domenica 9 dicembre 2012

CAMPAGNA ANTIPELLICCE 2012 "LA VANITÀ UCCIDE"




Da oggi, 10 dicembre, Animalisti FVG promuove a Pordenone la nuova campagna affissioni di AgireOra contro le pellicce, dal titolo "LA VANITÀ UCCIDE".

Questa campagna informativa sarà presente a Pordenone fino a Natale con 60 manifesti 100x140 dislocati nelle vie cittadine più centrali e di maggiore visibilità.

I manifesti ritraggono un visone prigioniero in una gabbia d'allevamento, con la seguente scritta: “LA VANITA' UCCIDE. Fai una scelta etica. Risparmia la vita a questi animali. Non acquistare capi d'abbigliamento in pelliccia o con colli o polsini di pelliccia o pelo vero. Informati su www.nopellicce.org  EVITA PELLICCE E INSERTI. SALVA GLI ANIMALI"

Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione dei cittadini e dei negozianti sulla sofferenza e la morte di milioni di animali, causata ogni anno dall'industria della pelliccia: non solo pellicce ma anche capi con inserti in pelo, così diffusi fra i giovani e disponibili ovunque a prezzi economici.

Ecco le vie della città in cui potrete vedere i manifesti della campagna:

Viale Treviso
Via Delle Grazie
Via San Valentino
Via Piave
Via San Quirino
Via Rivierasca
Piazzetta Giustiniano
Viale Dante
Via General Cantore
Via Cappuccini
Via Montereale

Il numero di animali uccisi nel mondo per la propria pelliccia è immenso, pari a decine di milioni per alcune specie e, nel caso dei conigli, nell'ordine di un miliardo.
Cincillà, cani, scoiattoli, volpi, conigli, gatti, linci, visoni, castori, opossum, zibellini, procioni, foche, agnelli, montoni: la lista delle vittime della moda è senza fine, animali nella maggior parte dei casi provenienti da allevamenti intensivi e, in alcuni casi, prelevati in natura con trappole di ogni genere.
Nel caso degli allevamenti, la morte degli animali è atroce tanto quanto misera ne è la breve vita, trascorsa in piccole e sporche gabbie di rete metallica, spesso esposte al freddo e alle intemperie (che, nel caso di visoni e volpi, ne infoltiscono il pelo) .
Elettrocuzione anale o vaginale, schiacciamento del cranio, avvelenamento, asfissia, annegamento, dissanguamento tramite recisione della faringe, della carotide o della giugulare, scuoiamento a vivo: sono solo alcune delle pratiche che l'industria della pelliccia impiega per produrre i suoi capi, simulacri di morte per persone insensibili.

Scegliere di non indossare e vendere capi realizzati con animali non solo è possibile ma è doveroso per chiunque, una responsabilità che non possiamo più ignorare.
Da oggi possiamo essere consumatori pienamente consapevoli anche grazie al nuovo regolamento dell'Unione Europea, che impone l’obbligo di indicare la presenza di parti animali nei capi d’abbigliamento. Tutti i capi di abbigliamento commercializzati a partire da maggio 2012 dovranno infatti riportare in etichetta l'eventuale presenza di parti animali (pelo, pelle, cuoio, piume) a prescindere dalla percentuale presente nel capo. Per l’indicazione obbligatoria in etichetta del Paese di origine e altre informazioni utili alla tracciabilità del prodotto si dovrà invece attendere almeno fino a fine 2013, quando sarà presentata in sede di Parlamento Europeo una relazione sulla fattibilità di tale sistema di etichettatura.

Per aderire a questa campagna e portarla anche nella tua città visita questa pagina :

http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1325




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