospi: in cosa consiste esattamente?

I Rospi comuni (Bufo bufo) agli inizi della primavera, nel raggiungere gli stagni e i corsi d'acqua per riprodursi, attraversano le strade rimanendo spesso vittime delle automobili; ciò accade, di norma,  nei mesi di febbraio, marzo ed aprile  e nella fascia oraria che va dalle 18.00 alle 23.00.


Svolte le loro funzioni riproduttive ritornano nelle aree di origine seguiti, quattro mesi dopo, dai piccoli, che per la prima volta raggiungono un luogo adatto per rimanervi fino al raggiungimento dell'età adulta pari a 5 anni: solo allora cominceranno a loro volta le annuali migrazioni che possono arrivare a distanze di 2-3 chilometri.
I rospi sono gli anfibi che maggiormente diventano vittime del traffico, ciò a causa del loro attaccamento al luogo d'origine, ai percorsi di migrazione, alla lentezza dei movimenti.


Per evitare questo vengono approntate delle barriere lungo il ciglio della strada, che fermano la migrazione. Servono però volontari che li traghettino dalle barriere ai luoghi di riproduzione.


Alcuni consigli per il recupero degli anfibi:


-dotarsi di luce potente per vedere piccole rane verdi e per illuminare anche il sentiero dove si cammina: vengono trovati davvero molti animali esattamente sul camminamento, fate attenzione, conviene illuminare prima davanti ai propri piedi e poi sulla barriera. Altri strumenti: secchio (privo di residui chimici), guanti in lattice (per non bruciare la loro cure osmotica con i sali della nostra pelle), gillet rifrangente.


- nel tornare indietro da un segmento controllato, è utile illuminare l'asfalto, cercando rospi "evasi" dalla barriera e individuando i cadaveri: spesso, in corrispondenza di questi punti ci sono delle falle nella barriera (che possono essere rimediate mediante un sasso che la tenga più aderente al suolo) dovute al fatto che non è tesa e quindi i rospi riescono a scavalcarla (sono abili arrampicatori). In questo ultimo  caso sollevate la barriera con una forcella di legno della lunghezza opportuna, che potete ricavare dagli arbusti del luogo;


- non è sempre sufficiente traghettarli sull'altra sponda della strada: in alcuni punti ci sono altri ostacoli da superare > meglio portarli sul prato, in prossimità dell'acqua (non è affatto necessario rilasciarli nell'acqua; anzi è meglio depositarli sul prato, naturalmente in prossimità dell'acqua).


Se desiderate dare una mano ai volontari che si stanno impegnando, proprio in questi giorni, per agevolare la migrazione dei rospi a Polcenigo (Pordenone) potete scriverci (animalistifvg@gmail.com) e vi metteremo in contatto con l'Associazione Amici dei Rospi di Polcenigo


Se volete approfondire: 
http://www.centrostudiarcadia.it/ 
http://www.centrostudiarcadia.it/bufo2000.htm 

martedì 15 marzo 2011

"DIRITTI ANIMALI IN BIBLIOTECA" AL MEET OUT DAY



In occasione del MeatOut Day si inaugura la campagna culturale MeatOut Book che invita librai, bibliotecari e cittadini a cooperare per arricchire le biblioteche civiche con testi vicini al tema animalista.

L'esigenza nasce dalla carenza di risorse per le biblioteche italiane e dal palese cambiamento in atto nella relazione fra uomo e animale, verso un'emancipazione che fa di quest'ultimo un soggetto attivo a cui relazionarsi piuttosto che un oggetto da sfruttare. Tale direzione converge con il pensiero ambientalista, i progressi della ricerca scientifica e una più consapevole mentalità individuale.
Il mercato editoriale si è già accorto di questa nuova sensibilità, pensiamo ad esempio ai volumi di Peter Singer, Jeremy Rifkin, Tom Regan, Jim Mason, Danilo Mainardi, Enrico Alleva o al Dizionario Cane/ItalianoGatto/Italiano e Cavallo/Italiano di Edizioni Sonda che hanno riscosso un notevole successo.
Le biblioteche, però, restano indietro: come rimediare?

