martedì 29 luglio 2014

Sagra dei osei e risposta al comunicato dell'associazione Naturalisti di Sacile


Il programma previsto per l'edizione 2014 della Sagra dei Osei di Sacile è veramente sorprendente : una tavola rotonda sul tema "La liberazione dei popoli", una mostra che si propone-quale metafora- di inneggiare a tutte le forme di libertà attraverso il linguaggio universale dell'arte, la ripresa di un progetto cinematografico su natura e ambiente e, come se non bastasse, il comune di Sacile ha accettato di concedere spazio agli organizzatori di un evento dedicato alla bellezza della natura nelle giornate a ridosso della manifestazione; verrebbe quasi da pensare che tutto questo parlare di libertà, bellezza e natura, sia un chiaro segnale che dimostra una volontà di rinnovamento.
Peccato però che lo stesso programma della sagra e le dichiarazioni rilasciate, in più occasioni, dal Sindaco di Sacile Roberto Ceraolo e dalla Signora Busetto, presidente della Pro Sacile, smentiscano i buoni intenti annunciati.
Accanto a tutto questo non mancheranno la mostra avicola, la gara canora degli uccelli da richiamo, l'esposizione e la vendita di migliaia di uccelli, animali da cortile e non solo.
Insomma la Sagra dei Osei di Sacile si mette il "belletto". Nella sostanza però, oltre agli artificiosi ornamenti studiati ad hoc per rinfrescarne l'immagine, nulla di nuovo e concreto si prospetta all'orizzonte.
La disperazione di migliaia di vite, alleavate per vivere una vita indegna da reclusi, ed esposte agli occhi dei passanti durante quella che si vorrebbe far passare come "festa della natura e dell'ambiente", non può essere oscurata e derisa in questo modo.
Ci vogliono coraggio e una buona dose di faccia tosta a parlare così impropriamente di "libertà".

Desideriamo, con questa nota, entrare nel merito del comunicato a firma dell'associazione Naturalisti di Sacile, nato per replicare a quanto pubblicato in questi giorni sul Messaggero Veneto.
Lo facciamo spinti dall'esigenza di chiarire alcuni punti e, soprattutto, perché chiamati in causa con modalità e toni che reputiamo gravi, oltre che gratuiti.
Non conosciamo l'associazione Naturalisti di Sacile e non siamo interessati né usi a valutare l'operato altrui, poiché ciò nulla ha a che vedere con lo spirito che anima il nostro lavoro (al centro del quale, da sempre, poniamo non sterili polemiche bensì il benessere e la tutela degli animali).
Prendiamo però atto, leggendo il comunicato a firma del presidente dell'associazione Mario Fregoli, che correttezza e fair play non sono cosa di tutti: egli si premura di prendere le distanze dai "così detti animalisti" e dal movimento di opposizione allo sfruttamento degli animali alla Sagra dei osei di Sacile, tranciando facili giudizi sulla serietà e sull'impegno di chi lui neppure conosce e adducendo argomentazioni del tutto in linea con il pensiero della Pro Sacile e che, a nostro avviso, poco si addicono a chi afferma di mettere natura e animali al centro della propria attività. A meno che non si ritenga più comodo e rassicurante parlare di animali in astratto, sorvolando sulle migliaia di gabbie-non astratte né vuote- che fra pochi giorni stazioneranno a Sacile con il loro carico di sofferenza.
Prendere le distanze dal contromanifesto sulla Sagra dei Osei (per la realizzazione del quale l'artista Emanuela Biancuzzi ha utilizzato immagini tratte dalle ultime edizioni della sagra) significa prendere le distanze dalla realtà, ed è questo-non altro-il vero "scivolone culturale": non si potrà, infatti, mai parlare di una sagra dei osei che si rinnova " in nuove forme più consone alla sensibilità dell’oggi" fino a che Sacile continuerà ad essere quel mercato di gabbie a cielo aperto che tutti conosciamo, e fino a che questa manifestazione continuerà ad essere una fiera ornitologico venatoria inquadrata nel calendario FIMOV (Federazione Italiana Manifestazioni Ornitologico Venatorie) e sdoganata come innocente evento per famiglie.
Questi, fino a prova contraria, sono fatti. Su questi fatti-che valgono più di ogni parola- da anni ci impegniamo in un serio e costante lavoro di approfondimento e di informazione, e non sarà certo l'Associazione Naturalisti di Sacile, che "considera il no alla sagra sciocco e offensivo", a scoraggiarci ad andare avanti con un NO sempre più fermo e con la forza dell'evidenza e della verità.
Ribadiamo quindi il nostro NO alla Sagra dei Osei, così com'è strutturata, perché non siamo disposti a svendere e contrattare la vita di nessuno.
Continueremo a sollecitare i rappresentanti politici della città di Sacile, gli organizzatori e chiunque- direttamente o indirettamente- contribuisca, collaborandovi, alla sopravvivenza di una Sagra dei Osei non veramente rinnovata.
Invitiamo chi dovesse ritenere tutto questo "offensivo" ad accedere ai nostri siti, blog, e pagine sui social network, verificando la correttezza di ciò che pubblichiamo. Sempre che non si ritengano offensivi la libertà di esprimere le proprie idee e il desiderio di mettere in discussione logiche di dominio e sfruttamento.
Di offensivo in tutta questa triste vicenda ci sono solo le ingenerose parole del comunicato del Signor Fregoli, che offendono non noi bensì la dignità di migliaia di animali, unici inconsapevoli protagonisti di una sagra che tutto è fuorché festa della natura.

Comunicato stampa congiunto AFVG - LAV sede territoriale di Pordenone


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