mercoledì 26 marzo 2014

Viva il circo ma senza animali: serve una direttiva europea - Comunicato stampa dell'On. Andrea Zanoni


Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'on. Andrea Zanoni sulla questione circhi con animali e sul caso di Pordenone. Cogliamo l'occasione per ringraziarlo pubblicamente, ancora una volta, per l'impegno e il sostegno da sempre dimostrato alla causa dei diritti animali. 

Comunicato del 26 Marzo 2014

A Pordenone, fino al 31 marzo, è presente il circo di Viviana Orfei, dopo che il TAR del Friuli Venezia Giulia ha cancellato il divieto introdotto dal Comune di Pordenone di attendamento nel proprio territorio. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «Serve una direttiva europea che preveda il divieto di utilizzare animali esotici e selvatici nei circhi. Un intervento in questo senso consentirebbe di non avere più situazioni a macchia di leopardo e di allinearsi con la legislazione di altri Paesi che hanno vietato lo sfruttamento degli animali nei circhi».   

A Pordenone, fino al 31 marzo, è presente il circo di Viviana Orfei - Millenium, dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Friuli Venezia Giulia ha cancellato, con sentenza depositata il 21 novembre 2013, il divieto introdotto dal Comune di Pordenone di attendamento nel proprio territorio.   
L’articolo 19 del Regolamento comunale sulla Tutela degli Animali di Pordenone, approvato nel 2003, vietava “su tutto il territorio comunale, qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato, effettuato a scopo di lucro, che contempli, in maniera totale oppure parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche”.   
Lo scorso autunno, il circo Millenium aveva impugnato il Regolamento e aveva presentato ricorso al TAR che, con sentenza depositata il 21 novembre 2013, ha cancellato la norma del Regolamento comunale sottolineando che “in subiecta materia, la corretta attuazione del precetto di cui all’articolo 41 Costituzione, per la parte di competenza dei Comuni, consiste nell’adottare norme regolamentari che prevedano specifici adempimenti a carico dei gestori dei circhi e di altri spettacoli analoghi, funzionali a tutelare la dignità e la salute degli animali impiegati negli spettacoli, ma che siano proporzionati allo scopo e che non costituiscano surrettizi divieti all’esercizio di un’attività economica prevista e riconosciuta da specifiche norme statali”.   
La conseguenza è stata che dal 20 marzo scorso il circo di Viviana Orfei - Millenium è attendato a Pordenone. Animalisti FVG e la LAV di Pordenone, da giovedì 20 marzo fino al 31 marzo hanno organizzato presidi di protesta contro lo sfruttamento e la sofferenza degli animali costretti a esibirsi durante gli spettacoli.   
L’eurodeputato PD Andrea Zanoni del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento Europeo ha affermato: «È necessaria una direttiva europea sui circhi che preveda il divieto di utilizzare animali esotici e selvatici, perché solo in questo modo si consentirebbe di non avere più una situazione a macchia di leopardo, allineandosi anche con altri Paesi che hanno vietato i circhi. 
È eticamente sbagliato costringere ad esibirsi in esercizi contro natura, ad esempio, un elefante nato per essere libero nella savana. Ridicolizzare gli animali è diseducativo per i bambini che si trovano a guardare questi magnifici esseri viventi in cattività. 
C’è molto da lavorare: il circo potrebbe rappresentare un momento positivo di svago per le famiglie, che si divertirebbero comunque davanti a bravissimi clown, equilibristi e giocolieri. In passato, si sono verificati episodi che hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica come nel caso della povera giraffa scappata dal circo attendato a Imola (BO) e drammaticamente morta. 
Quindi, viva il circo, ma lasciamo gli animali liberi nel loro habitat naturale».   

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni  
Email info@andreazanoni.it
Sito www.andreazanoni.it

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