lunedì 3 novembre 2014

A Pordenone grandi passi indietro - di Paola Re


Riceviamo per conoscenza e pubblichiamo con piacere questa lettera scritta da Paola Re in merito alla questione circhi con animali a Pordenone.


Gentilissim*,
ho appreso dai mezzi di informazione i recenti episodi che hanno interessato la città di Pordenone relativamente al caso “circo con animali”.
La strada verso la liberazione degli animali dalla schiavitù, tutta, è lunga e tribolata: quella degli animali schiavi del circo è una delle tappe da compiere e sembrava che Pordenone avesse fatto qualche passo avanti significativo ma in realtà ci ha messo un attimo a tornare al vecchio status quo.
Tra gli episodi inquietanti di cui Pordenone è stata protagonista, vi è l’attacco fisico, finito in un vero e proprio pestaggio, agli animalisti da parte dei lavoratori del Circo Millennium lo scorso Marzo, testimoniato da fotografie, filmati, servizi televisivi inequivocabili, che forse il Presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni ha sottovalutato, tant’è che così si esprime “…l’impudicizia e il lerciume intellettuale di settori animalisti ieri hanno portato a molestare pesantemente pubblico e lavoratori del Millennium a Pordenone… i metodi animalisti siano mirati proprio a provocare, a far saltare le staffe, perché per ore e ore, davanti all’ingresso del tendone, slogan e cartelli offensivi prendono di mira i circensi e il pubblico formato da famiglie con bambini piccoli, con accuse gratuite, false e denigranti per un intero settore lavorativo… la volontà, da parte di certo mondo animalista, di andare allo scontro fisico con metodi da squadracce e, ripeto, tradendo una impudicizia intellettuale che riflette la totale assenza di valori e rispetto per la dignità umana…Può poi accadere che in qualche caso, deprecabile per certi aspetti, ma ampiamente comprensibile, ci scappi la reazione dei circensi e seguano dei disordini. Il mondo del circo non è disposto a continuare a subire l’odio, quasi razziale, di fanatici che si sono dati la missione di sterminare la gente del circo”. Commentare queste parole è imbarazzante. Sforzandomi di vedere il bicchiere mezzo pieno, noto che il Circo Millennium non sapeva più da che parte sbattere la testa e l’ha proprio sbattuta contro gli animalisti, che forse ce l’hanno più dura. E’ evidente l’incapacità da parte dei circensi di gestire una situazione ormai ampiamente nota: il circo con animali non gode più di quel consenso che aveva un tempo perché sempre più persone acquistano consapevolezza di ciò che esso nasconde. Chi lo difende con la violenza è perché sa benissimo che con la ragione non riesce a farlo.
Al pari del Presidente Antonio Buccioni sta il signor Sandro Sandrin, referente della Libreria Editrice Vaticana che rilascia dichiarazioni altrettanto preoccupanti : “La storia del circo e quella di Pordenone sono intrecciate. Non conoscere questo significa non conoscere la città… Pordenone ha un’antica amicizia col mondo dei circensi. Il circo Togni, dal dopoguerra in poi, è sempre venuto in città… Quando ero bambino io, gli animali arrivavano in treno e attraversavano le vie di Pordenone: era una festa. Gli anziani di piazza della Motta raccontavano questo rapporto di amicizia cresciuto nel tempo e ce lo hanno tramandato come un valore…Va ricordato che nel cimitero monumentale, entrando a sinistra, le prime tombe che si trovano sono proprio quelle dei Togni, a indicare il legame con Pordenone... Anche i circensi hanno il diritto di lavorare, tanto più che il loro è un mestiere molto duro… Il parroco ha difesi i circensi perché sono persone itineranti, sono migranti. Mi meraviglio che gente che si definisce di sinistra non capisca questa cosa... Il sindaco…fare una conferenza stampa per parlare del circo, quando i problemi della città sono ben altri, ha dell’incredibile. ..come Libreria editrice vaticana, intendiamo proporre delle iniziative a favore dei circhi e dei migranti il prossimo ottobre. Perché questo è mondo che merita rispetto”. Il signor Sandro Sandrin reclama il diritto dei circensi a lavorare, come se gli animalisti calpestassero questo