domenica 30 settembre 2012
AMICI ANIMALI IN FIERA: VIETATO FILMARE
Anche quest'anno, e nonostante il Regolamento tutela animali del comune di Pordenone, ha avuto luogo la manifestazione denominata "Amici animali in fiera", una due giorni (10 ore al giorno) di esposizione di animali.
Ben poco, in sostanza, pare mutato rispetto all'edizione 2011, dopo le polemiche sulle condizioni di detenzione degli animali esposti e sulle modalità della manifestazione, messe in evidenza dalle immagini (foto, video) realizzate lo scorso anno.
Quanto accaduto nel 2011 ha certamente fatto riflettere a lungo il comitato organizzatore che, per scansare l'occhio indiscreto degli animalisti, ha apportato un significativo cambiamento al proprio regolamento interno: quest'anno era severamente vietato filmare o fotografare gli animali esposti.
I padiglioni che ospitavano la manifestazione erano tappezzati di cartelli riportanti tale divieto, non riconducibile ad alcuna norma di legge.
Filmare o fotografare sarebbe stato possibile solamente previa autorizzazione del comitato organizzatore.
Dopo esserci chiesti se l'autorizzazione fosse stata data anche a tutti i visitatori che abbiamo visto scattare foto con il telefonino, abbiamo chiesto spiegazioni all'organizzatore (che quest'anno ha unito "Amici animali in fiera" al campionato di ornitologia, entrambi ospitati nello stesso contesto).
La nostra richiesta di poter documentare la mostra è stata respinta categoricamente, così come ci è stata promessa una querela nel caso fossimo contravvenuti al suo diniego. Gli abbiamo fatto notare che non ci risultano essere leggi che vietino di filmare o fotografare in luoghi aperti al pubblico.
La risposta dell'organizzatore è stata che le regole in quel contesto le dettava lui con buona pace dell'ente fiera, che lo aveva autorizzato ad apporre i cartelli di divieto.
Il perché di questo divieto ci è stato così motivato: "lo scorso anno avete fatto uscire immagini alterando la realtà, quest'anno da qui non esce più una foto, non potete pubblicare nulla ".
Ne è seguito uno scontro verbale piuttosto grottesco, in attesa dell'arrivo della polizia locale (provinciale) e municipale (chiamata sia da noi che dagli organizzatori).
Gli agenti intervenuti ci hanno confermato che loro stessi non avrebbero potuto impedirci di documentare, perché a loro avviso non c'erano norme che ce lo impedissero (se ci fossero state norme in merito sarebbe stato loro preciso dovere sanzionarci).
Accompagnati dagli agenti del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Pordenone, abbiamo cercato di filmare per lo meno le dimensioni delle gabbie, ai fini di documentare la violazione dell''articolo 32 del regolamento tutela animali.
E' stata impresa non facile, visto il capannello di espositori e sostenitori dell'evento che ci circondava, cercando di ostacolarci con toni stizziti, a tratti minacciosi e oltremodo scortesi.
Le ore giornaliere di esposizione degli animali erano 10 (dato comprovato anche dall'orario di apertura al pubblico: sabato dalle 9.00 alle 19.00/domenica dalle 08.00 alle 18.00), contro le 5 consentite dal regolamento comunale. Ci è stato risposto dall'organizzatore, con soddisfatta aria di sfida, che non potevamo provarlo; forse ignorava che che i volontari Lav fossero presenti in fiera fin dalle prime ore del mattino (rilevando anch'essi le stesse incongruenze, denunciate in un ineccepibile comunicato stampa che appoggiamo e sottoscriviamo).
La vendita di animali, nonostante le promesse ("solo esposizione"), ci è stata confermata da più di un visitatore, da noi interpellato all'uscita della fiera.
Ne abbiamo documentazione video, che mettiamo a disposizione degli organi competenti.
Al di là di questi scampoli di varia umanità e alla fine di una giornata contrassegnata da uno spettacolo imbarazzante per una città che si dice "amica degli animali", desideriamo ribadire in maniera netta e chiara che gli animali non sono merce e il rispetto loro dovuto non è in alcun modo trattabile, perché la loro prigionia resta tale anche quando mascherata da evento per famiglie.
Le immagini dell'edizione 2011 di "Amici animali in fiera" sono state rese note anche attraverso gli organi di stampa: ai lettori lasciamo la libertà di giudicarne la veridicità, mentre a noi resta il fermo convincimento che chi nulla ha da nascondere non ha bisogno di vietare riprese e fotografie.
Chiediamo infine al Comune di Pordenone di confermare (o eventualmente smentire) pubblicamente quanto sostenuto sia dalla polizia municipale che dagli organizzatori dell'evento, ossia che l'intera manifestazione, a seguito di verifiche da parte di una commissione di controllo, era in regola con quanto stabilito dal regolamento comunale tutela animali.
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