C'è chi a Pordenone e a Rimini ha chiesto a lettori, editori e autori di offrire i propri libri alle biblioteche della città: il MeatOut Book riprende questa idea e rilancia con una novità, per renderla un'azione stabile di promozione culturale. 

In concreto, le biblioteche potranno rivolgersi ai librai interessati e stilare con loro una bibliografia di titoli significativi da esporre poi nelle librerie all'attenzione dei cittadini (ma anche di aziende, istituzioni, associazioni). Chi vorrà contribuire all'acquisto di uno o più libri della lista consentirà la donazione dei volumi alla biblioteca e dunque alla comunità intera.

Il passo successivo e altrettanto necessario sarà promuovere la lettura di questi libri e il dialogo che potrà scaturirne: la biblioteca organizzerà una presentazione pubblica delle novità librarie e una serie di incontri con gli autori, le associazioni, i lettori e gli editori coinvolti. In questo primo anno MeatOut Book punta ad avviare l'acquisto dei libri in aprile e a fornirli alle biblioteche per ottobre.

In particolare segnaliamo, domenica 20 marzo 2011, presso l'Hotel Candiani di Casale Monferrato il convegno «Verso una cultura meatout». Sono previsti gli interventi di:

- Antonio Monaco, editore: «Gli animali? Conosciamoli in Biblioteca!», una proposta per arricchire le biblioteche italiane di libri a favore dei diritti animali.
Claudia Pastorino, cantautrice, accompagnata dal chitarrista Alessio Siena: Recital di Canzoni «senza carne», dalla scena musicale internazionale.
Ugo Volli, semiologo (Università di Torino), «L'immangiabile. Come e perchè».

L'appuntamento è domenica 20 marzo 2011 dalle ore 10.00 presso l'Hotel Candiani, via Candiani d'Olivola 36, Casale Monferrato (Al), tel. 0142 418728.

Il seminario è gratuito e aperto a tutti: in particolare, sono invitati librai biliotecari a cui MeatOut offre il pernottamento per la notte del 19 marzo e la prima colazione. 

Per informazione e prenotazioni, telefonare allo 0142 461516.