diritto. Al contrario, gli animalisti sono dalla parte dei circensi giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, saltimbanchi, musici... Sono gli animali a non avere il lavoro come diritto e neppure come dovere perché per loro il lavoro è una schiavitù. Gli animalisti sono vicini ai circensi che hanno fatto la scelta di non sfruttare gli animali. Il signor Sandro Sandrin lamenta il fatto che il Sindaco si sia soffermato sulla questione circo, forse tralasciando gli altri problemi. Se un problema esiste, è giusto affrontarlo e magari anche risolverlo: credo che questo sia il compito delle istituzioni e soprattutto è ciò che i cittadini dalle istituzioni si aspettano.
In questa celebrazione dell’apoteosi del circo con animali, la Libreria Editrice Vaticana ha fatto egregiamente la sua parte  . Oltre a promuovere iniziative a Milano, a Scandicci e a Latina in occasione del Festival Internazionale del Circo Città di Latina, “Venerdì 7 Novembre Buccioni sarà invece a Pordenone dove, nell’ambito della tournée del circo Medrano, si tiene una iniziativa che merita di essere segnalata anche per il suo valore culturale. Ad organizzarla – insieme alla Migrantes nazionale – la Libreria Euro 92, che fa capo alla prestigiosa editrice Vaticana. Alle ore 12 è prevista la visita al Cimitero monumentale e la preghiera sulla tomba di Aristide Togni e Teresa De Bianchi, fondatori della dinastia del circo Medrano. Nei giorni di permanenza del circo a Pordenone, la libreria promuove la partecipazione agli spettacoli da parte delle scolaresche per far conoscere il circo alle giovani generazioni.”
Il circo con animali, facendo ormai acqua da tutte le parti, si aggrappa a svariate iniziative collaterali, definite culturali: arte, letteratura, teatro, cinema… Ce lo ritroviamo ovunque perché ovunque esso cerca uno scoglio a cui aggrapparsi ma ovunque troverà la resistenza di chi ha capito che cosa c’è dietro quel mondo. La Libreria Editrice Vaticana non perde la ghiotta occasione di fare riferimento a una eminente personalità della Chiesa, il Papa emerito Benedetto XVI, citando una sua frase pronunciata durante l’udienza alla gente del viaggio in Vaticano nel Dicembre 2012: “Lo spettacolo viaggiante testimone della gioia cristiana della solidarietà”. 
Senza andare così in alto con il Papa emerito, ci si può fermare a Lorenzo Verrando. Qualche anno fa, nel ruolo di incaricato diocesano per la Pastorale Circhi e Luna Park, così si pronunciò : “Personalmente sono rimasto affascinato e allo stesso tempo commosso e stupito al vedere l’armonia che c’è nell’esibizione degli artisti che ogni volta si mettono in gioco. Gli animali che dialogano con l’uomo, il loro addestratore e amico, con il loro “linguaggio” fatto di segni del corpo e  stabiliscono con lui un patto di amicizia e di fiducia giocando con lui. Per questo ho capito che IL CIRCO PARLA DI DIO”. Se il signor Sandro Sandrin lamenta il fatto che il Sindaco parli di circo, come giustifica il fatto che il circo parli di Dio? Forse c’è più attinenza tra Sindaco e circo piuttosto che tra circo e Dio. Ai teologi l’ardua sentenza.
Mentre l’etica cerca di farsi strada in mezzo al degrado specista in cui versa la nostra società, la Chiesa è ferma al Medio Evo, ignorando che molti passi avanti sono stati fatti relativamente all’affermazione dei diritti animali. E aggiungo dei diritti umani perché la presenza dei bambini, quindi delle scolaresche, al circo con animali, non è certo da considerare un loro diritto... casomai una violazione del diritto a crescere serenamente... poiché  è vivamente sconsigliata da professionisti che proprio di bambini si occupano.
Anna Maria Manzoni è psicologa e psicoterapeuta, ipnositerapista e grafo analista; iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, collabora con il Tribunale dei Minori di Milano e con il Tribunale di Monza; autrice di libri e di articoli su riviste di psicologia (Babele, Infanzia, Psicologia Contemporanea). Si è fatta promotrice di un documento sottoscritto da 650 psicologi che consiglio di leggere.

Cordiali saluti.
Paola Re

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