il Country Christmas a Pordenone
foto: © Andrea Gaspardo
Relatrice della serata, la responsabile del Settore Equidi LAV, Nadia Zurlo.
La conferenza vuole essere una risposta forte e chiara al Country Christmas, evento giunto alla sua quinta edizione e che, da programma, prevede l'impiego di 200 cavalli (assieme a un gran numero di vitelli) in discipline country.
Se nelle precedenti edizioni del Country Christmas si è assistito a spettacoli tramite cui è stato veicolato un messaggio non rispondente alla realtà, con la rappresentazione di storie di cavalli liberi (nelle vaste praterie della Fiera di Pordenone), quest'anno si arriva al parossismo.
Il presidente di Pordenone Fiere Alvaro Cardin dichiara che "per venire incontro alla sensibilità di alcuni visitatori quest’anno non verranno proposti spettacoli con animali, ma come in tantissime arene in tutto il mondo, il programma di Country Christmas prevede attività agonistiche con cavalli inserite in un circuiti e campionati di categoria".
Nel prendere atto che per il Signor Cardin gli unici soggetti degni di considerazione e di rispetto sono i fruitori dell'evento e non gli animali in esso utilizzati, intendiamo replicare alle sue dichiarazioni, che ci lasciano ancora una volta sconcertati.
Affermare che quest'anno non vi saranno spettacoli con animali è a nostro avviso volutamente fuorviante, poiché nulla cambierà nella sostanza.
Avremo, come ogni anno, discipline equestri in salsa country, gli animali saranno addirittura in numero maggiore rispetto alle precedenti edizioni e non mancheranno neppure i vitelli, rincorsi in un'arena da cowboys a cavallo per la gioia degli appassionati del genere.
Si può decidere di dare un nome diverso alle cose, ma questa operazione di restyling non potrà di certo cambiare la natura di una manifestazione che continua a sfruttare gli animali, impiegandoli in attività che nulla hanno a che fare con il rispetto per la loro condizione, per le loro esigenze e caratteristiche etologiche.
Di male in peggio, è davvero il caso di dire: non servono infatti particolari competenze o grande fantasia per capire che quando si parla di competizioni- da sempre- ciò che conta è vincere: il prezzo lo pagheranno comunque altri, in questo caso cavalli e vitelli.
Le associazioni animaliste sono state invitate a visitare l'evento per verificare le condizioni di detenzione degli animali; riservandoci di farlo come ogni anno, giriamo questo stesso invito al presidente di Pordenone Fiere, sollecitandolo a informarsi sulla storia di questi animali, sul mondo da cui provengono e sulla sorte che li attende a fine carriera o- come nel caso dei vitelli- a raggiungimento dell'età adulta.
Dovendo azzardare un'ipotesi ci risulta facile pensare che quando gli organizzatori di questa manifestazione hanno elaborato il programma dell'edizione 2013, non potendo prevedere la cancellazione dell'art. 19 del Regolamento Comunale Tutela Animali (con cui si vietava l'impiego di animali in spettacoli a pagamento), si siano fatti due conti in tasca e, nell'impossibilità di recuperare le spese di allestimento di uno show equestre tramite l'incasso di un biglietto, abbiano deciso di puntare tutto sulle competizioni e sulle attività agonistiche con cavalli.
Quel che è certo è che oggi il Country Christmas di Pordenone si sta rivelando sempre più un palco per vendere un nuovo prodotto.
In un contesto di crisi come quello attraversato attualmente dal mondo dell'ippica e con il sempre più palpabile rischio di chiusura degli ippodromi, il mercato dei cavalli non gira più; da qui l'esigenza di cercare nuove strade, riciclandosi attraverso nuove mode e tendenze d'oltreoceano. Ecco quindi lo sfruttamento di animali in versione country: reining, team penning, working cow horse, gimkana, definite dagli addetti ai lavori "attività agonistiche legate all’equitazione americana con cavalli e cavalieri pronti a sfidarsi e dimostrare la loro tecnica in queste discipline che ripetono i movimenti dei cowboy che a cavallo radunavano, muovevano e contenevano le mandrie di bovini nelle vaste praterie".
Cerchi, giravolte, cambi di galoppo, rotazioni: su queste i giudici daranno una votazione. Per alcuni il divertimento è assicurato. Non per tutti però, di certo non per cavalli e vitelli, protagonisti involontari di questo circo con animali che è il Country Chritmas.
Cogliamo l'occasione per appellarci al Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e al Vicepresidente della Giunta Regionale ed ex Sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello (la cui Amministrazione ha dato vita al Regolamento Tutela Animali attualmente in vigore) chiedendo ad entrambi una posizione ufficiale sulla presenza di animali al Country Christmas; la riteniamo una richiesta ragionevole, motivata dal desiderio di comprendere come possano, in una città che si definisce amica degli animali, continuare a coesistere realtà così antitetiche tra loro: una manifestazione con impiego di più di duecento animali e un Regolamento che, nello spirito con cui è nato e nelle proprie linee programmatiche, pone tra i propri obiettivi la valorizzazione della "tradizione e la cultura animalista della città", incoraggiando "le forme espressive che attengono al rispetto e alla difesa degli animali."
Nessun commento:
Posta un commento