lunedì 14 marzo 2011

ECOLOGIA DELLA NUTRIZIONE, RIFLESSIONI CON MASSIMO TETTAMANTI



Sabato 12 marzo ha avuto luogo a Mestre (a cura del Gruppo Veganzi) un interessante incontro con Massimo Tettamanti, che ci ha parlato di Ecologia della Nutrizione
Si è trattato di un momento di riflessione sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari a livello locale e, via via allargando lo sguardo e il cuore, a livello planetario.
Da sempre ci viene detto (ed è provato) che il 20% della popolazione mondiale, perlopiù relativa alle grandi aree industrializzate, consuma l’80% delle risorse planetarie. 
E, viceversa, l'80% della popolazione (donne, uomini e bambini abitanti nelle aree povere o in via di sviluppo) deve “cavarsela” con il restante 20%.
Per giunta in questi anni la tendenza (che sarebbe logico aspettarsi) a modificare questa assurda proporzione si concretizza troppo poco in fatti e molto in proclami; da una parte un crescente dibattito (anche da parte delle istituzioni) circa la necessità di avviarci verso uno stile di vita sostenibile, dall'altra un sistema economico ed un mercato improntati all'implementazione di strategie (più o meno sottili) atte a farci comprare di più, consumare per poi buttare e riacquistare. Un mercato in grado di produrre merce ad obsolescenza programmata.
Chi desidera approfondire questo importantissimo concetto può contare su una documentazione veramente vasta e variegata, tutta reperibile in rete tramite un semplice motore di ricerca. 
Uno per tutti, questo breve documentario:
http://www.youtube.com/watch?v=3xJbzJDxais&feature=related
Ma torniamo alla nostra alimentazione.
L'Ecologia della Nutrizione è una disciplina di studio relativamente recente che coniuga due termini relativi l’uno al pianeta e l’altro all’organismo vivente.
Il termine è stato coniato nel 1986 da un gruppo di nutrizionisti dell'Università di Giessen, in Germania. 
Si tratta di una scienza inter-disciplinare, che prende in esame tutte le componenti della catena alimentare e ne valuta gli effetti secondo 4 punti di vista principali: la salute umana, l'ambiente, la società e l'economia. Le componenti della catena alimentare sono tutte quelle coinvolte nel processo di produzione e consumo del cibo, viene cioè seguito tutto il procedimento "dalla culla alla tomba", che comprende: la produzione, il raccolto, la conservazione, l'immagazzinamento, il trasporto, la lavorazione, il confezionamento, il commercio, la distribuzione, la preparazione, la composizione, il consumo del cibo e lo smaltimento dei materiali di scarto prodotti nelle varie fasi.
La disciplina vuole cercare di offrire uno sguardo panoramico di tutte le realtà che producono gli effetti finali relativamente al cibo da acquistare e alla popolazione alimentata. 
Questo approccio è certamente “scomodo”, in quanto i suoi risultati scardinano molti dei dogmi che permeano la nostra cultura, le credenze, le abitudini, i vizi. Non è facile ammettere che il tuo sguardo sul verde del praticello si fermava giusto sulla linea dopo la quale cominciava un deserto, causato per rendere verdissimo il tuo pezzo di terra. Non è facile provare sensi di colpa sottili e perfettamente percettibili, che l’avidità del mercato cerca di rendere illusoriamente e fraudolentemente “sopportabili”.
Lo sguardo globale, il domandarsi quanto costa al pianeta (e non solo al mio portafogli) un oggetto che intendo acquistare, è un’operazione indubbiamente onesta; al contrario, utilizzare come metro di valutazione la mia personale spesa e andare, magari, anche a spendere il meno possibile (senza chiedermi per quale motivo il costo di una merce è  stranamente basso) è un’operazione che si può certamente definire “di comodo” e anche un po vigliacca.
Il discorso deve inevitabilmente “salire di qualche metro”: dobbiamo cercare di raggiungere un punto di vista che non ci faccia perdere la percezione del risultato finale di un’azione apparentemente banale come quella di prepararci un pasto. Un discorso molto ampio, più di quanto possiamo immaginare, perché tutto è connesso ed ha la stessa causa.
Nonostante l'allarmante dichiarazione dell’ONU, condivisa anche  dalla FAO e dall’OMS,
http://www.nutritionecology.org/it/panel2/intro.html
alla maggior parte di noi manca la percezione di quanto costi, in termini di occupazione del terreno e del consumo di acqua, produrre cibo per nutrire le nostre “future bistecche”.
La produzione di mangimi destinati agli allevamenti intensivi ha un costo, in termini di risorse planetarie e impatto sociale, davvero esponenziale. Certamente possiamo puntare l’indice sull’avidità delle multinazionali, sulla perversione del sistema economico e su molte altre cose, ma ormai dovremmo essere in grado di accettare l’unica verità concreta: la causa più importante, per numeri e per effetto, è la scelta del singolo consumatore.
