giovedì 6 dicembre 2012

BOTTI DI CAPODANNO E ANIMALI DOMESTICI - I CANI



Pensate all’udito dell’essere umano, che riesce a percepire il suono per circa 15.000 – 20.000 hertz.
Ora pensate al cane, la cui soglia uditiva, ultrasuoni compresi, raggiunge gli 80.000 hertz sulle frequenze alte. Questo ci fa comprendere come il cane sia dotato di capacità uditive di gran lunga superiori alle nostre, per la precisione dalle due alle sette volte superiori, a seconda dei casi.  
Suoni ad alta frequenza arrivano più velocemente di quelli a bassa frequenza, con la conseguenza che il cane si allerta molto prima dell’essere umano. Nemmeno la musica più assordante e che detestate potrebbe crearvi tanti problemi e veri e propri disagi, e chi soffre di attacchi panico sa bene cosa significhi avere paura.
Ripensiamo al cane: se, di base, è possibile che subentri una piccola componente genetica, spesso invece la paura dei fuochi d‘artificio con botti annessi è dovuta a questo udito raffinato. Nell’etogramma del cane troviamo la filogenesi che studia le tendenze innate della specie, l’adattamento e l’ecologia dei comportamenti (di specie), mentre la biografia del cane rientra nel processo ontogenetico che inizia nella pancia della mamma, quando l’ovulo concepito diventa feto; ha qui inizio la sua biografia, e il cane si trova inevitabilmente immerso in una società tanto rumorosa da subire traumi causati dalla noncuranza di noi esseri umani.
I cani (e allo stesso tempo anche gatti, furetti, animali d’affezione in genere e fauna selvatica) muoiono ogni anno perché non sappiamo resistere, per nostro volere ed egoismo, a questo fatuo spettacolo pirotecnico assordante; essi possono non adattarsi mai a questi suoni fortissimi, sviluppando paure e fobie, con comportamenti di chiusura (“non voglio uscire da casa per nessun motivo” e/o immobilizzarsi) e comportamenti di fuga (“scappo da questo suono terrificante”) : alcuni segnali evidenti di questo stato possono essere la salivazione eccessiva, tachicardia, respiro affaticato.

Non stupitevi se il vostro cane (adulto o cucciolo che sia), sentendo questi spari, possa spaventarsi tanto da rifugiarsi sotto il letto. Per tutto il periodo delle festività di fine anno potrebbe non voler nemmeno uscire per la pipì.
Potrebbe fuggire dal giardino con possibili conseguenti incidenti, o smarrirsi. 
Se ciò dovesse accadere, fate in modo che il vostro cane (che naturalmente, per legge, dovrà essere microchippato e iscritto all'anagrafe canina) porti sempre la medaglietta con il vostro recapito telefonico.
Portarlo in casa gli salva la vita.

Anche una breve passeggiata funestata dalla disavventura di imbattersi nel ragazzo dietro l’angolo che fa scoppiare il petardo, potrebbe influire drammaticamente sulla vita del vostro cane; il consiglio, nei giorni più critici, è quello di tenerlo in ambienti esterni solamente lo stretto necessario e magari con un collare legato alla pettorina da un guinzaglio con doppio moschettone. Ciò sempre per evitare che il cane, per sottrarsi alla paura, voglia liberarsi e fuggire.
Se siete certi che il cane abbia paura dei botti, recatevi per tempo dal vostro veterinario di fiducia (possibilmente “esperto in comportamento”) e chiedetegli consiglio per un prodotto che lo possa tranquillizzare, pur tenendo ben presente che dovrete in ogni caso fare attenzione quando lo portate all'aperto, perché quello di fine anno non è un un periodo qualsiasi.

Qualora il cane dovesse avere dei malori, tenete a portata il numero di telefono del vostro veterinario o del 118, che vi segnalerà il medico veterinario di turno.

Cercate, inoltre, di non risultare ansiogeni mentre il cane mostra evidenti segnali di paura (non troppe coccole con frasi che confermino la sua paura), siate rassicuranti, state con lui in un luogo della casa in cui si sente sicuro e protetto.

Spesso poi c’è il rischio che la paura aumenti se sottovalutata: uno scoppio avvertito da un cane a quattro chilometri di distanza può, nel tempo e se l'episodio viene gestito in maniera non corretta, condurre a disagio e stress al verificarsi di scoppi avvertiti a distanza anche maggiore. 

Vogliate essere empatici e non sottovalutare il suo problema, perché è anche un vostro problema. Unitevi a noi e fate come noi: DITE NO ai fuochi di artificio e ai botti, amate il vostro compagno di vita e cominciate a non frequentare luoghi che li propongono.

Chi come me ama gli animali con cui vive finora è stato costretto, per salvaguardarne il benessere, a trascorrere quantomeno il capodanno in luoghi molto isolati, ma la soluzione al problema è che possiamo imparare a divertirci anche senza rumori assordanti che distruggono l’ecosistema, l’ambiente in cui viviamo e uccidono gli animali che diciamo di amare.

a cura di Daniela Puiatti
educatrice SIUA (Scuola di Interazione Uomo-Animale)

operatrice in Zooantropologia Didattica

2 commenti:

  1. Sapessi quanto odio questa assurda maniera di festeggiare!
    Sono giorni che i teppistelli hanno incominciato a far scoppiare i mortaretti che già trovano in commercio.
    E' sempre il solito discorso, anche quest'anno sta per finire e io mi ritrovo a contare i giorni che separano me e gli amici animali da questo supplizio.
    Sembra che qualcosa si stia muovendo da un paio d'anni, molte città stanno scegliendo di dire no a questa barbara usanza, anche se il tutto va molto a rilento.
    Come quando leggo di cacciatori che si ammazzano tra loro, anche quest'anno non soffrirò nel leggere a quante persone gli è partita una mano o altro!
    Non mi consolo di certo con questo ma cerco sempre di passare il messaggio che hai citato alla fine del tuo articolo.
    Un saluto.

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  2. la maggior parte delle cose che vi sono riportate valgono anche per i gatti... anche loro sentono i rumori decuplicati, in più hanno (soprattutto i randagi) comportamenti molto più selvatici, per cui reagiscono in maniera repentina ed inaspettata rischiando spesso di venire investiti dalle auto...

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