Butteri con vacche maremmane negli anni 50 foto: Wikipedia |
"World Association for Working Equitation" è un'associazione che promuove la competizione sportiva tra stili tradizionali di monta da lavoro usato in diversi paesi.
Messaggero Veneto, 20 dicembre 2015 |
Il cerchio si chiude.
Dal cavallo domato con metodi coercitivi e spesso brutali per fini principalmente agricoli o comunque di utilità antropocentrica, all'equitazione sportiva, passatempo per ricchi e potenti annoiati, con addestramenti via via sempre più "dolci" nella forma ma ancora più brutali nel condizionamento psicologico.
Nella Working Equitation è il peggio dei due mondi che si unisce: un addestramento sottile (per dormire bene di notte, certo!) ma un condizionamento che riduce il cavallo ad una caricatura impotente e che richiede allo stesso tempo performance di precisione, ma finimenti e monte che per qualche insano desiderio dell'uomo, devono richiamare quelle dei "nostri antenati" che lavoravano la terra o dominavano il bestiame.
Tori con mandriano in Camargue foto: Wikipedia |
Tutto questo castello costruito sullo sfruttamento, lascia uno strascico di domande: in primo luogo, cosa vogliono i cavalli?
Inoltre, perché far pagare loro il prezzo delle psicosi identitarie dell'uomo?
Andrea Gaspardo per AFVG
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