Se i governi e l’industria non sono abbastanza responsabili da chiedersi quanto costi in termini di energia produrre una fettina di carne, allora lo dobbiamo fare noi, perché queste informazioni sono ormai veramente alla portata di tutti.
Un vitello deve mangiare 13 kg di mangime per aumentare di 1 solo kg di peso. 
E' facile pensare quante persone potrebbero sfamarsi con 13 kilogrammi di cibo, ma soprattutto quanto inquinamento sarebbe risparmiato.
Le terre fertili in Europa basterebbero da sole a soddisfare il fabbisogno alimentare di tutta la popolazione europea. Ma la realtà è che non bastano per produrre il cibo necessario a nutrire gli animali di cui vogliono nutrirsi gli europei. Dunque?
Dunque andiamo ad occupare terre in Africa, in Brasile, destinandole a coltivazioni che non serviranno a sfamare la popolazione locale bensì gli animali presenti nei nostri allevamenti intensivi.
Incredibile? Certo, ignobile anche. Ma vero.
La foresta amazzonica: da quanti anni ne sentiamo parlare, e da quanti siamo tempestati da appelli atti a salvarla, da inviti all'utilizzo di materiali in carta riciclata? 
Ebbene, il problema della carta è ormai superato: solamente il 3% della foresta amazzonica viene in realtà sacrificato per la produzione di carta. Ma la foresta continua inesorabilmente ad essere decimata. 
http://it.mongabay.com/news/2010/it0427-hance_forestloss.html
La realtà è che noi occidentali siamo predatori (più o meno consapevoli) di risorse del pianeta. 
D’altronde la percentuale dell’80% evidenziata all’inizio non lasciava scampo.
E la questione più drammatica è quella dell’acqua.
Una persona utilizza in media circa 50 litri d’acqua al giorno; l’industria arriva ad utilizzarne il doppio. 
Ma l’agricoltura ha bisogno di molto di più – in effetti, il 90 per cento di tutta l’acqua utilizzata dall’uomo.
Il nostro frigo contiene più acqua di quanta possiamo pensare. Per produrre una bottiglia di acqua minerale, ad esempio, si è utilizzato una quantità di acqua pari a cinque volte il volume del liquido che contiene. La nostra bistecca proviene da una mucca che ha avuto bisogno di cibo e acqua per tre anni. Questa unità di misura è conosciuta come “impronta idrica” .
1 kg di carne di manzo- impronta idrica: 15500 litri
Quasi tutta l’impronta idrica della nostra bistecca è creata dai cereali utilizzati per nutrire il bestiame.
1 kg di carne di pollo- impronta idrica: 3900 litri
Un pollo consumerà più di 3kg di cereali e necessita di 30 litri d’acqua nelle 10 settimane che precedono la sua macellazione.
Una scatola di sei uova- impronta idrica: 1200 litri
L’impronta idrica di un uovo è dovuta in gran parte all’acqua necessaria per crescere il grano utilizzato per allevare il pollo.
1 litro di latte-impronta idrica: 1000 litri
Il latte ha la seconda impronta idrica per grandezza nell’ambito dell’agricoltura, solo quella della carne di manzo è maggiore. Ciò è dovuto all’acqua necessaria per coltivare il cibo e per far bere gli animali.
Possibile che la tecnologia e le innovazioni non siano in grado di proporre soluzioni? 
Certo che lo sono, ma non servono, visto che sarebbe sufficiente ridurre i consumi o convertirli in consumi sani.
E invece? Invece gli scienziati sono in corsa per un premio indubbiamente prestigioso: concepiranno, in un futuro non tanto lontano, una mucca che produce meno gas serra.
Eppure per cambiare sensibilmente lo stato attuale delle cose basterebbe, tanto per incominciare, mangiare anche un solo giorno alla settimana alimenti esclusivamente vegetali. 
Se, ad esempio, fosse promossa una giornata vegetariana in tutte le mense (anche solo scolastiche), la riduzione di impatto ambientale (e il conseguente risparmio di risorse) sarebbe davvero significativa, senza contare i benefici a livello di salute.
Tutti sappiamo che il fumo “nuoce gravemente alla salute”: ce lo ricordano medici, istituzioni, divieti e restrizioni, nonché gli stessi pacchetti di sigarette (che riportano svariate diciture sulle conseguenze del fumo). L'industria del tabacco non riceve finanziamenti pubblici né può pubblicizzare i propri prodotti.
Nessuno si sognerebbe di negare o cambiare neppure lontanamente questa realtà. 
Ma nessuno (medici, istituzioni, opinione pubblica) parla di un'altra realtà: il consumo di carne fa molti morti. Ne fa un numero indicibilmente grande fra gli animali non umani, ne fa un numero impressionante  tra gli umani per le cosiddette “patologie del benessere” e per tumori e problemi cardiocircolatori. Altro morto “eccellente”, per i motivi sopra elencati è, infine, il pianeta. Eppure l’industria della carne percepisce, in Europa ad esempio, una serie di finanziamenti davvero rilevanti proprio dalla Comunità Europea. E nessuno si sognerebbe di scrivere “nuoce gravemente alla salute” o “provoca cancro” sulle confezioni di carne o su quelle presenti nei fast food. 





