sabato 2 agosto 2014

La corsa degli asini a Porcia: per un'ora di divertimento

Corsa degli asini di Porcia - edizione 2013
foto di Animalisti FVG

Giovedì 14 agosto 2014 a Porcia, località in provincia di Pordenone, avrà luogo la “112^ edizione della CORSA DEGLI ASINI”. La corsa è organizzata dalla parrocchia in collaborazione con il Comitato "Porcia in Festa", in occasione della festa religiosa denominata “Sagra dell’Assunta”.
Negli anni passati era consuetudine terminare la corsa facendo salire il vincitore della competizione attraverso un angusto corridoio- che sale a spirale- fin sulla terrazza della torre campanaria; più che di un premio si dovrebbe parlare quindi di una condanna. Grazie alle pressioni di molti, che vedevano in questo una grave forma di sopruso, il parroco alla fine si è visto costretto a rinunciare almeno a quest'estremo barbaro atto.
Ma purtroppo la corsa continua, e così, anche quest'anno, ci ritroveremo ad assistere alle goliardate di un gruppo di baldi giovanotti che nell’allegria di un tardo pomeriggio d’estate giocano a fare i cowboys.
Immancabile la difesa a spada tratta del parroco, pronto a dare lezioni di etologia e ad insegnarci che durante la corsa di Porcia gli animali si divertono e che non sono sottoposti ad alcuna forma di costrizione.
Ma cosa sanno, questi  ragazzi, degli effetti del morso sulla bocca degli equidi? Cosa sanno di come gli si sale in groppa senza arrecargli dolori e danni? Abbiamo assistito a diverse edizioni della corsa, compresa l'edizione 2013, e lo spettacolo è stato veramente penoso: asini strattonati con le redini, fantini che a peso morto rimbalzavano pesanti e a casaccio sul dorso degli animali... questi ragazzi non avevano la minima idea di quel che stavano facendo, dei dolori- fisici e mentali- a cui stavano sottoponendo le malcapitate creature.


Corsa degli asini di Porcia - edizione 2013
foto di Animalisti FVG


Ci chiediamo inoltre se gli improvvisati cavalieri abbiano idea di come venga condizionato un asino per consentir loro di salirgli in groppa ...o pensano forse che basti un balzo e via per far si che l'asino accetti di essere cavalcato da un perfetto sconosciuto?
A chi piacerebbe provare quest'esperienza?


Corsa degli asini di Porcia - edizione 2013
foto di Animalisti FVG

Cosa sanno della loro vita emotiva, delle loro relazioni, del loro senso dell’amicizia e della famiglia?
Ma che senso ha porsi queste domande, l'importante è divertirsi ...
Dopotutto è un gioco che dura un’ora, e poi via, a bere qualcosa al bar con gli amici e a farsi qualche risata sulla comica caduta del loro compagno durante la corsa. Il parroco, terminata la corsa, passa velocemente alle altre incombenze dei festeggiamenti, rimane qualche foto di ricordo. Ma degli animali, della loro sorte (da dove sono venuti, dove andranno), della loro vita e di quel peso che sono condannati a portarsi in groppa (anche quando l'occasionale cavaliere terrmina la sua performance) non importa a nessuno. Ciò che conta è l'aver trascorso un’oretta in allegria con il don e gli amici della parrocchia.
Non esistono ragioni che possano giustificare l'utilizzo degli animali, tanto meno il "successo" di questa sagra. Esiste solo l’ostinazione di un parroco poco caritatevole (o, se non altro, non con tutti) che vuole a tutti costi che la “tradizione” continui.
L'appello alle "tradizioni" è la scusa più sfruttata oggigiorno nel nostro Paese, e gli animali che ne pagano il prezzo sono tantissimi.
Se davvero le tradizioni ci consentono di sorvolare su tutto, perché allora non riportare in auge anche altre antiche tradizioni? La Chiesa, nella sua storia millenaria, è stata costretta a rivedere alcune delle sue posizioni, dalla condanna a Galileo Galilei, al superamento della santa inquisizione, alla messa al rogo delle streghe, ha messo in discussione anni di oscurantismo sulla pedofilia (troppo spesso tenuta nascosta), ha dovuto- seppur a malincuore- fare i conti con leggi come quelle sul divorzio e l’aborto.
Ma per quanto riguarda gli animali, in 2000 anni di storia nulla è mai stato messo in discussione. Se, almeno nella forma, qualcosa è cambiato in altri ambiti, i temi riguardanti gli animali non umani restano legati agli anni più bui del medioevo.
Nel 2014 anche per la Chiesa è arrivato il momento di fare i conti con queste gravi mancanze e puntare verso un rinnovamento, perché a parlare di rispetto si fa presto, metterlo in pratica è ben altra cosa.

Se quel che conta è creare momenti di svago e aggregazione, di alternative ce ne sono tantissime. Un bellissimo esempio arriva dal palio di Lodi 
La realtà muta e cambia, anche per chi, ostinato, non vuol rendersene conto.



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