Ma sono ancora una volta gli animali a dover pagare il prezzo più alto di questa discutibile tradizione.
Agli animali, dotati di facoltà uditive di gran lunga superiori a quelle dell'uomo, non è infatti dato comprendere cosa stia accadendo e la paura, o per meglio dire il terrore, può avere risvolti drammatici.
Le tragiche conseguenze dei botti di capodanno non coinvolgono solo gli animali domestici bensì tutti gli animali, compresi quelli selvatici (il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate).
La loro agonia e morte a causa di questa assurda consuetudine non possono e non devono lasciarci indifferenti.
Pordenone è un Comune dotato-da anni- di una norma che vieta l’uso di botti, petardi, mortaretti e simili nelle aree pubbliche.
Dal "Regolamento Comunale di Igiene" del Comune di Pordenone,
articolo 38-comma 9:
"Sparo di petardi, mortaretti, e simili in luogo pubblico o aperto al pubblico:
è vietato lungo le strade, piazze e aree pubbliche e aperte al pubblico, il lancio o lo scoppio di petardi, mortaretti o simili, in particolare nel periodo delle festività natalizie, di capodanno, Epifania e carnevale"
Nonostante ciò la sensazione è che, ad oggi, gran parte della cittadinanza non sia pienamente al corrente di questo divieto, e che ad esso non sia data la dovuta visibilità.
Le associazioni LAV, LAC e Animalisti FVG si sono, mesi fa, appellate al Sindaco di Pordenone Dott. Claudio Pedrotti chiedendo all'Amministrazione di avviare una campagna di sensibilizzazione e informazione circa il divieto in oggetto, da realizzarsi attraverso una serie di pubbliche affissioni su plance comunali, ritenendo queste ultime un prezioso strumento per la promozione di un messaggio di civiltà contro l'utilizzo di botti e petardi in città.
Per il Comune questa campagna non avrebbe comportato costi aggiuntivi se non quelli comunemente sostenuti per la promozione delle varie iniziative in corso durante l'anno.
L'appello è tuttavia rimasto inascoltato e la lettera aperta delle associazioni non ha mai avuto risposta.
Le associazioni, nel prendere atto con rammarico del silenzio del primo cittadino di Pordenone, si sono fatte esse stesse promotrici della campagna di sensibilizzazione “NO AI BOTTI”, attraverso la distribuzione -per tutto il mese di dicembre- di locandine e centinaia di volantini a Pordenone e provincia.
Non riusciamo a comprendere le ragioni che spingono un’Amministrazione Comunale dotata di norme in materia di sicurezza, igiene e tutela animali, a lasciare che le stesse siano così palesemente disattese, mancando di informare e sensibilizzare in maniera adeguata ed efficace i suoi cittadini.
Non è più tempo di inviti alla moderazione e al buon senso, bensì di un messaggio chiaro da parte delle istituzioni, poiché, ci preme sottolinearlo, l'uso dei botti nei luoghi pubblici a Pordenone è vietato e non semplicemente sconsigliato.
Cogliamo pertanto l'occasione per rivolgere un appello alla cittadinanza, invitandola a festeggiare il nuovo anno nel rispetto della normativa vigente e, cosa importante, di ogni vita.
LAV Lega Anti Vivisezione Onlus
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
AFVG Animalisti Friuli Venezia Giulia
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