Chi volesse ordinare una copia del libro di Massimo Tettamanti può andare al seguente link e seguire le istruzioni:

venerdì 11 marzo 2011

TIZIANA PERS: GLI ANIMALI E L'ARTE CHE FA DISCUTERE




Nuova video intervista di Animalisti FVG! 


Tiziana Pers è dottore di ricerca in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Udine, ha coniugato in tal modo le ricerche in campo letterario a quelle inerenti alle arti visive.
Vegetariana da dodici anni, da lungo tempo si occupa di animali, in particolare di cavalli. L'artista nei suoi progetti utilizza diversi media, quali la performance, la fotografia, il video, le installazioni, il disegno e la pittura.
Ha esposto in Italia, Stati Uniti, Francia, Emirati Arabi, Russia, Inghilterra, Slovenia e Albania.


Puoi trovare le altre video interviste a Tiziana Pers sul nostro canale YouTube

ECOLOGIA DELLA NUTRIZIONE A MESTRE CON MASSIMO TETTAMANTI - SABATO 12 MARZO


Il gruppo Veganzi-Gruppo Antispecisti Ⓥ di Mestre, organizza l'incontro/conferenza dal titolo "Ecologia della nutrizione. 
Le conseguenze ambientali delle tue scelte alimentari."


La conferenza si terrà sabato 12 marzo a partire dalle 17 al Centro CittAperta, in Via Col Moschin 20 (angolo Via Felisati, traversa di Via Piave, a 300 mt dalla stazione dei treni). Ingresso libero.


Relatore: MASSIMO TETTAMANTI
Direttore del comitato scientifico del Nutrition Ecology International Center NEIC, che si occupa dell'impatto delle scelte alimentari sull'ambiente, sulla salute, sulla società e sull'economia. 
Impegnato da anni nell'antivivisezionismo etico e scientifico e nella ricerca e diffusione di metodi alternativi, è il responsabile per l'Europa del Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica I-care, Consulente scientifico dell'associazione Atra, Consigliere Scientifico e Consulente onorario del Commitee for the Purpose of Control and Supervision of Experiments on Animals del Governo Indiano e Advisor del Mahatma Ghandi Center del Governo Indiano. Autore di molti libri tra i quali “Ecologia della Nutrizione”, “Chimica e Ambiente”, “Tossicità legale”, “Il Jainismo, la più antica Dottrina della Nonviolenza, della Compassione e dell'Ecologia”.


per maggiori informazioni: veganzi@libero.it

giovedì 10 marzo 2011

LIBERAZIONI - RIVISTA DI CRITICA ANTISPECISTA - IN DISTRIBUZIONE A PORDENONE E AVIANO



LIBERAZIONI - Rivista di Critica Antispecista : dal 10 Marzo la puoi trovare anche a Pordenone, presso la Libreria AL SEGNO (Piazza del Cristo 7) e ad Aviano, presso l'Edicola AL CHIOSCO (Via Pordenone)
Il costo è di euro 5.00. 


