domenica 30 marzo 2014 attimi dell'aggressione ad opera dei circensi |
Ci rivolgiamo a Lei, Mons. Giuseppe Pellegrini, in merito all'articolo apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale nel quale il Sig. Sandro Sandrin (presidente di "Euro '92 Eventi" e referente della libreria Vaticana in città) si fa in un certo senso portavoce dell’approccio della Chiesa al mondo dei circensi (e del rapporto con esso instaurato, se di rapporto si può parlare).
Considerata la vicinanza del Sig. Sandrin agli ambienti ecclesiastici che Ella rappresenta, riterremmo utile e quanto meno doveroso un Suo chiarimento non tanto sulle iniziative e le richieste avanzate dal Sig. Sandrin nell'articolo in oggetto, bensì su come e in quale misura tale intervento possa porsi in linea con i valori fondanti della cristianità, dal momento che non vi si ravvisa parola alcuna a condanna della violenza- brutale e gratuita- di cui cinque persone (tre ragazze e due ragazzi) sono stati oggetto domenica 30 marzo.
Al di là delle posizioni della Chiesa sulla questione dell’utilizzo degli animali nei circhi (che prescindono dal contesto specifico e meriterebbero un approfondimento a parte), ciò che ci preme sottolineare in questa missiva è la totale e algida indifferenza dimostrata dal Sig. Sandrin nei riguardi di questo deprecabile atto di violenza, perpetrato da alcuni "artisti" del Circo di Viviana Orfei ai danni di cinque ragazzi che-lo vogliamo ribadire con chiarezza- hanno vissuto un'esperienza che sarà difficile dimenticare.
Non vogliamo davvero pensare che la Chiesa che Ella rappresenta nella nostra comunità possa, alla luce dei fatti accaduti domenica 30 marzo, avallare le imbarazzanti dichiarazioni del Sig. Sandrin.
Non smetteremo mai di credere che la violenza vada sempre e comunque condannata-mai giustificata né supportata- tanto più quando essa è gratuita ed indirizzata verso donne e persone inermi.
In merito alle dichiarazioni del Sig. Sandrin ci preme sottolineare che chi ha preso parte alla manifestazione di protesta contro l'attendamento del circo con animali a Pordenone nulla ha a che fare con quanto da lui insinuato; le riteniamo illazioni ingenerose di chi, ancora una volta, si prende la libertà di trarre facili conclusioni su fatti cui non ha assistito, basandosi su preconcetti e su dei "sentito dire" motivati esclusivamente da un ingiustificato livore nei riguardi di chi si adopera quotidianamente per i diritti degli animali, ultimi fra gli ultimi.
Il fatto che nessuno dei circensi sia dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, unito al fatto che a fronte di cinque attivisti feriti vi siano sei circensi denunciati, sono elementi a nostro avviso sufficienti a fugare ogni dubbio su dove alberghi la violenza e su come si sia svolta l'aggressione di domenica 30 marzo.
Ci auguriamo che Ella voglia-a differenza del Signor Sandrin- esprimere solidarietà verso chi ha subito questo pestaggio e non verso chi se ne è reso vergognosamente responsabile; si tratterebbe di una giusta e doverosa presa di distanza da posizioni che ci paiono inaccettabili in una cornice di valori cristiani.
Animalisti FVG
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