venerdì 15 novembre 2013

Intervista a Leonardo Caffo - Antispecismo debole: buone prospettive


Leonardo Caffo ci parla del dibattito scaturito da "Il maiale non fa la rivoluzione - manifesto per un antispecismo debole" a sei mesi dalla sua pubblicazione.
Il maiale non fa la rivoluzione
Manifesto per un antispecismo debole (Ed. Sonda, 2013)
Perché il solo nascere di un’altra specie deve significare la condanna a morte o lo sfruttamento?
Ogni giorno, esclusivamente a scopo alimentare uccidiamo milioni di animali di grossa taglia, che diventano 50 miliardi in un anno.
Gli animali vengono mangiati, indossati, usati per la ricerca scientifica o, se fortunati, messi dietro le sbarre di uno zoo oppure esposti alla berlina in un circo. Chi ignora tutto questo forse è felice e inconsapevole: vive pensando che i peggiori dei mali siano oggi superati e che, nonostante tutto, la nostra vita sia una vita innanzitutto morale.
Per capire cosa ne è, oggi, di tutto questo dolore bisogna scrivere non da animalisti, ma da animali. La domanda che guida questo saggio diventa dunque: che cosa penserebbe un maiale se avesse avuto la possibilità di indicarci la strada per quella rivoluzione che è la sua liberazione – ovvero la liberazione animale?
Una confutazione appassionata e rigorosa di tutte le visioni che relativizzano la sofferenza degli animali, con uno sguardo sempre attento alla società (dai cani liberati di Green Hill in Italia, a quelli sterminati in Ucraina, al nascente partito «animalista») e alle sue contraddizioni.

Una riflessione per ridefinire gli obiettivi del movimento di liberazione animale attraverso la definizione e la pratica dell’«antispecismo debole» – una nuova teoria, per un nuovo mondo.



1 commento:

  1. Focus anche questo mese discute un argomento molto interessante sule condizioni di vita degli animali a rischio di estinzione negli zoo. “Captive”, questo il nome del progetto, vuol far riflettere sul concetto di zoo pubblicando foto di vari animali nei loro recinti. Voi che ne pensate siete favorevoli o no?

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