Liberazioni intende aprire filoni di ricerca originali nell’ambito delle riflessioni che ruotano attorno al plesso teorico definito con il termine di “antispecismo”, riflessioni che abbiano lo spessore e il respiro adeguati all’altezza della posta in gioco, senza l’ansia di una risposta spicciola e di soluzioni facili.
Nel far questo, la rivista non rinuncerà mai alla volontà di contribuire ad un cambiamento radicale nei rapporti tra i viventi, evitando di condannarsi agli scacchi di un’insufficiente capacità di individuare le molteplici realtà e figure del dominio.


info : http://www.liberazioni.org/rivista.html

(R)EVOLUTION-LA RIVOLTA DEI MAIALI. IL PRIMO FUMETTO VEGAN! DA OGGI ANCHE A PORDENONE



(R)Evolution - la rivolta dei maiali, il fumetto di Andrea Malgeri: da oggi lo puoi trovare anche a Pordenone presso la Fumetteria  "ALTRIMONDI", in Via Caboto, 20. 
Il costo è di euro 8.50. 
Questo bellissimo e commovente fumetto vuole raccontare, con una storia di fantasia, il trattamento che viene riservato agli animali negli allevamenti per l'alimentazione umana. Nella storia, i maiali protagonisti sono stati "umanizzati" perché potessero raccontarci i loro patimenti, perché potessero comunicare con noi e spiegarci l'inferno delle loro vite, nonché la speranza di salvezza, che può derivare solo dalla comprensione, dall'empatia e da un'alleanza tra gli animali non umani e noi animali umani, un'alleanza in cui non c'è posto per sfruttamento e uccisioni, in cui ciascun animale possa vivere la sua vita nel suo ambiente, senza interferenze umane.

80 pagine, formato A5, in bianco e nero con copertina a colori. Adatto a ragazzi e adulti.


Non perdetevelo, è davvero molto interessante e le copie sono limitate.

martedì 8 marzo 2011

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IO MANGIO VEGETARIANO" A GORIZIA




VegAnima Gorizia ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro

Io mangio vegetariano
Scelta di vita e di salute

di Nicla Vozzella
venerdì 11 marzo 2011
alle ore 18.00
presso la libreria Ubik
in Corso Verdi 119 a Gorizia


Il vegetarismo, oltre a una scelta dalle implicazioni ecologiche, è prima di tutto un formidabile strumento di prevenzione delle malattie: sono sempre di più, infatti, gli studi che confermano come questa scelta alimentare si trasformi anche, e forse soprattutto, in una scelta di benessere.


Questo libro - niente a che vedere con un ricettario - ha l’obiettivo di mostrare come il vegetarismo sia uno strumento per mantenere la salute anche nei momenti più delicati della vita dell’individuo: dalla gravidanza alla menopausa, dall’adolescenza alla terza e quarta età.


Attraverso l’analisi del fabbisogno del corpo umano e del significato, anche simbolico ed energetico, del cibo, viene illustrato un percorso di prevenzione che può diventare uno stile di vita basato sul rispetto e sull’armonia con il mondo.


I contenuti del libro:
• I "luoghi comuni" sul vegetarismo.
• Dalla piramide classica a quella vegetariana.
• I diversi modi del vegetarismo. Il "senso" del cibo: le valenze affettive-relazionali.
• Vegetarismo e fasi della vita: gravidanza, allattamento, svezzamento, crescita e adolescenza, menopausa e senilità.
• Vegetarismo come prevenzione delle malattie più diffuse.




L'Autrice
Nicla Vozzella
, giornalista, ha una specializzazione post diploma come tecnico delle analisi alimentari. È laureata in filosofia a indirizzo psicologico e specializzata in bioetica e in antropologia medica. Da anni si occupa di salute e prevenzione, collaborando con riviste mediche specialistiche e dirette al vasto pubblico. Svolge Consulenza Orientativa integrata (COI) con l’ausilio dei Fiori di Bach. Autrice e co-autrice di numerodi libri, insegna pluralismo delle cure al corso di perfezionamento in antropologia medica dell’Università Bicocca di Milano ed è direttore di AnthroposMagazine.com.