Vi hanno preso parte numerose Associazioni e quasi duecento attivisti provenienti da diverse regioni d'Italia; un numero, questo, destinato a crescere negli anni, al pari dell'indignazione verso tutte le tradizioni che prevedono sfruttamento, reclusione e sofferenza degli animali.
La protesta ha avuto larga eco e numerosi sono stati gli attestati di solidarietà provenienti da tutta Italia, a riprova di quanto i tempi stiano cambiando.
Un cambiamento, sempre più tangibile, verso un vero rispetto nei riguardi del mondo animale.
Di questo cambiamento dovranno presto prendere atto anche il Sindaco Roberto Ceraolo e la Presidentessa della Pro Sacile Franca Busetto, i quali si spendono da anni nell'appassionata difesa di ciò che ormai soltanto loro e pochi addetti ai lavori vedono ancora come "festa della natura".
Se è vero che i numeri parlano da se, si può senz'altro dire che sempre meno persone scelgono di premiare questo mercato/esposizione di animali: confrontando le cifre di incassi e affluenze diramate dagli organizzatori con quelle dello scorso anno, la "flessione" salta all'occhio: calo del pubblico, dei biglietti venduti, perfino degli espositori (quest'ultimo dato era nettamente visibile ed è stato confermato da più di un espositore presente in piazza).
La manifestazione di protesta è stata caratterizzata da una serie di episodi che non lasciano dubbi circa l'atteggiamento ostile riservato ai manifestanti da parte di allevatori e sostenitori di questa fiera degli uccelli in gabbia.
Una volontaria aggredita da un espositore alla mostra mercato animali da cortile, diverse attiviste (in Piazza del Popolo) oggetto di volgari invettive e insulti indecenti (fra le tante, la bassezza più grande è stata alludere allo stupro).
A una manifestante sono stati gettati addosso un pugno di vermi utilizzati per il pasto degli uccelli ("visto che ti piacciono gli animali tieniteli stretti"), altri sono stati spintonati.
La manifestazione di protesta è stata caratterizzata da una serie di episodi che non lasciano dubbi circa l'atteggiamento ostile riservato ai manifestanti da parte di allevatori e sostenitori di questa fiera degli uccelli in gabbia.
Una volontaria aggredita da un espositore alla mostra mercato animali da cortile, diverse attiviste (in Piazza del Popolo) oggetto di volgari invettive e insulti indecenti (fra le tante, la bassezza più grande è stata alludere allo stupro).
A una manifestante sono stati gettati addosso un pugno di vermi utilizzati per il pasto degli uccelli ("visto che ti piacciono gli animali tieniteli stretti"), altri sono stati spintonati.
Episodi come questi, ci preme sottolinearlo, non sono nuovi alla Sagra dei osei di Sacile.
Alla luce di tali episodi fanno, a nostro avviso, sorridere le dichiarazioni pre-sagra attraverso le quali il Sindaco e la Signora Busetto hanno speso fiumi di parole sul loro impegno nel rispettare la protesta degli animalisti, chiedendo che il confronto si svolgesse con dignità e rispetto reciproco.
Per rafforzare questo concetto, dando un'immagine di apertura e dialogo (non essendo riusciti ad allontanare, come forse speravano, il presidio da Piazza del Popolo), hanno anche sottolineato l'assenza dell'espositore che ha aggredito un manifestante nell'edizione 2011.
Espositore che, contrariamente a quanto annunciato, era presente alla sagra.
Cogliamo l'occasione per ricordare ad entrambi che, anche quest'anno, la lezione di dignità, autocontrollo ed educazione la hanno data ancora una volta gli animalisti presenti al presidio, che hanno manifestato per quattro ore sotto un sole africano senza raccogliere provocazioni e con la solidarietà di numerosi visitatori, che hanno assicurato di non voler tornare più a visitare quella che credevano una festa della natura ma che, nella realtà dei fatti, è solo un triste mercato di esseri in gabbia.
www.nosagraosei.org
Alla luce di tali episodi fanno, a nostro avviso, sorridere le dichiarazioni pre-sagra attraverso le quali il Sindaco e la Signora Busetto hanno speso fiumi di parole sul loro impegno nel rispettare la protesta degli animalisti, chiedendo che il confronto si svolgesse con dignità e rispetto reciproco.
Per rafforzare questo concetto, dando un'immagine di apertura e dialogo (non essendo riusciti ad allontanare, come forse speravano, il presidio da Piazza del Popolo), hanno anche sottolineato l'assenza dell'espositore che ha aggredito un manifestante nell'edizione 2011.
Espositore che, contrariamente a quanto annunciato, era presente alla sagra.
Cogliamo l'occasione per ricordare ad entrambi che, anche quest'anno, la lezione di dignità, autocontrollo ed educazione la hanno data ancora una volta gli animalisti presenti al presidio, che hanno manifestato per quattro ore sotto un sole africano senza raccogliere provocazioni e con la solidarietà di numerosi visitatori, che hanno assicurato di non voler tornare più a visitare quella che credevano una festa della natura ma che, nella realtà dei fatti, è solo un triste mercato di esseri in gabbia.
www.nosagraosei.org
Nessun commento:
Posta un commento