Cosa può esserci di divertente nel vedere un rapace che si esibisce comandato dall’uomo?
Non vi è alcun valore didattico nell’insegnare a bambini e ragazzi che è giusto tenere prigionieri animali a scopo ludico.
La pratica della falconeria, pur essendo legalmente riconosciuta, prevede la prigionia per gli animali, costringendo animali nati per volare ad una esistenza in gabbie o voliere, quando va bene.
Ci chiediamo a cosa serva dotarsi di un regolamento di tutela degli animali, come ha fatto Pordenone, se poi questo viene puntualmente dimenticato .
Inoltre, questi spettacoli si appellano all'ormai smascherato alibi della tradizione e della rievocazione storia, in realtà è solo una delle innumerevoli forme di sfruttamento di animali .
le tradizioni vanno RICORDATE, non RIPROPOSTE, soprattutto quando sono veicolo di trasporto per i germi della violenza e pensare di poter costringere un essere violentato e privato della libertà a farci da GIOCATTOLO assolutamente lo è.
E' purtroppo notorio che nell'humus della falconeria vi siano stati casi di commercio di rapaci nati in cattività ma che derivano da uccelli predatori selvatici, considerati protetti dalla Legge 157/92 e ancora prima inseriti nell’allegato I della Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE.
I rapaci necessitano di una particolare protezione, vale a dire di misure speciali di conservazione per garantirne la sopravvivenza e la riproduzione nella loro area di distribuzione: il prelievo di esemplari catturati in natura e poi fatti riprodurre incrociandoli tra specie affini è una pratica inconcepibile in un’ottica protezionista di queste specie a rischio.
I falconieri giocano la carta della didattica, come se fosse un dono e un piacere offerto alla comunità, mostrando da vicino la bellezza di animali altrimenti difficilmente avvicinabili. In realtà, nulla di ciò che viene mostrato di quegli animali è simile alla loro vera natura che è quella di animali schivi e timorosi verso l'uomo, dal quale sono stati cacciati e uccisi per secoli.
I falconieri non permettono di conoscere la vera natura di questi animali, proprio perché ne offrono un’immagine artificiosa.
Invitiamo pertanto le famiglie a protestare e disertare questo evento diseducativo.
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